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Marittimi liberati: orgogliosi di essere molfettesi. Consiglio comunale straordinario
24 agosto 2009
MOLFETTA -
Consiglio comunale in seduta straordinaria con l'unico punto all'ordine del giorno: incontro tra i due marinai che erano a bordo della nave Buccaneer sequestrata dai pirati somali e la comunità molfettese. Sono stati accolti da un caloroso applauso della giunta e dei cittadini presenti, che hanno riempito la sala consigliare, i due “eroi silenziosi” Filomeno Troilo e Ignazio Angione. Lieto fine per una terribile disavventura iniziata l'11 aprile scorso. Presenti per l'occasione il sindaco Antonio Azzollini, il Vescovo Mons. Luigi Martella, i rappresentanti di Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto oltre agli Ammiragli Cormio e Di Biase. A dirigere i lavori il presidente del Consiglio Comunale Nicola Camporeale che ha aperto la seduta ringraziando il sen. Azzollini per il suo impegno nella liberazione dei marittimi e il governo. Ringraziamenti anche da parte del Vescovo a nome della comunità cristiana che è stata presente accanto ai due fratelli molfettesi con la preghiera.
Mons. Martella ha citato il “sentimento di fraternità della città che affonda le radici nei secoli e nei millenni, nella storia. La stessa storia fatta di valori veri, di fede e di solidarietà” e ha confessato che nei vari momenti di difficoltà ci si è dovuti affidare alla propria mamma, alla Madonna dei Martiri. “D'altra parte – ha sottolineato il vescovo – questa vicenda ci ha fatto pensare ai molti concittadini che operano sul mare ed è per questo che mentre auguro il ben tornato a questi due fratelli, è doveroso pensare a chi lavora in mare per portare il pane a casa”. Il capo dell'opposizione, consigliere Mino Salvemini, ha parlato di un grande momento di gioia per la città. “Si è parlato di un riscatto forse pagato – ha detto l'esponente del PD – ma a noi non interessa se è stato eventualmente pagato”. Ha continuato affermando che un plauso va alle Istituzioni, in qualsiasi modo esse abbiano agito, perché tutto è stato fatto per riportare due molfettesi a casa.
Il presidente del Consiglio comunale ha poi letto tre telegrammi di Associazioni della Madonna dei Martiri di New Jersey, Venezuela e Australia e il consigliere Marzano che ha posto l'accento sul silenzio stampa che era atto dovuto, sul ruolo centrale del sindaco Azzollini come senatore e sul fulcro della vicenda costituito dei due marittimi protagonisti di una storia “brutta, brutta assai”. Prima dell'intervento di Azzollini, hanno preso la parola proprio i due marittimi Angione e Troilo che hanno espresso orgoglio di essere molfettesi e di avere un sindaco come Azzollini. Infine lo stesso sindaco nel suo intervento ha parlato di un momento di gioia e felicità per la città. Ha confessato di non aver voluto vedere le fotografie dei due marittimi prima del loro rilascio. “In queste vicende tragiche si imparano molte cose. La prima tra tutte – ha detto il sindaco – è la ritrovata dimensione vera del vivere civile”. Azzollini ha riferito di aver imparato che la gente che lavora è il meglio della città perché “ha tenuto la barra dritta del timone come i migliori comandanti” ricordando come, nei giorni del sequestro, si era spesso confrontato con le mogli dei due marittimi: l'una, la moglie di Angione, che capiva al volo, l'altra, la consorte di Troilo “che atteggiava un mesto sorriso di speranza” (nella foto, le signore Angione e Trolilo).
