Recupero Password
Lo stabilimento ex Sancilio su Via Giovinazzo
15 marzo 2021

Sul numero 1 di gennaio 2021 di “Quindici” è stato pubblicato a pag. 20 un articolo di Andrea de Gennaro per ricordare la figura di Luigi Vittoria Sancilio e all’uopo si fa riferimento all’ex stabilimento Sancilio sulla S.S.16 subito dopo il ponte della Lama Martina. Scopo di queste note è quello di integrare la storia possibilmente completa di questi imprenditori locali al fine di rendere un servizio anche a tanti altri che nel secolo scorso, con intraprendenza e sacrifici, hanno dato oltre alla notorietà, lustro e anche lavoro a numerosi cittadini evitando loro una latente emigrazione. Tutto iniziò con l’intraprendenza di Vito Cesare Boccardi (1835-1878) imprenditore di larghe e lungimirante vedute. Questi con altri soci nel 1869 costituì una società per l’estrazione di olio dalle sanse di olive prima con l’energia idraulica e successivamente con il solfuro di carbonio. Solo nel 1880 circa con l’ultimazione della costruzione dello stabilimento subito dopo la Lama Martina a destra si dette inizio alla lavorazione delle sanse e nel contempo l’olio ricavato si utilizzava anche per la fabbricazione del sapone. Con la morte repentina del Boccardi (1878) la società attraversò alterne vicende tanto che nel 1881 fu dichiarato il fallimento e furono messi all’asta tutti e tre gli stabilimenti della stessa società: uno sulla S. S. 16 subito dopo la Cala S. Giacomo, e due sulla S. S. 16 per Giovinazzo (uno sul suolo dell’attuale Campo Sportivo Paolo Poli e l’altro è l’attuale ex stabilimento Sancilio). Ora tratteremo solo lo stabilimento ex Sancilio. Solo per un breve periodo lo stabilimento fu gestito dalla ditta Fizzarotti Francesco di Bari. Nel 1891, lo svizzero Giorgio Laquai acquistò all’asta lo stabilimento continuando la stessa produzione. Per alterne vicende lo stabilimento nel 1903 fu di proprietà di Sausse Alberto e C. di Barletta e, nel 1905 di Oss. Mazzurana ed Angeli di Bari. Nel 1907 lo stabilimento fu acquistato da Giacomo e Michele Zanna fu Lazzaro e da Lazzaro Zanna fu Michele per 1/3 ciascuno. Nel 1912 Giacomo Zanna e i suoi figli ne erano i proprietari. Agli inizi del 1900 Gaetano Sancilio sensale esercitava il commercio dei cereali. Suo figlio Cosmo (1873-1936) nel 1914 e suo cognato Cosmo Carabellese fu Leonardo acquistarono dai Zanna lo stabilimento continuando l’attività di estrazione di olio dalle sanse e fabbricazione del sapone e produzione del silicato di soda allargando in seguito anche il commercio delle mandorle e del vino. Nel 1919, sciolta la società, al Sancilio rimase lo stabilimento le cui attività conquistarono diversi mercati nazionali ed internazionali. Alcuni anni dopo i Sancilio impiantarono un pastificio producendo la pasta col marchio Pasta Egeria. La ditta dava lavoro in media a circa 30 operai. Nel 1933 Cosmo Sancilio cedette la ditta ai figli Amedeo (n.1899-1980) e Guido nominandola A. & G. di Cosmo Sancilio. Cosmo morì nel 1936 a Firenze. Cosmo Sancilio, con atto del notaio Nicola De Sario, nel 1921 acquistò da Giacomo Fontana alcuni locali a Corso Umberto I, 77 a Via Giovanni Cozzoli, 9-11-13 e Via Amedeo, 44-46-48 destinando detti locali ad ufficio e deposito di olio e vino. Essendo la casa dei miei genitori nelle vicinanze a detti locali, ricordo il carico e scarico dei fusti pieni di olio e delle botti anch’esse piene di vino; ricordo che nel 1969 quando fu demolito il fabbricato fui attratto dalla curiosità notai che nel sottosuolo vi erano le cisterne interrate tutte piastrellate in cui si depositava l’olio. Nel 1946, a causa della penuria di viveri, lo stabilimento Sancilio da parte di alcuni facinorosi fu saccheggiato. Nel 1950 la ditta cessò la produzione del silicato di soda liquida e dal 1955 ebbe termine la produzione della pasta Egeria. Per altri pochi anni continuò il commercio dell’olio nei locali posti a Corso Umberto I. Verso il 1958-1960 i fratelli Amedeo e Giulio cessarono l’attività di commercianti di derrate; venduto lo stabilimento, costituirono una società per l’estrazione e la lavorazione della pietra di Trani; attività di cui ignoriamo la fine. Negli ultimi tempi lo stabilimento è stato adibito a varie attività: a negozio di materiale edilizio dei fratelli Abbattista; a sede della carrozzeria di Vilanese; e in altri locali si installò il trappeto di Ignazio Caputo gestito poi dal genero ing. meccanico Mauro Altomare deceduto nel 2020. © Riproduzione riservata

Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet