Lungimiranza non è previsione, ma proattività
Pensieri e parole
L’arguto aforisma “La lungimiranza non riguarda la previsione del futuro, cerca di minimizzare l’imprevisto” di Karl Schroeder (4 settembre 1962), autore canadese di fantascienza, ci induce a esaminare il senso della lungimiranza proattiva, l’attitudine che limita l’entità di impreviste criticità, oppure assicura soddisfazioni se siamo preparati per ogni evenienza. Quindi, non intesa come presunzione di saper prevedere ciò che accadrà nel tempo, ma come proattività, coscienza di doversi preparare all’incertezza del futuro, aggiornando di continuo l’operatività. In pratica, la persona proattiva, allenata all’attesa dell’imprevedibile, evita di subire forti contraccolpi, anticipando gli eventi prima che accadano, individuando la causa prima che diventi un problema, aumentando le proprie “riserve” per far fronte agli imprevisti. Vitale è poi il valore intrinseco della proattività: genera entusiasmo per sfide di idee nuove e soluzioni alternativa, scelte di qualità, senso di responsabilità nelle decisioni, intima speranza di riuscirci, quindi, benessere psicologico. Cosmo Damiano Pappagallo