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Molfetta, asfalto sul piazzale del Duomo è polemica Il sindaco spiega che quello attuato questa mattina su banchina Seminario e nel tratto antistante il Duomo è un intervento di messa in sicurezza del manto stradale preesistente che non ha toccato le chianche e ha un carattere provvisorio
26 agosto 2013

MOLFETTA - La città si divide sulla colata di asfalto disposta sul piazzale antistante il Duomo per coprire le buche emerse con la liberazione dell’area dalle auto. Il nero dell’asfalto è un pugno nell’occhio del monumento simbolo della città. Sui social network tutti i molfettesi si sono scatenati e hanno postato foto, anche il sindaco è intervenuto con un post cui è seguito questo comunicato.

“Dinnanzi al Duomo e al Palazzo Dogana, nei tratti liberati dalle automobili era preesistente una parte di manto stradale misto tra asfalto e cemento completamente rovinata e che presentava numerose buche pericolose per la sicurezza della popolazione. Per evitare problemi all’incolumità dei cittadini e degli automobilisti che parcheggiano a Palazzo Dogana l’amministrazione ha disposto di riasfaltare zone già coperte ripristinando la pavimentazione senza coprire nemmeno una delle basole esistenti in attesa di un progetto di medio-lungo termine delle piazze liberate. L’intervento è stato completato questa mattina dalla Multiservizi.  

“Colpisce – commenta il sindaco Paola Natalicchio – la strumentale polemica di chi per anni non ha mosso un dito in difesa della bellezza della città e della sicurezza di auto e pedoni. Ribadisco che il nostro è un intervento del tutto temporaneo per salvaguardare l’incolumità dei cittadini messa a rischio dalle sconnessioni e buche del precedente stato dei luoghi. Voglio precisare che prima di oggi non c’erano le basole bensì, lo ripeto asfalto e cemento. E’ evidente che si tratta di un intervento provvisorio e che il progetto di questa amministrazione è quello, in tempi brevissimi, di riqualificare l’area con il posizionamento delle basole in collaborazione con Soprintendenza per i beniarchitettonici e paesaggistici. Quelli davanti al Duomo sono da considerarsi lavori in corso, chiediamo ai cittadini un po’ di pazienza e all’opposizione di sospendere una polemica del tutto inutile per la città”.
 
Affidato a facebook il pensiero anche dell’esponente dell’opposizione Ninnì Camporeale: “Anche stamattina i dilettanti allo sbaraglio hanno fornito una mirabile prestazione della propria incapacità. Dopo aver sbandierato per tanto tempo un atto di ordinarissima amministrazione oggi con un colpo di teatro sono riusciti a compiere uno scempio paesaggistico che non ha eguali nella storia di Molfetta. Infatti, come noto dai manuali di urbanistica in possesso della giunta, le opere di recupero delle zone storiche avvengono con la bitumazione delle aree e non invece come abbiamo fatto con la precedente amministrazione per il centro storico attraverso il reperimento delle somme per procedere a ribasolare le strade.  Adesso sarebbe interessante chiedere se sia stata richiesta autorizzazione paesaggistica alla sovrintendenza ed in assenza di tale atto procedere a verificare le responsabilità di ogni ordine non esclusa quella contabile”.

Aumenta l’attesa per l’intervento del sindaco Paola Natalicchio in Piazza Municipio stasera alle 20.30 per la serata di Piazza Pulita dalle auto.   
 
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PER OTELLO CELLETTI,le critiche sono liberi di farle chiunque proponendo soluzioni alternative possibili,forse la PAOLATTA avrebbe fatto meglio provvisoriamente in attesa delle richieste chianche,coprire l'obriobioso degrado con un manto di velluto rosso facendoci intonare a tutti:El pueblo unido jamás será vencido, el pueblo unido jamás será vencido! De pie, cantar que vamos a triunfar. Avanzan ya banderas de unidad, y tu vendrás marchando junto a mí y así verás tu canto y tu bandera al florecer la luz de un rojo amanecer anuncia ya la vida que vendrá. De pie, marciar, que el pueblo va a triunfar. Será mejor la vida que vendrá a conquistar nuestra felicidad y en un clamor mil voces de combate se alzarán, dirán, canción de libertad, con decisión la patria vencerá. Y ahora el pueblo que se alza en la lucha con voz de gigante gritando: ¡Adelante! El pueblo unido jamás será vencido, el pueblo unido jamás será vencido! La patria está forjando la unidad. De norte a sur se movilizará, desde el salar ardiente y mineral al bosque austral, unidos en la lucha y el trabajo irán la patria cubrirán. Su paso ya anuncia el porvenir. De pie cantar que el pueblo va a triunfar millones ya imponen la verdad. De acero son, ardiente batallón. Sus manos van, llevando la justicia y la razón, mujer, con fuego y con valor, ya estas aquí junto al trabajador. Y ahora el pueblo que se alza en la lucha con voz de gigante gritando: ¡Adelante! El pueblo unido jamás será vencido, El pueblo unido jamás será vencido! la la la la la la la....






