Recupero Password
Molfetta, accogliere la vita, percorso con i futuri genitori a cura del Consultorio diocesano Aspetti relazionali, medici ed etici dell'attesa di un figlio. Dal 28 ottobre al 30 novembre presso il Consultorio diocesano a Molfetta
09 ottobre 2011

MOLFETTA - L'Ufficio diocesano comunicazioni sociali della Diocesi di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Ruvo ha diffuso un comunicato per annunciare anche per quest'anno un corso di preparazione per genitori in attesa di un figlio.

«L'attesa di un figlio è uno dei periodi più belli che una famiglia possa vivere – dice il comunicato - . In attesa di qualcosa che sai essere grande, gli interrogativi si affastellano e generano timore, ansia, ma anche speranza e fiducia. Vuoi conoscere, sapere, ricerchi informazioni di ogni tipo, da quelle tecniche per finire con le esperienze più soggettive, e intanto qualcosa si va compiendo nel ventre materno.
Per condividere gli stati d'animo e crescere insieme in questo cammino verso la vita nuova che nasce, il Consultorio diocesano "Angelica Mancini", con sede in Molfetta Piazza Garibaldi 80/A, propone anche per questo anno il percorso con i Genitori in attesa di un figlio, una serie di incontri con esperti ed altre coppie già genitori, per affrontare insieme gli aspetti relazionali, medici ed etici della tessa di un figlio.
Di seguito le date e le informazioni per iscriversi:

Venerdì 28 ottobre 2011
Il dono di una nuova vita
Sor. Giovanna Parracino – psicologa

Venerdì 4 novembre 2011
Il tuo arrivo…
Tania Solimini – psicoterapeuta

Lunedì 7 novembre 2011
Noi in attesa: timori e speranze
Myriam Marinelli – psicoterapeuta
Giovedì 
0 novembre 2011
Gravidanza e parto: un cammino di coppia
Francesca Iuspa – ginecologa

Martedì 15 novembre 2011
Travaglio, parto e post partum: l’ostetrica risponde
Fabrizia Camporeale – ostetrica

Lunedì 21 novembre 2011
I primi giorni: imparare a prendersi cura
Silvia Rana – pediatra e Lucia Verardi - infermiera pediatrica

Mercoledì 23 novembre 2011
Coccole sonore, segni di tenerezza
Lucia Tatulli – musicoterapista

Venerdì 25 novembre 2011
Non solo massaggio
Annarita Digioia – insegnante di massaggio neonatale

Lunedì 28 novembre 2011
Diventando genitori…
Marinù e Pino Modugno – genitori e pedagogisti

Mercoledì 30 novembre 2011
Accogliere la vita che nasce
Mons. Luigi Martella – Vescovo

Il percorso, gratuito, si svolgerà nella Sede del Consultorio
P.zza Garibaldi 80/a – MOLFETTA alle ore 19.30
Per prenotarsi telefonare al numero 080/3975372 tutti i giorni dalle 17 alle 20.
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Come non ricordare e rileggere “Lettera a un bambino mai nato” di Oriana fallaci del 1975. Un affrontare in chiave squisitamente letteraria, un dilemma antico quanto il mondo: nascere o non nascere, dare la vita o negarla, e la donna sempre vittima di quel dilemma. Il tragico monologo di una donna che aspetta un figlio guardando alla maternità non come a un dovere ma come a una scelta personale e responsabile. Una donna di cui non si conosce né il nome né il volto né l'età né l'indirizzo: l'unico riferimento che ci viene dato per immaginarla è che vive nel nostro tempo, sola, indipendente, e lavora. Il monologo comincia nell'attimo in cui essa avverte d'essere incinta e si pone l'interrogativo angoscioso: basta volere un figlio per costringere alla vita quel figlio? Piacerà nascere a lui? Nel tentativo paradossale di avere una risposta la donna spiega al bambino quali sono le realtà da subire entrando in un mondo dove la sopravvivenza è violenza, la libertà è un sogno, la giustizia un imbroglio, il domani uno ieri, l'amore una parola dal significato non chiaro. Però mentre il discorso procede, razionale e insieme appassionato, un secondo problema emerge: il rapporto tra se stessa e il figlio. Una seconda domanda esplode: è giusto sacrificare una vita già fatta a una vita che ancora non è? E il monologo diventa quasi una confessione alla propria coscienza, mentre il dramma matura nutrito dagli altri personaggi. Sette personaggi anch'essi senza nome né volto né età né indirizzo: il padre del bambino, l'amica femminista, il datore di lavoro, il medico ottuso, la dottoressa moderna, i vecchi genitori. Tutti testimoni ignari di quel rapporto impossibile, basato su un'altalena di amore e odio, di tenerezze e di risse, infine esasperato dalla rivolta di una creatura che accetta la maternità ma da quella si sente derubata. E in tale rivolta che la donna lancia la sfida definitiva a suo figlio: a lei il diritto di esistere senza lasciarsi condizionare da lui, a lui il diritto di decidere se vuole esistere o no. Il bambino decide, e non solo per se stesso. Il suo rifiuto della vita, ora che sa quanto sia faticosa e difficile, coinvolge infatti la madre. E nel modo più crudele, cioè attraverso un processo che ne deciderà la colpevolezza. Il nodo del libro è il PROCESSO, celebrato da una simbolica giuria di cui fanno parte i sette personaggi. Poi, in un accavallarsi di suspense, l'allucinante colpo di scena e il verdetto con cui si conferma che è sempre la DONNA a pagare. ALLA DONNA TOCCA LA MORTE, e......... (Prefazione del libro)
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet