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Minacce e scontri in consiglio comunale, la Minuto protagonista
25 marzo 2003

MOLFETTA – 25.3.2003 Seduta movimentata quella del Consiglio Comunale di ieri mattina. All'odg l'adozione del nuovo Regolamento Comunale. Il regolamento, redatto da una commissione paritetica, era pronto da circa un mese, ma Forza Italia, nonostante fosse presente in commissione con il consigliere Giusy de Bari, ha chiesto ulteriore tempo. Tempo concesso, ma non adeguatamente sfruttato dalla Consigliera dell'Udc, Carmela Minuto (nella foto), che ancora ieri mattina chiedeva di rimandare la discussione, dopo l'ennesimo tentativo di Forza Italia l'altro giovedì in commissione istituzionale. Il Consiglio è cominciato con le solite due ore di ritardo con una richiesta del Presidente di togliere la bandiera della Pace, che l'opposizione aveva posizionato sul muro. Nel frattempo la Minuto sistemava una bandierina USA sulla sua postazione. Dopo qualche battibecco le forze dell'ordine hanno rimosso entrambe. Il consigliere Corrado Minervini (Ds) prende la parola per fatto grave, ricordando le vittime della guerra e il gravissimo provvedimento di espulsione che il Governo ha assunto nei confronti di quattro diplomatici irakeni. "Peraltro la comunicazione al popolo italiano" - dice il Consigliere dei DS - "è avvenuta attraverso il salotto di "Domenica in", trasgredendo alle norme deontologiche che la Commissione di Vigilanza sulla Rai aveva da poco approvato". Anche qui scatta la Minuto che comincia ad inneggiare agli USA, ricordando al consesso Comunale che dall'11 settembre si è entrati in guerra. Qualche altro confuso intervento per poi entrare nell'ordine del giorno. E sono ancora polemiche sulla richiesta di sospendere il Consiglio. Alla fine la Minuto ritira la pregiudiziale. Si comincia ed è subito Babele. Interventi ed emendamenti che si susseguono senza ordine. La minoranza rimane esterefatta di fronte a tanta attivismo nella maggioranza. E al momento del voto si capisce il perchè. C'è di tutto: astensioni, voti contrari, voti favorevoli. Anche internamente agli stessi gruppi non c'è coesione. Il consigliere Ravanelli di F.I., ad esempio, si astiene su tutto. E' chiaro il tentativo di mandare a monte il lavoro della commissione e del presidente del Consiglio, per rimandare la discussione a dopo l'approvazione del bilancio. E' la prima volta che in questa legislatura ci troviamo di fronte ad un caso di ostruzionismo interno. Ogni pretesto è l'occasione di intavolare dibattiti e discussioni in aula e fuori microfono. I lavori vengono sospesi alle 14 sull'art. 3 (3 su 110) dopo un'accesissima discussione tra il presidente del Consiglio, Pino Amato, anch'egli dell'Udc e la consigliera Minuto, che, orfana del CDU, risponde ad Amato, che ricorda di essere il presidente del Consiglio: "Presidente ancora per poco". Apriti cielo. "Siamo arrivati alle minacce" - sottolinea Pino Amato. Il consigliere Sallustio della “Margherita” parla di "gravissima intimidazione nei confronti del massimo rappresentante del Consiglio Comunale". La Minuto, dopo minuti di urla e bisbigli con gli amici della maggioranza, risponde: "...ancora per poco, perché tra poco andiamo a mangiare!". Ancora una volta una farsa in consiglio comunale. E' questo lo spettacolo che il centro-destra offre alla città? E il sindaco, attento cultore dell'immagine di Molfetta, non pensa che di questo passo si finirà per toccare il fondo. Se non lo si è già fatto.
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