bene o male, purché se ne parli. L'aspetto positivo della questione è che i molfettesi si sono svegliati: REAGISCONO! anche gli artisti e intellettuali si sono scomodati, gli ex politici da destra a sinistra dicono la loro, i frequentatori del "Torrino" si scandalizzano .Forse stiamo imparando che sarebbe opportuno valutare anche ascoltando l'opinione pubblica gli interventi che impattano sull'estetica e che modificano la fruibilità della città, spiegando preventivamente cosa e perchè si fare. Parliamo di PARTECIPAZIONE attiva che non tarderà a realizzarsi sempre di più: basta esercitarla democraticamente con adeguati strumenti. La giunta sta dando i primi frutti anche sotto quest'aspetto. L'intera area del Duomo,compresa l'attuale occupazione con pedane e capanni, DOVRA' essere rivalutata con interventi radicali non solo sulla pavimentazione.Il passaggio di mezzi pesanti per i lavori da eseguire,per recuperare il palazzo Dogana,non consentono oggi di realizzare opere definitive; salvaguardiamo la sicurezza e la fruibilità di chi si muove con difficoltà sui lastroni sconnessi e scivolosi,con interventi non belli ma comunque indispensabili.Asfalto o cemento, brecciolina o altro stiamo parlando di soluzioni transitorie. Intanto sarebbe interessante sapere cosa pensano tutti gli urbanisti-architetti-competenti-politici (anche della scorsa amministrazione) della illuminazione da "pista d'atterraggio" del centro storico,oppure della rotonda realizzata su via Bisceglie: pericolosissima per chi giunge verso Molfetta.Dell'assenza da decenni della realizzazioni di rotatorie in corrispondenza degli svincoli 16 Bis,del Lungomare e del Viale,di banchina S.Domenico e del palazzo della Capitaneria;della villa comunale!!!!e del Calvario. Opponiamoci al Brutto per non abituarci a sopportarlo, ma senza pregiudizi.Infine ben vengano i cittadini che "si buttano" in politica,che ci mettono la faccia e che SE sbagliano sappiano scusarsi e porre rimedio.








E' singolare, prima, si faceva e disfaceva scempi, opere inutili se non dannose, ma nessuno se ne adontava (un piccolo esempio: gli ulivi decapitati in zona Cimitero! Perché? Ancora non si sa di preciso perché e per quale lavoro incombente. Qualcuno ci ha informato dello scempio e/o delle ragioni dello ...? Non mi risulta, ma posso sbagliare. La Natura si sta riprendendo gli alberi, le foglie ed i rami stanno ricrescendo e fra poco, se per caso dovessero iniziare le attività per le quali lo scempio si è consumato, si dovrà RI-DECAPITARE le piante!!! Ma nessuno se ne lamenta! Guarda un pò!). Il commento del Camporeale poi è pateticamente ridicolo, oddio in linea con il "P.d.L. pensiero dominante": la torsione delle verità e realtà. Ma torniamo a noi: il Sindaco ha tempestivamente risposto PERSONALMENTE a quanti si sono preoccupati di quel che è stato fatto in "emergenza?". Dichiara che è un intervento estemporaneo, brutto sì, ma che mette in sicurezza un'area che in precedenza non era mai stata calpestata da piede umano (coperta come era da auto in sosta). Con calma, dice e lo scrive, sarà fatto un intervento degno della dignità del luogo. Ma che cosa vogliamo? Abbiamo subìto, dormito, smadonnato per anni fra noi per l'incuria della scorsa Amministrazione, adirati per come eravamo trattati, noi CITTADINI! Adesso che si è raggiunto un certo risultato, in tempi non biblici, avendo anche la garanzia di non prenderci una storta ad una caviglia, noi e chi visiterà il sito passeggiandvi davanti, tutti a strepitare per l'asfalto. Il cemento pieno di buche andava bene, invece? Cerchiamo di essere un pò critici, ma senza strepiti. Uno, addirittura invoca le dimissioni dell'Assessore. Mah, che dire? Possaimo solo dire che il lavoro da fare per rimettere all'onor del mondo la nostra Città in tutti i sensi) è tantissimo: cerchiamo di collaborare e fidarci un pò di più di chi ci mette la faccia e la firma: Paola Natalicchio Sindaco di Molfetta e la sua Giunta.






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