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Molfetta, 18 domande dei proprietari dei terreni espropriati al Sindaco Paola Natalicchio
24 aprile 2014

MOLFETTA - I proprietari dei terreni espropriati rivolgono 18 domande al Sindaco Paola Natalicchio:

"In qualità di portavoce dei proprietari terrieri sottoposti a procedure di esproprio per presunta utilità pubblica, il sottoscritto Dott. Guglielmo Facchini ha ricevuto l’incarico di rivolgere alla amministrazione corrente le seguenti  nuove diciotto domande, con l’aggravante che le precedenti quindici domande già rivoltegli, sono rimaste tutte senza risposta.

  1. Perché il Comune di Molfetta non contesta il progetto in itinere delle inidonee ed illecite opere di mitigazione (vedi cartina) del rischio idraulico proposte dal consorzio ASI, che vede un inabile ed infantile progetto letteralmente campato in aria senza alcuna valenza scientifica e, anzi,  realizzerebbe addirittura canali di scolo delle acque di Lama Marcinase in salita verso le ripe di Lama Scorbeto concretizzando, in caso di malaugurata realizzazione, uno scempio paesaggistico senza eguali in tutta Italia, oltre ad innumerevoli illeciti e reati?
  2. Perché gli interessi  privati di “amici” ben noti alla cittadinanza, le cui aziende agricole e non, risiedono nelle aree di Lama Marcinase, ovvero, nelle aree dove le leggi idrauliche ed amministrative prevedono che sia realizzata l’opera di scolo delle acque di questa Lama, impediscono il rispetto delle leggi e la realizzazione di un canale idoneo e legale in tale luogo? 
  3. Perché il Comune di Molfetta non stralcia le aree inedificabili del III PIP e non vieta lo scempio delle nuove costruzioni del consorzio ASI che continuano indisturbate ad essere realizzate in zone vietate dalle leggi?
  4. Perché il Comune di Molfetta non ha ancora un piano di mitigazione del rischio idraulico del suo abitato?
  5. Perché non esiste ancora un piano di protezione civile valido, per l’intero abitato di Molfetta e per la sua zona PIP – ASI?
  6. Perché gli asili nido, gli asili, le case, le scuole, edificati nell’alveo di Lama Cupa, di Lama Scotella e di Lama Sedelle, non sono importanti come invece lo sono gli interessi di pochi della zona ASI, tristemente famosa ormai perché divenuta in barba a tutte le leggi urbanistiche che disciplinano tali aree, anziché zona ASI , area di parchi giochi , cinema, supermercati , ristoranti, ecc. ecc.? Dove  sarebbe l’utilità pubblica? Nelle tasche di pochi “amici” della passata e presente amministrazione?
  7. Perché il Comune di Molfetta non ha inoltrato ancora la domanda di rifacimento di un nuovo PAI alla AdB, visto la ininterrotta urbanizzazione selvaggia che in questi ultimi anni ha ormai reso il PAI vigente superato (di cui la delibera AdB n. 20 del 20/04/2009 che è ancora oggi contestata! SIC!) e pertanto anche il progetto del canale di mitigazione del rischio idraulico in itinere è completamente superato in quanto viene  realizzato su cartografia del 2006 e di conseguenza  a Molfetta, in tutto il suo abitato e in tutto il suo agro, a causa della ininterrotta e continua urbanizzazione barbara, continuata indisturbata fino ad oggi, esiste ora un nuovo ben più grave e disastroso rischio idraulico per i suoi manufatti  e per la vita dei suoi cittadini rispetto al 2006?
  8. Perché il Comune di Molfetta non si oppone alla sventurata delibera della Provincia  di Bari che vede per la tutela degli interessi del partito dei palazzinari locali, la riduzione dell’area inedificabile dell’oasi di protezione avifaunistica di Torre Calderina, in aperta violazione di innumerevoli dispositivi di legge civili e penali non solo di ordine paesaggistico ed idraulico?
  9. Perché il Comune di Molfetta non si oppone alla illecita costruzione del canale delle acque reflue della fogna dei Comuni di Bisceglie, Ruvo, Terlizzi, Corato, Molfetta, nell’area  di tale oasi e del sito SIC denominata Parco Nazionale della Posidonia Oceanica San Vito di Barletta che porterà alla distruzione dell’intero habitat marino e della sua catena alimentare già gravemente compromessa dalle opera di “ bonifica ambientale” del nuovo porto?
  10. Perché il Sig. Sindaco Paola Natalicchio e l’assessore Rosalba Gadaleta non raccontano la verità ai cittadini riguardante il depuratore delle acque fognarie di Molfetta che ancora oggi, ininterrottamente, continua a scaricare in tale area SIC, liquami fortemente inquinanti assolutamente non trattati?
  11. Perché la amministrazione corrente non si adopera a redigere un nuovo piano regolatore che rispetti i criteri di sicurezza di legalità e di fattibilità previsti dalle leggi?
  12. Perché il Comune di Molfetta è prigioniero del famelico e catastrofico partito dei palazzinari e nei fatti, sta portando avanti il vecchio piano regolatore con la realizzazione di comparti ed urbanizzazioni come a suo tempo ha fatto la precedente amministrazione, nonostante le innumerevoli denunce penali a suo carico in pieno corso procedurale?
  13. Perche la zona di ampliamento ASI di Molfetta, Giovinazzo, Bitonto, realizza , se mai venisse concretizzata, gli stessi scempi di quella di Molfetta e gli stessi innumerevoli illeciti e reati ? Forse perché non vi sono altre aree legali ed idonee dove realizzare tale ampliamento ?
  14. Perché la amministrazione corrente vuole portare avanti la realizzazione del presunto nuovo porto commerciale così come è nel progetto, ossia  palesemente errata,  che vedrà inevitabilmente la distruzione del vecchio porto con tutte le imbarcazioni ivi attraccate e la distruzione dello stesso nuovo porto in caso di una normale mareggiata e non provvede invece alla sua correzione come invece gli è già stato consigliato dalle associazioni di categoria?
  15. Perché la amministrazione corrente non ha alcun piano di ripopolamento per la pianta Posidonia Oceanica (distrutta totalmente dalla fogna del depuratore di Molfetta e dalla bonifica del nuovo porto commerciale) nell’area del sito Sic denominato San Vito di Barletta, con programmi di finanziamento per la semina dei suoi frutti (olive) sui fondali di tale area, al fine di ricreare l’ambiente marino che permetta di nuovo lo sviluppo della flora e della fauna marina oggi totalmente scomparsa?
  16. Perché il Comune di Molfetta si rifiuta di ricevere chi ha, carte alla mano,  la soluzione dei suoi problemi, ma invece si nasconde dietro al dito?
  17. Per quali interessi “nascosti”, ormai ben noti alla cittadinanza, non vengono ancora rispettate le innumerevoli leggi urbanistiche violate dalla vecchia amministrazione?
  18. Perché l’amministrazione del Comune di Molfetta si rifiuta di ricevere chi ha finanziamenti legali e piani di sviluppo e di occupazione reali per i suoi cittadini?
Guglielmo Facchini

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