Poi il Primo Cittadino ha ribadito di aver ricevuto l'insegnamento che è questa la società a cui fare riferimento: “ho imparato che stare vicino ai semplici è molto più utile e lo farò di più”. Continua e incalza: “Più si schiamazzerà e più mi allontanerò”. Poi il discorso di chiusura ha preso un'altra piega e il sen. Azzollini ha raccontato delle intercettazioni telefoniche per capire le intenzioni dei pirati, dell'impossibilità da parte delle mogli di parlare liberamente ai mariti. In tali telefonate alle volte erano le mogli a rincuorare i mariti, ma il ruolo si scambiava volentieri in uno “straziante tira e molla, non c'è niente di più terribile”. Berlusconi, Letta e Frattini erano costantemente informati, all'inizio non si sapeva con chi dialogare, di fronte ad un nemico che non ha una struttura verticale, “un unico capo”. Conclusione scherzosa con Azzollini che si è fatto promettere da Troilo, cuoco sul Buccaneer, di offrire le stesse braciole che ha fatto mangiare agli incursori che hanno liberato l'equipaggio e ha consegnato “ai due marinai ed alle loro famiglie” la medaglia d'oro della città di Molfetta.
Peccato solo per i commenti un po' annoiati di qualche consigliere e per l'assoluto silenzio su un eventuale aiuto finanziario ai due marittimi: prima di iniziare i festeggiamenti si vociferava che ad Angione mancherebbe un anno di lavoro per andare in pensione anche se ora è fermo per un'infinità di accertamenti in parte coperti dalla Cassa Marittima.
Autore:
Sergio Spezzacatena
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mario pescatore
25 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
Egregio signor Sindaco, la sua è solo una grande ipocrisia. Di noi marittimi a Lei e a tutta la classe politica molfettese non importa un bel nulla. Questi episodi sono a voi tutti ben graditi soltanto perchè accresce i consensi della gente. Chi di voi ha mai mosso un dito a favore di questa classe di lavoratori ormai in fase di estizione? Forse non ricordate più di quanti soldi ci siamo fatti depredare dai costruttori edili vostri amici? Ebbene io e tanti altri come me invece si! Questa volta vi è andata ancora meglio risparmiando i soldi per due funerali, ma cosa importa a voi, tanto non sono soldi vostri, una parte di quei soldi sono anche di quei due galantuomini che non meritavano di essere beffeggiati da tutti voi in aula del consiglio comunale. Si vergogni signor Sidaco, Lei che dovrebbe essere d'esempio a tutta la cittadinanza.
Rispondi
MICHELE PISANI
25 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
Gent.mo signor Spezzacatena, il suo articolo sulla liberazione dei due marittimi molfettesi mi sembra più un elogio al Sindaco-Senatore-.....(e chi più ne ha più ne metta)piuttosto un fatto di cronaca locale. Ma lei si è documentato bene sul reale impiego della nave Buccaneer e cosa stesse facendo da quelle parti? Se ricerca su internet troverà molte informazioni utili per il suo mestiere di giornalista circa questa vicenda. E poi, quanta propaganda al Sindaco per il suo interessamento istituzionale in veste di senatore per un qualcosa che è per Lui un dovere in veste di Sindaco. Piuttosto che organizzare consigli comunali straordinari per questo tipo di eventi, pensi piuttosto alla città che amministra che è letteralmente allo sbando, alla totale mercè di delinquenti ed incivili. MEDITI, SIGNOR SPEZZACATENA......MEDITI!!!!!!!
Rispondi
Quanticervelli Marci
25 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
Per Michele Pisani da Padova (il santo facisse o' miracolo...): vuoi dire la spazzatura ideologica circolante in Internet, che non si è mai documentata su nulla, vero? Cosa facesse l'equipaggio e la nave è interamente documentato, se non altro dalle foto e rilevazioni satellitari di legge! Vuoi dire che cittadini e varie città hanno festeggiato il ritorno di criminali dediti a attività illecite o esecrabili? Complimenti, l'unico genio duro e puro saresti tu in mezzo agli idioti. Per Antonio Lunanuova da Molfetta: cos'hanno fatto di tanto eroico? Sono stati sequestrati, trattati brutalmente, tenuti in condizioni di umiliazione e mortificazione 4 mesi 4 da una delle tante bande armate avide e selvagge che si arroccano dietro ideologici brandelli di terroristi islamici. Tutti hanno fatto il possibile trattando, dialogando, minacciando, cercando alleanze. Nessuno poteva far nulla, tranne loro, i sequestratori armati che volevano soldi a tutti i costi, disposti a tutto, circondati da amici e parenti che avrebbero a loro volta fatto qualunque cosa per impossessarsi del denaro se fosse stato pagato un riscatto, tanto più se milionario. Tu che vuoi, che festeggiamo loro?
