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Mancata cerimonia a Molfetta per la Festa della Repubblica, le polemiche continuano
04 giugno 2014

MOLFETTA – Continua la polemica del centrodestra per la mancata celebrazione della cerimonia del 2 giugno a Molfetta. Il gruppo dei consiglieri comunali e di altri simpatizzanti del centrodestra (Pietro Mastropasqua, Antonello Pisani, Giacomo Rossiello, Robert Amato, Saverio Bufi, Saverio Digioia, Roberto Sciannamea, Giacomo Piepioli, Fabio Petruzzella, Vittorio Sasso, Andrea de Gennaro, Nico Bufi, Paola Latino, Gerardo de Marco, Pino Catalano) ha diffuso un altro comunicato stampa sulla vicenda: «Niente Festa della Repubblica. Avete letto bene! A Molfetta il 2 Giugno è stato un giorno di festa solo perché lo dice il calendario, niente di più. Eppure ricorrenze come queste dovrebbero unire la Nazione sotto un’unica bandiera: il tricolore verde bianco e rosso. Ci chiediamo come si possa commemorare a gran voce ed in pompa magna il 25 Aprile, esaltando i valori democratici che ne scaturirono, e poi non celebrare altrettanto degnamente il 2 Giugno. Non fu proprio Palmiro Togliatti, con la “svolta di Salerno” del 1944, a proporre le linee guide per decidere il futuro assetto istituzionale dell’Italia? Il 2 e 3 Giugno 1946 si scelse la forma istituzionale e si elesse l’assemblea costituente. Nacque la Repubblica! Ci chiediamo allora, il perché di questa scelta, quello vero. La Città avrebbe voluto festeggiare questo giorno come ogni anno regolarmente è avvenuto. Pur dispiaciuti di quanto accaduto, vogliamo farci promotori di un’iniziativa che siamo certi non resterà inascoltata da parte di tutta la città, di tutta la giunta e di tutti i consiglieri comunali. Dopo l’amaro sfogo dei nostri due fucilieri di Marina trattenuti in India, proprio durante i festeggiamenti della Repubblica, sentiamo il dovere di proporre in Consiglio Comunale un ordine del giorno col quale chiederemo che sia esposto su ogni stabile Comunale, uno striscione: LIBERATE I MARO’. A supporto di questa iniziativa, venerdì 6 giugno dalle ore 19, saremo presenti a Corso Umberto per una raccolta firme… le prime 15 già ci sono (quelle dei firmatari del comunicato stampa).

Sulla polemica, che appare abbastanza strumentale, interviene il vice sindaco Bepi Maralfa, che ricorda come la cerimonia si sia svolta a Bari (vedi foto) con la partecipazione di tutti i Comuni (avranno fatto polemica anche li?): «L'alto valore della Repubblica e della Costituzione che essa porta con sè non ha colori, non ha appartenenze politiche, non ha Città, non ha confini ... Stamattina a Bari per festeggiare la nostra Repubblica c'erano tutti i Comuni. Il resto sono chiacchiere in libertà e volgari strumentalizzazioni. Sono io che grido vergogna a chi, anche in questo giorno strumentalizza. Vergogna!».

E il sindaco Paola Natalicchio: «Buon 2 giugno da Piazza Diaz a Bari dove si sta svolgendo la cerimonia ufficiale del 68° anniversario della Fondazione della Repubblica Italiana con tutti i rappresentanti dei Comuni della provincia. A tutti quelli che anche in questa giornata non perdono occasione per provare a fare polemica, ricordiamo che la Repubblica non è una parola da rispolverare per una cerimonia, ma un bene da custodire e promuovere attraverso la partecipazione attiva e responsabile alla vita delle comunità».

Alcuni lettori hanno scritto a “Quindici” per protestare contro questa polemica inutile, ne abbiamo scelti due per tutti: «Inviterei  gli esponenti del centrodestra a parlare di problemi reali, altrimenti vuol dire che non hanno argomenti», un altro si è chiesto: «ma vi ricordate gli altri anni quando alla cerimonia partecipavano solo 4 gatti? Gli esponenti del centrodestra che oggi protestano erano presenti gli altri anni? Io non me li ricordo».

Ogni occasione sembra utile a Molfetta per fare polemica sterile che non ha nulla di costruttivo. Quando si imparerà a fare più politica e meno chiacchiere? Forse questi sono gli effetti dell’educazione e formazione berlusconiana di tanti giovani che oggi non riescono a liberarsi dalla camicia di forza (italia) che è stata cucita loro addosso.

Ma di questo (e altro: le spaccature nel centrodestra e nel centrosinistra, con i gufi e gli esperti nel sabotaggio politico mascherato e opportunista) parleremo sul prossimo numero della rivista “Quindici” in edicola il prossimo 15 giugno.

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