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Libertas Molfetta: la spensieratezza del calcio, la difficoltà del primato
11 marzo 2013

Molfetta - Eravamo ad un passo, ad un minuto dal vedere la discesa di questo Torneo, condotto sempre al comando, quando di colpo la strada si è rifatta dura. Certo non per colpe nostre. Quello che dovevamo fare l'abbiamo ampiamente fatto. Ma il sospetto, il fatto di rimanere incredulo dinanzi ad un risultato cambiato nel giro di tre minuti resta forte. Parlare di "combine" mi sembra un gioco semplice anche perché parlare senza alcuna prova è palesemente scorretto. Purtroppo l'odore di fumo acre non si vede ma si… sente nell'aria! Se così fosse siamo ridotti nel calcio come nella vita comune di tutti i giorni: ci si vende per "un tozzo di pane". E soprattutto se "Noi"  con la nostra compiacenza, il silenzio, l’omertà, la nostra scarsa autostima come "Garanti"  nutriamo  questo sistema ,siamo colpevoli esattamente come loro. Ma IO voglio crederci. Voglio credere che chi segue la retta via trovi il "Paradiso". (Sono sempre irriguardoso,quando faccio queste iperboli). Perchè è positivo, bello, gioioso credere in qualcosa anche in un sistema perché, se così fosse, il tagliare il traguardo è più dolce, più ubriacante. La PASSIONE determina queste parole, questi pensieri. Ma c'è qualcuno che mi legge che, povero Lui o Lei, non ha avuto in dono questo sentimento. Peccato, senza accorgersene è nato menomato, di una menomazione irreversibile che nessuna terapia potrà mai colmare nessun affetto potrà mai compensare. E' nato arido, avviluppato nei meandri del suo supplizio in una vita che lo costringe al giogo: una vita da pecora! Chiudo il tutto dicendo che con il Guru dei Grillini certo Casaleggio non ho nulla in comune: io nono auspico un bagno purificatore con lo spargimento di sangue coast to coast ma sono pragmatico sposo la legge del fare, del costruire non del distruggere. Ah, la legge del fare per la comunità e non per se stessi! A proposito di "Grilli Parlanti", io ne ho conosciuto uno, uno che si dice Bianco-Rosso, ma nero di invidia per gli altri suoi simili. Come le Api si avvicina là dove c'è il miele ed elogia il monarca di turno fino a quando gli getta l'osso, ma poi lo distrugge appena non ha più cibo dallo stesso. E quindi con questo torno al Via del mio gioco dell'oca : tanti saliranno sul carro del vincitore per "succhiargli il miele" ma in fondo non lo fanno per Passione ma per approfittare del momento a proprio vantaggio. E' vero che nulla si è ancora raggiunto ma vedo che siamo vicini alla meta a dispetto di tutto e di tutti. Pertanto l'appello accorato è ancora per coloro che sentono vicine le sorti della propria squadra di calcio che potrebbe significare il riscatto di una intera collettività. Però non dobbiamo scadere in quel tifo esacerbato, delinquenziale che ci porterebbe indietro all'età della pietra. E' necessario un movimento di crescita e questo passa anche per l'educazione del "Tifoso". E' inutile oltre che dannoso per se stessi giungere al campo per tifare la propria squadra ed ubriacarsi. Che vantaggio ne trae la squadra da un tifoso ubriaco? Nessuno . Il mio ultimo pensiero in questo articolo è per l'affetto che a distanza di vent'anni mi dimostrano i miei "vecchi" calciatori. Proviamo a costruire una formazione tipo degli anni Novanta che all'epoca, ha determinato anche dei poli di aggregazione in città (vedi il ritrovarsi alla fine del Viale vicino al Seminario per stare insieme ai calciatori del momento). Dunque in porta ci metterei ANTONIO BRUNO, come difesa chiamerei a farne parte Antonio DI Giovanni, Tito CHIONNA, Giancarlo GIANCAMILLI e ZACCARIA, a centrocampo certamente della partita DE BELLIS e TUTTISANTI con Vito GRIECO, in attacco mi porterei senza ombra di dubbio i tre piccoli DEL Zotti, MIcciola e DE Napoli . Sono tutti pugliesi? Beh,direi proprio di si, tranne Micciola . Questo è il mio amarcord! Vi saluto e Vi aspetto al campo. Alè MOLFETTA! 