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Kinowa Lo Scotennato
25 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
Io invece, spezzo una catena a favore del sig.Spezzacatena, autore dell'articolo. Bravo. Una cronaca senza commenti: solo i fatti e opinioni così come sono avvenuti. Bravo. Qui mi fermo perchè, per spezzare la catena a Suo favore, mi sono leggermente "strappato". (passerà tutto con un trattamento locale di..."Voltaren" la crema miracolosa che ti tappa la strappo)
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Anna Binetti
24 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
Ma che ha fatto il sindaco-senatore per la liberazione dei marittimi? Si è offerto lui al loro posto? Una vicenda che è stata troppo enfatizzata: è stato pagato il riscatto e la storia è finita, questa è la verità che il ministro Frattini non vuole dire. Ma fare un consiglio comunale apposta solo per osannare il sindaco Azzollini mi sembra troppo. Tutte queste cerimonie servono solo per far dimenticare i problemi reali, come fa Berlusconi attraverso le tv che raccontano un'Italia che non c'è se non nei sogni del premier, come a Molfetta si vuole raccontare una città felice e prospera che non c'è, se non nei sogni del sindaco. Affrontiamo i problemi reli, invece di fare solo cerimonie.
Rispondi
Passero Vagabondo
24 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
Così a caso e senza precisi riferimenti. Una dedica all'"Umana Ipocrisia". L'IPOCRITA di Fornasini Vittorio E' gentile, è cortese, dà conforto e sostegno, ma i suoi modi garbati nascondon l'inganno. Son parole insidiose di chi vive nell'odio. Carpisce la stima, ottiene fiducia, ringrazia e blandisce con eleganza discreta. Ma detesta l'amico. E' vile, è meschino. Quel che appare è illusione. E' un icona di stile? Un amico leale? E' solo un ipocrita, un' insidia costante che trovi dovunque, appaga se stesso, nel farti soffrire, ripaga il tuo affetto col pugnale alla schiena. Un serpente spietato, un nemico geloso. Ma egli nasconde un grande tormento, non sente, non vede non ama, non ride. Cerca aiuto e difesa nella corazza del male. Nasconde paure per scoprirsi negletto Senza pace nè amore.
Rispondi
Quo Vadis?
24 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
Molfetta divisa a metà. Chi si vergogna di essere molfettese, chi invece ne è fiero. Dov'è la verità? Forse una città molto confusa e distratta. Straordinariamente confusa e distratta, come tutto ciò che è "straordinario."
Rispondi
Greatest Generation
24 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
L'Italia che non c'è (L'isola che non c'è-leggermente corretta) Edoardo Bennato E. Bennato Seconda stella a destra questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino poi la strada la trovi da te, porta all'Italia che non c'è. Forse questo ti sembrerà un strano, ma la ragione ti ha un po' preso la mano. Ed ora sei quasi convinto che non può esistere un'Italia che non c'è. E a pensarci, che pazzia, che berlusconata, è una favola, è solo fantasia e chi è saggio, chi è maturo lo sa: non può esistere nella realtà! Son d'accordo con voi, non esiste una terra dove non ci son santi né eroi e se non ci son ladri, e se non c'è mai la guerra, forse è proprio l'Italia che non c'è ... che non c'è. E non è un'invenzione e neanche un gioco di parole se ci credi ti basta perché poi la strada la trovi da te. Son d'accordo con voi, niente ladri e gendarmi, ma che razza di Italia è? Niente odio e violenza, né soldati, né armi, forse è proprio l'Italia che non c'è ... che non c'è. Seconda stella a destra questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino non ti puoi sbagliare perché quella è l'Italia che non c'è! E ti prendono in giro se continui a cercarla, ma non darti per vinto perché chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle forse è ancora più pazzo di te!
