MOLFETTA - È ormai una situazione insostenibile. Lo scorso 20 settembre un cittadino aveva denunciato l’“abbandono” di un pastore tedesco in una veranda-balcone in via Tommaso Fiore (nuova zona di espansione alle spalle dell’ospedale). Purtroppo, lo stesso cittadino ha nuovamente segnalato l’accaduto perché nulla è cambiato e, a quanto pare, nemmeno gli enti competenti si sono recati sul posto per controllare la situazione (le foto sono inequivocabili).
Questa condizione violerebbe alcuni articoli del Regolamento comunale di igiene e sanità pubblica, perché la presenza di un animale domestico in un condominio deve essere rispettosa dei beni comuni e della sicurezza degli inquilini e dei residenti.
Allo stesso tempo, la segnalazione potrebbe anche avere una rilevanza penale, previo accertamento effettivo della situazione denunciata. Nel caso in cui si dovessero accertare gli estremi del maltrattamento, sarebbe applicabile l’art. 544 ter del Codice Penale (Maltrattamento degli animali) con le relative pene previste. Nel caso specifico, si potrebbe anche ravvisare anche un’eventuale violazione dell’art. 659 del Codice Penale (Disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone).
Tra l’altro, a livello morale, questa situazione esprime non solo la mancanza di senso civico e sensibilità, ma in particolare lo stravolgimento del concetto di “animale da compagnia” che da “migliore amico” si straforma in oggetto di cui sbarazzarsi.
In caso di maltrattamento di animali, chiunque può rivolgersi a un organo di Polizia Giudiziaria (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Polizia Locale) o ad associazioni preposte, segnalando il caso e richiedendo un intervento per accertare il reato e impedire che il reitero del comportamento determini conseguenze negative per l’animale. Fino ad oggi, però, la situazione non è stata ancora risolta.
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