Autore: Ennio Cormio
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GARA DEL 3/ 3/2013 LIBERTAS – MANFREDONIA CALCIO IL GIUDICE SPORTIVO Letti gli atti ufficiali; rilevato che con preannuncio a mezzo fax seguito da tempestivo reclamo - l'ASD MANFREDONIA CALCIO adiva a questo Giudice Sportivo chiedendo di infliggere alla LIBERTAS MOLFETTA la punizione sportiva della perdita della gara con il punteggio di 0-3 nonché la squalifica di campo ex art. 18 comma 1 lettera f C.G.S.; - assume la reclamante che prima, durante e dopo la gara tesserati del la LIBERTAS MOLFETTA e personale addetto alla sicurezza si siano resi autori di atti intimidatori e violenti che avrebbero condizionato il regolare svolgimento della gara; - per attestare quanto denunciato allegava al ricorso n. 3 dvd contenenti riprese video relative alla gara in questione; - assume altresì la reclamante che propri tesserati siano stati oggetto di atti di violenza durante l'intervallo e dopo il termine della gara ed a supporto della tesi allega n. 7 certificazioni mediche e n. 2 dichiarazioni prive di sottoscrizioni. Osserva questo Giudice Sportivo che l'utilizzo di riprese televisive limitatamente ai fatti di condotta violenta è regolato dall'art. 35 comma 1.4 C.G.S. che, espressamente, richiama il precedente comma 1.3: è chiaramente previsto che la società ha facoltà di depositare presso l'ufficio del Giudice Sportivo una richiesta per l'esame dei filmati entro le ore 16.00 del giorno feriale successivo a quello della gara. L'inosservanza del termine o delle modalità prescritte determina l'inammissibilità della richiesta come nel caso di specie,poiché i dvd sono stati allegati al reclamo inviato cinque giorni dopo la disputa della gara. Con riferimento agli episodi descritti dalla reclamante l'arbitro, nell'ambito del rapporto di gara e del supplemento reso in data 14/03/2013,nonché gli assistenti hanno descritto quanto segue: 1) al termine del primo tempo n. 3 addetti alla sicurezza posizionati all'ingresso del tunnel che porta agli spogliatoi si avvicinavano ai giocatori del MANFREDONIA CALCIO spintonando n. 4 di essi e facendoli indietreggiare di qualche passo; 2) un addetto alla security tentava di colpire con un calcio alla testa un giocatore del MANFREDONIA CALCIO che stava scendendo le scale senza colpirlo perché il giocatore spostava la testa; 3) l'arbitro convocava i capitani delle squadre per comunicazioni inerenti alla partita e che nulla avevano a vedere con gli episodi descritti nei punti 1 e 2; 4) l'arbitro richiedeva un colloquio coi carabinieri presenti ai quali chiedeva di posizionarsi nel tunnel al momento del ritorno in campo delle squadre ed anche durante lo svolgimento del secondo tempo al fine di evitare la ripetizione degli eventi su descritti; 5) le Forze dell'Ordine fornivano tale collaborazione e le squadre rientravano regolarmente in campo; 6) durante l'intervallo nessun tesserato della società MANFREDONIA CALCIO comunicava all'arbitro di non voler continuare la gara per motivi di sicurezza o sanitari; 7) a fine primo tempo un assistente ha segnalato che un tifoso della LIBERTAS MOLFETTA ha scavalcato la recinzione e, dopo aver raggiunto un tesserato della società MANFREDONIA CALCIO, lo aveva spintonato senza conseguenze: tale soggetto estraneo è stato prontamente allontanato dai dirigenti della società e dagli steward; 8) l'altro assistente ha segnalato che al minuto 25 del Secondo Tempo altro tifoso della LIBERTAS MOLFETTA ha tentato di scavalcare la recinzione e di invadere il campo ma è stato prontamente bloccato dai dirigenti della società; 9) a fine gara, un dirigente del MANFREDONIA CALCIO ha riferito all'arbitro che vi sarebbe stata una colluttazione davanti al loro spogliatoio durante la quale sarebbero stati aggrediti propri tesserati da parte di tesserati della società ospitante e degli steward: l'arbitro ha precisato che tale evento non è stato osservato nè da lui nè dai suoi assistenti poiché in quei frangenti erano all'interno del loro spogliatoio con la porta chiusa; 10) l'arbitro ed un assistente hanno riferito che dopo il termine della gara, mentre la terna era nello spogliatoio con porta chiusa, tesserati riferibili al MANFREDONIA CALCIO colpivano con calci e pugni la porta dello spogliatoio pronunciando all'indirizzo della terna espressioni ingiuriose e minacciose; 11) il direttore di gara ha precisato che la propria direzione non è stata alterata in alcun modo dai comportamenti assunti dagli addetti alla sicurezza e dai tesserati della LIBERTAS MOLFETTA e di aver adottato decisioni serenamente durante tutta la partita senza alcuna influenza esterna. Tanto premesso DELIBERA 1) di rigettare il reclamo proposto dall'ASD MANFREDONIA CALCIO e, per l'effetto, di addebitare la relativa tassa sul conto dell'istante; 2) di confermare il risultato conseguito sul campo di 1-0 in favore della LIBERTAS MOLFETTA; 3) di comminare alla società ASD MANFREDONIA CALCIO l'ammenda di Euro 300,00; 4) di comminare alla società ASD LIBERTAS MOLFETTA la sanzione della squalifica di campo per n. 2 giornate con effetto immediato ed obbligo di giocare tali gare a porte chiuse ed in campo neutro; 5) di comminare alla società ASD LIBERTAS MOLFETTA l'ammenda di euro 1000,00. PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI In base alle risultanze degli atti ufficiali sono state deliberate le seguenti sanzioni disciplinari. A CARICO DI SOCIETA' GARE DA DISPUTARE A PORTE CHIUSE: LIBERTAS N GARE 2 (SANZIONE DA SCONTARSI IN CAMPO NEUTRO A PORTE CHIUSE E CON EFFETTO IMMEDIATO). Vedi delibera. AMMENDA Euro 1000,00 LIBERTAS Vedi delibera. Euro 300,00 MANFREDONIA CALCIO Vedi delibera.




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