Rispondi
mimmo stragapede
24 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
Demagogia da bass lega ed ipocrisioa da professionisti della manipolazione.- C'é qualcuno a Molfetta che negli ultimi trent' anni ha alzato la voce e la mano a tutela dei marittimi morti, dispersi in mare, infortunati, licenziati, ammalati e dello loro disperate famiglie? La risposta é SI!: coloro che si sono arricchiti sulla loro pelle o ne hanno fatto merce di scambio per i voti.- Guardate bene per le strade perchè sono tutti sotto i vostri occhi.-
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Peter Pan
24 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
Volevo dire che è stata pura pubblicità. Mi fa piacere che i nostri concittadini siano stati liberati e non importa come. Brave le istituzioni. Ma il sindaco quante cose fa? SAe è syato il fulcro in questa situazione, come mai questo fulcro viene meno alle problematiche che i cittadini gli espongono? Quel fulcro, se fulcro è,deve essere messo in campo per risolvere i problemi cronici di molfetta, vedi la pulizia, non delle solite vie. Sig. marzano si faccia una passeggiata nei rioni nuovi di ponente, guardi bene in che condizioni si vive, sporco, cani randagi che non ti permettono di tornare a casa tranquillamente, erbacce che non vengono rimosse e sono infestate di insetti di tutte le specie, anche zecche ultimamente, queste ultime sono state trovate anche sui balconi.Non è giusto dire "Più si schiamazzerà più mi allontanerò" un fulcro non può dire certe cose, la gente schiamazza perchè è stanca di vivere in certe condizioni, per questo schiamazza non per perdere tempo. Controllate le zone dimenticate da voi tutti e vi renderete conto perchè si schiamazza. Buon Lavoro.
Rispondi
Altamura Felice
24 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
Leggendo quest'articolo, commosso fino al midollo ho pianto......ho pianto....... ho pianto. Oh! gesù come ho pianto. Oh! mamma come ho pianto. Tutti intorno a me hanno pianto. "COMM'E' AMARO STU PPANE!
Rispondi
Falko Rosso
24 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
Io sarei andato "armato", di confetti ... (quelli marimoniali, chiariamo ...), però devo dire la verità, la mia "arma preferita", sono i pomodori ... di cui farò scorta a tempo debito ... (in qest'occasione mi sarebbe dispiaciuto per i bravi marittimi ...) e che utilizzerò nell'occasione più propizia ... (magari dal muraglione - amici poi ci mettiamo d'accordo -). Cosa penso dell'ennesima pacchianata? Che è una pura e semplice pacchianata, che rispecchia in pieno "l'andazzo" di uno che ama "riunire la corte", troneggiare e pontificare tra la massa osannante e lecchinante degli "slinguatores affecionados". DON ALICCANTE DE LAS NUTELLAS e' fastidosissima la "pulce nell'occhio" eh!!!
Rispondi
antonio lunanuova
24 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
Scusate mi spiegate cosa hanno fatto di tanto eroico i due sfortunati marinai, da meritare un Consiglio Comunale straordinario? Il signor Azzollini sindaco di Molfetta non ha tempo per partecipare ai consigli comunali seri dove si dovrebbe fare chiarezza sui molti punti interrogativi nella gestione della Società Porto e trova il tempo per questi consigli? Ma si è ancora convinti che noi molfettesi veniamo dalla Papuasia? Con tutto rispetto agli abitanti di quella terra.
Rispondi
xxxx xxx
24 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
Sindaco, in questo caso le intercettazioni telefoniche che odia il tuo padrone Berlusconi vanno bene? Quando riguardano lui e le veline, no? E allora le vuole abolire. Ma per favore! Viva la democrazia, sì alle intercettazioni in tutti i casi umanitari e privati, soprttutto quando riguardano il premier e i suoi amici.
