Molfetta, al primo giorno di “domiciliari”, evade per commettere un'estorsione
MOLFETTA - Dimesso dal carcere il giorno prima, vi ritorna dopo aver fruito degli arresti domiciliari neanche per 24 ore.
Alessandro Albanese, 42enne di Molfetta, è stato tratto in arresto dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia per evasione, estorsione tentata e consumata, nonché per lesioni personali.
Alle 12.30 di martedì, i militari, attivati da una telefonata giunta al 112, sono intervenuti al mercato del pesce in via Cifariello, dove era stata segnalata un aggressione in atto da parte di un individuo armato di coltello.
Sul posto i carabinieri hanno bloccato l'Albanese, mentre - visibilmente adirato - tentava di aggredire il giovane gestore di una bancarella di prodotti ittici, minacciandolo e offendendolo.
I carabinieri hanno così ricostruito la vicenda: alle 9.30 il 42enne era andato al banco di vendita del ragazzo, da cui si era fatto consegnare –dietro minacce di gravi ripercussioni - una cassetta di pesce. Più tardi l'uomo era tornato dal malcapitato, aumentando le pretese: chiedeva soldi e minacciava, in caso contrario, di bruciare il banchetto di vendita.
Al rifiuto oppostogli, l'Albanese aveva aggredito il giovane, facendolo cadere a terra, procurandogli delle escoriazioni al braccio, per poi prendere un grosso coltello da un vicino bancone, con cui aveva tentato di colpire la vittima, ma era stato bloccato dalle persone presenti che nel frattempo avevano telefonato ai carabinieri.
Arrestato, l'uomo è tornato nel carcere di Trani, che aveva lasciato appena il giorno prima.