Legambiente, occupazione simbolica della costa per difendere la spiaggia
MOLFETTA - 29.7.2004
Una occupazione simbolica della costa per protestare contro le privatizzazioni selvagge. Con questa iniziativa il Circolo molfettese di Legambiente ha voluto questa mattina, in concomitanza con la visita di Goletta Verde, far sentire la propria voce e quella di tutti i cittadini che non vogliono arrendersi all'idea di rimanere con pochi fazzoletti di spiaggia libera.
Oltre ai militanti di Legambiente hanno preso parte alla protesta anche giornalisti, esponenti politici locali e semplici cittadini. Si è partiti intorno alle 9:30 dalla Prima cala, per poi passare per lo scoglio d'Inghilterra fino al Lido Bahia, all'interno del quale alcuni ambientalisti hanno addirittura mostrato uno striscione con scritto “Giù le mani dalla costa”. Un'azione di protesta eclatante che non è stata gradita dai titolari del lido, visto che uno di loro ha intimato i manifestanti di andarsene arrivando addirittura agli spintoni; il tutto sotto gli occhi attoniti dei presenti e di alcuni giornalisti televisivi che seguivano l'evento.
Chiusa la manifestazione di protesta, Legambiente ha tenuto una conferenza presso la Sala stampa di Palazzo Giovine presieduta da Massimiliano Piscitelli, coordinatore provinciale di Legambiente e Rossella Muroni della segreteria nazionale.
“Quello approvato dall'amministrazione è un piano delle coste discutibile che priverà i cittadini molfettesi di accessi gratuiti alle spiagge”; è questo il lapidario esordio di Piscitelli, il quale ha sottolineato la energica attività del circolo locale di Legambiente il quale, con una raccolta di tremila firme organizzata con altre associazioni come l'ARCI e la Casa dei Popoli, si oppone da diversi mesi al piano delle coste concepito dall'amministrazione comunale. Legambiente, infatti, preme perché il comune riveda il piano e aumenti sensibilmente il numero di spiagge libere con servizi che, ad oggi, sono accessibili ad appena duemila persone, una cifra assolutamente insufficiente rispetto alla densità di popolazione di Molfetta.
Piscitelli ha poi parlato della vittoria, da parte di Legambiente, del ricorso al Tar contro la realizzazione di un complesso turistico nell' Oasi di protezione Torre Calderina tra Molfetta e Risceglie.
Anche Rossella Muroni, della segreteria nazionale di Legambiente, non ha risparmiato critiche all'amministrazione ed in particolare al sindaco Tommaso Minervini.
“Tengo a precisare che l'assegnazione della bandiera nera da parte di Legambiente, non riguarda la Città di Molfetta o i cittadini, ma riguarda solo l'amministrazione comunale – ha spiegato la Muroni nel suo intervento, aggiungendo che “ è assurdo che il sindaco si pari dietro i cittadini molfettesi evitando di assumersi le proprie responsabilità”. Il riferimento è alla conferenza stampa del sindaco tenutasi lunedì 26 luglio, all'interno della quale il sindaco ha dichiarato, in sostanza, che la bandiera nera non è solo un attacco all'amministrazione, ma a tutta la città.
In conclusione di conferenza Rossella Muroni ha voluto elogiare l'operato del Circolo cittadino di Legambiente e ha invitato i presenti a partecipare al dibattito che si terrà questa sera alle ore 20:30 presso la Banchina San Domenico.
All'incontro, intitolato “Le spiagge negate” prenderanno parte Sebastiano Venneri, responsabile nazionale settore mare di Legambiente, Genni Iacovone, presidente regionale di Legambiente, Massimiliano Piscitelli, coordinatore provinciale, Nicola Martinelli, presidente di Città Plurale, Pietro Uva, Assessore al territorio del comune di Molfetta; modererà Davide Carlucci, giornalista.
Vito Piccininni