Rispondi
Uno dei tanti "Schiamazzatori"
24 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
Oramai tutto è diventato "straordinario". Così come straordinario il "più si schiamazza, più mi allontanerò!" Sindaco, quanta straordinaria confusione: Lei confonde le grida di protesta giuste o sbagliate siano, da controllare e visitare, quale è il suo compito istituzionale, almeno credo. Definire "schiamazzi" un certo malcontento cittadino, è pura "arroganza e prepotenza". Lei è il Sindaco di tutti i Molfettesi, e non solo dei suoi elettori. Lei è il mio Sindaco e io faccio parte di quelli che, come erroneamente Lei dice, "schiamazzano". Signor Sindaco si corregga: "civilmente molti cittadini confessano un certo malcontento". Politicamente e democraticamente, si effettua una visita e controllo al malcontento. Se così non fosse, si dovrebbe dire allora "i cittadini schiamazzano", gli amministratori "starnazzano".
Rispondi
mimmo stragapede
24 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
Non c'erano solo le intercettazioni per controlare ovviamente le telefonate, ma perfino il controllo del sito su Facebook "A sostegno dei marittimi....." che ha consentito a qualcuno di chiamare i marittimi sequestrati pechè telefonassero alle mogli per far revocare gli incarichi conferti agli avvocati.- Altro che persone perfettamente convinte.............
Rispondi
Professor Occultis
24 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
Auguri e felice ritorno a casa ai signori Troilo e Angione. Auguri a tutti i loro cari. Meno felice invece, quasi caricaturale la definizione di "eroi silenziosi", buttata lì per caso solo per fare "rumore" (?). EROE: s.m. (dal lat.heros-òis, gr.----). Essere semidivino, nota già alle civiltà primitive, nel quale si attribuiscono gesta prodigiose a favore del gruppo che come eroe lo riconosce........................ a) nel linguaggio comune, chi, in imprese guerresche o d'altro genere, da prova di grande valore e coraggio compiendo opere straordinarie ecc.ecc.............. . SILENZIOSO: dal lat. tardo silentiosus, der. di silentium. Di luoghi e di tempo, in cui non si sente alcun rumore o suono. Di cosa o oggetto che non fa rumore, procedere a passi cauti..... Una gioia silenziosa, una felicità silenziosa. Di persona che sta' in silenzio, taciturna, calma. Ecc.ecc. . Non c'è stato niente di eroismo e niente di silenzioso.
Rispondi
Faticatore Zappatore
24 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
- ZAPPATORE - Felicissima sera, a tutte sti signure 'ncruvattate e a chesta cummitiva accussí allèra, d'uommene scicche e femmene pittate! Chesta è na festa 'e ballo... Tutte cu 'e fracchesciasse sti signure... E i', ca só' sciso 'a copp''o sciaraballo, senza cercá 'o permesso, abballo i' pure! Chi só'?... Che ve ne 'mporta! Aggio araputa 'a porta e só' trasuto ccá... Musica, musicante! Fatevi mórdo onore... Stasera, 'mmiez'a st'uommene aligante, abballa un contadino zappatore! No, signore avvocato... sentite a me, nun ve mettite scuorno... Io, pe' ve fá signore, aggio zappato e stó' zappanno ancora, notte e ghiuorno! E só' duje anne, duje, ca nun scrive nu rigo â casa mia... Si 'ossignuría se mette scuorno 'e nuje... Pur'i' mme metto scuorno 'e ...'ossignuría" Chi só'?! Dillo a 'sta gente ca i' songo nu parente ca nun 'o può cacciá... Musica, musicante! ca è bella ll'allería... I' mo ve cerco scusa a tuttuquante si abballo e chiagno dint''a casa mia! Mamma toja se ne more... 'O ssaje ca mamma toja more e te chiamma? Meglio si te 'mparave zappatore, ca 'o zappatore, nun s''a scorda 'a mamma! Te chiamma ancora: "Gioja"... e, arravugliata dint''o scialle niro dice: "Mo torna, core 'e mamma soja, se vene a pigliá ll'ùrdemo suspiro..." Chi só'? Vuje mme guardate? Só' 'o pate...i' sóngo 'o pate... e nun mme pò cacciá!... Só' nu fatecatóre e magno pane e pane... Si zappo 'a terra, chesto te fa onore... Addenócchiate...e vásame sti mmane!
