MOLFETTA - Il circolo Legambiente di Molfetta e il suo presidente Antonello Mastantuoni replicano al vice sindaco e assessore all’Urbanistica Pietro Uva che aveva affermato che sul piano Pip “non c’era stata alcuna richiesta di perizia tecnica presentata dal Comune e successivamente rigettata dai giudici, come aveva affermato Legambiente”.
«Lo scorso 28 febbraio il circolo Legambiente di Molfetta – dice Mastantuoni - ha emesso un comunicato stampa in cui si affermavano le seguenti cose:
1. Il TSAP con ordinanza in data 17 feb. 2010 ha rigettato la richiesta
di sospensiva di efficacia del PAI nel’area relativa al Comune di Molfetta.
2. Le ragioni che l’ordinanza adduce a motivazione del rigetto vanno
ricercate nel principio secondo il quale il diritto alla pianificazione del
territorio da parte dell’ente locale si ferma di fronte alla sicurezza dei
cittadini e alla conservazione del territorio a benefico delle generazioni
future.
3. Se il TSAP non avesse rigettato la richiesta, l’Amministrazione
comunale avrebbe avuto la possibilità di intervenire sulle aree interessate
dal PIP 3, con il rischio di «trasformazioni anche irreversibili»
4. Il Tribunale ritiene conclusa la fase istruttoria e fissa nel 26
maggio p.v. la data per la precisazione delle conclusioni.
In nessun punto del comunicato si parlava di bocciatura del PIP, e che il
Comune abbia avanzato richiesta di ulteriori provvedimenti istruttori è
scritto chiaramente nell’ordinanza.
Il Circolo Legambiente di Molfetta che ha sempre avuto un atteggiamento di lealtà e correttezza nei confronti di chiunque e, a maggior ragione, delle
amministrazioni pubbliche di qualunque colore fossero, non può non dolersi di quanto gli viene a torto attribuito.
L’avvicinarsi delle consultazioni elettorali sta probabilmente scaldando
eccessivamente gli animi e inducono a dire e a fare cose che, con maggior
lucidità, si eviterebbero, come per esempio rifiutare il confronto pubblico
sul rischio idrogeologico con l’Autorità di Bacino nell’incontro promosso da Legambiente lo scorso 8 febbraio, per poi indire un “talk show” sullo stesso tema fra qualche giorno e senza contraddittorio».