Rispondi
Cantore Del Mare
24 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
E la barca tornò sola. (Renato Carosone) Sola, sola. E a me che me ne importa. E a me che me ne importa. E a me che me ne importa. E a me che me ne importa. Erano tre fratelli pescatori, con una mamma nera, ed una barca bianca e con tre cuori ancora da creatura. E a me che me ne importa. E a me che me ne importa. E a me che me ne importa. E a me che me ne importa. Il mare urlava cupo quella sera e il legno della incognita straniera cercava aiuto in tutto quell'orrore. Chi rischierà la vita per salvare la bionda forestiera. Chi sarà. Chi sarà. Mah! Mare crudele. Mare crudele. Mare crudele. Mare, mare crudele, come puoi cantare nelle notti scure quando piange il cuore. Mare, se di un amore soffocasti in gola l'ultima speranza, l'ultima parola. Mare crudele. Mare crudele. Mare crudele. Mare crudele. E la barca tornò sola. E la barca tornò sola. E a me che me ne importa. E a me che me ne importa. E a me che me ne importa.
Rispondi
francesco scisciolo
24 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
il sindaco di molfetta ha reso onoreficenza ai due marittimi molfettesi sequestrati e poi liberati solo per nn essere da meno rispetto agli altri comuni dei marittimi sequestrati.Se davvero come dice lui che ci tiene ai molfettesi avrebbe creato a molfetta cantieri e opere per dare maggiori possibilità di lavoro ai molfettesi e non che per lavorare dignitosamente i molfettesi debbano andare fuori regione e trasferirsi li
Rispondi
Falko Rosso
24 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
Franco Frattini smentisce il pagamento di un riscatto per il rilascio del rimorchiatore italiano 'Buccaneer' e del suo equipaggio. Tutti quelli che gli credono si sono riunuti su di una smart per organizzare la festa di benvenuto ai "liberati". ____________________________________________ Compagni, amici, uomini liberi di questa città ... non disdegnate mai l'ironia, la satira, lo sfottò ... sono le armi che temono maggiormente ... Lottate, ma anche divertitevi lottando ... la nostra deve essere una guerra divertente e poi, basta nominarla ... la scimmia nostrana che puzza e sputazza quando parla che già ti vien da ridere ... Lancio subito un sondaggio: chi è la scimmia nostrana? Rispondente al sondaggio con l'ironia e, soprattutto con la metafora satirica, così possono qurelare solo sta minchia!!! (si scrive minghia, o minchia? oibò che dubbio ancestrale che m'è venuto in questo momento, gaudì aiutami ... te stai a fà el mese intero a castrocaro, eh! te stai a fà "il tagliando", per tornare sempre più arzillo pe' forumme eh! T.v.B. "ma non mi hai ringraziato pè regalo che t'ho fatto vejardo!!!").
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A Modo Mio E Non Solo
24 Agosto 2009 alle ore 00:00:00
Le tragedie del mare, i nostri morti. - Gabriele Del Grande - 2005 Da una decina di anni a questa parte i nostri mari sono testimoni di tragedie consumate sotto un generale assopimento dell'opinione pubblica di tutta Europa, un'Europa che da crocevia di popoli e culture va sempre più arroccandosi nella fortezza dei propri confini, serrando a doppia mandata le proprie frontiere. Così fa l'Italia, carta straccia i diritti di chi è nato oltremare, nella tutela di poco chiari interessi dell'italica stirpe. Il Testo Unico sull'Immigrazione Turco-Napolitano e le sue modifiche Bossi-Fini trattano l'immigrazione fondamentalmente come un problema di ordine pubblico legato alla presenza di stranieri sul territorio nazionale. Secondo l'impianto teorico che soggiace a questa legge il nodo centrale è il controllo degli ingressi sul territorio. Si entra solo con le quote annuali per paese stabilite dal decreto flussi o per ricongiungimento familiare. Trascurabile eccezione un migliaio di permessi l'anno per asilo politico, meno trascurabili le oltre 10.000 domande presentate e non accolte. Ogni altro ingresso oltre a questi non è previsto dalla legge ed è quindi irregolare e criminalizzato come reato. I clandestini sono una minaccia all'ordine pubblico, devono essere reclusi nei CPT e poi rimpatriati, questo il succo di un pensiero che fadella persona non comunitaria, né ricca, una marionetta appesa ai fili del suo permesso di soggiorno. Ricordo uno spettacolo teatrale di una compagnia di rifugiati a Bologna, ero lo scorso giugno. In una telefonata uno dei personaggi diceva alla madre in Angola: "Sai mamma, qui in Italia c'è una cosa che sichiama documento... ". Quella cosa che qui si chiama documento è il grande spartiacque tra la civiltà e la barbarie, tra i diritti della persona in quanto persona e privilegi del cittadino in quanto titolare di un documento d'identità. La realtà odierna è basata su uno stato di diritto del cittadino di uno stato nazione e tutto gira intorno ai confini di quel fazzoletto di terra che ci hanno insegnato a chiamare Stivale. Ora, di cittadinanza non ce n'è una sola ma al contrario, un po' come per i massimi campionati di calcio, sene contano diverse categorie. E' cittadino italiano chi è figlio di italiani, o chi convola a nozze con italiani. Questi sono i cittadini di serie A. In serie B ci mettiamo gli stranieri titolari di quella cosa che si chiama documento, il che significa che sono riusciti a rientrare nelle strette maglie che regolano gli accessi legali inItalia. In serie C ci sono gli stranieri irregolari, i clandestini. Anzi questi li mettiamo direttamente fuori dai giochi. Non a tutti è concesso viaggiare in regola con i visti d'ingresso, tutto dipende dal paese da cui parti, da quello in cui vai e dal reddito che hai. Dai cosiddetti paesi ad alto rischio immigrazione non escono che i ricchi, gli imprenditori, ormai la dichiarazione dei redditi vale più di un passaporto. Per tutti gli altri, chi fugge dal proprio paese per trovare protezione, chi per sopravvivere alla miseria, chi per costruire il filo di una speranza per i figli, per tutti loro non rimane che l'illegalità. Sono chiamati con sgarbo clandestini, come se fosse un reato l'essere poveri, o l'essere a rischio di vita in zone di guerra. Abbiamo cercato di disegnare un elenco delle tragedie dell'immigrazione clandestina nei nostri mari e non solo, anche via aerea e via terra. E' solo un dato parziale, perché in tutto questo la vera clandestina è la morte, che avviene in segreto, di tanti imbarcati e mai arrivati, inghiottiti dal mare e dall'oblio. Della tragedia di molti non rimarrà alcuna traccia nella nostra memoria. Assai triste collage, non so quanto valga la conta dei morti. Forse vale solo a fare abbassare un poco la cresta a chi grida altolà all'invasore. Forse serve contare i morti per capire che non si tratta di orde di barbari né di sprovveduti cacciatori di oro. La scelta di chi rischia consapevolmente la vita per un viaggio su una carretta del mare, ripetendosi i nomi dei morti prima di lui finché non vede affacciarsi di nuovo la terra,non è la scelta di chi insegue chimere, ma quella di chi vuole sopravvivere, resistere a un bastardo destino che non ha scelto. In fine servirà spero a prendere coscienza di come non esista uguaglianza nemmeno da morti. I cadaveri di africani, albanesi, maghrebini, medio orientali, asiatici, indiani o cinesi che vanno a riempire i fondali deinostri mari non importano a nessuno, non hanno prime pagine né inchieste, non si sollevano allarmi ocampagne di indignazione. Non sono dei nostri e in fondo se la sono andata a cercare… non possiamo farci carico di ogni disgrazia! Con la solita dappocaggine si finisce per accusare le vittime di essere vittime e in nessun modo si cerca dove stia di casa la verità, forse per il semplice fatto che il paese Italia e la fortezza Europa si trovano esattamente dall'altra parte.
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