I notiziari televisivi di ieri hanno riportato in diretta le dichiarazioni …“spontanee?” rese, davanti ad una folta schiera di cronisti, dalla signora El Marugh Karima meglio conosciuta come Ruby rubacuori (foto), riguardanti altre sue precedenti testimonianze, rese a suo tempo alla magistratura inquirente, per l’affaire Ruby: la presenza e gli atti compiuti dalla suddetta Signora, all’epoca minorenne, nella residenza dell’allora Premier ad Arcore Silvio Berlusconi e dei personaggi coinvolti, con tutti gli strascichi polemici riguardanti la asserita, presunta relazione di parentela della signora El Marugh con un Capo di stato di una Nazione alleata, Mubarak, mentre era stata fermata e trattenuta su denuncia per furto presso un Commissariato di P.S. milanese e la successiva liberazione della stessa, su intervento personale dell’allora Premier in carica. Inchiesta che vede coinvolti come imputati, a vario titolo, i signori Fede, Mora e lo stesso Premier, oltre che personaggi minori – la signora Minetti – che fu incaricata di prelevare la minore, presunta parente di un Potente, contro il parere del Giudice di sorveglianza minorile, ed affidarla alla signora de Conceiçao, ed altri.
L’accusa emersa dopo i necessari atti di inchiesta, che ha già alcuni condannati (in primo grado) ha promosso un processo per il Premier (ex) che è ancora in fase dibattimentale. Le accuse, se dimostrate, sono molto gravi – per un …comune mortale – lo diventano dirompenti, sempre se dimostrate, per un Uomo che ha rappresentato la massima autorità di un Paese democratico, quale è l’Italia!, oltre che essere il leader di uno dei maggiori Partiti politici.
Il processo, abbiamo detto, è ancora in fase dibattimentale, anche perché, il primo Imputato, forte del suo stato di Parlamentare della Repubblica, oppone, potendolo fare, tutti i “legittimi impedimenti” consentitigli dalle norme vigenti.
Per meglio inquadrare la vicenda odierna, in quello che ormai sembra essere diventato un braccio di ferro fra la Magistratura inquirente e l’Imputato, ovvero i suoi difensori forensi, anche essi Parlamentari (per cui, al legittimo impedimento dell’Imputato, si aggiunge anche quello invocato dai suoi difensori), sarebbe necessario ripercorrere alcuni eventi, altrimenti, con le dichiarazioni odierne della signora El Marugh, sarebbe forse facile fraintendere la sequenza degli eventi medesimi.
Per sommi capi: la signora El Marugh ha già reso dichiarazioni sia in fase istruttoria e sia in fase dibattimentale. Ha dichiarato che quando ebbe accesso per la prima volta in casa Berlusconi era minorenne; non solo, ma ha anche dichiarato che nascose al padrone di casa il suo stato civile di minore. Non è chiaro se lo stesso Padrone di casa sia stato informato o meno dai co-imputati che materialmente condussero la minore in casa Berlusconi per delle cene eleganti. Altre vicende sono emerse dalle indagini, vicende che omettiamo, perché lo scopo dell’articolo è quello di riflettere sulla strategia non sempre limpida tenuta dalla Difesa dell’Imputato, per stravolgere sempre di più il processo, in relazione alle dichiarazioni odierne.
Giova ricordare che, quando alla fine dello scorso anno si era molto vicini alla conclusione della fase di dibattimento in aula, la Difesa, chiese ed ottenne la comparizione della signora El Marugh per un supplemento di testimonianza. A quell’epoca la Signora, nel frattempo sposatasi, si trovava all’estero e quindi non poteva comparire in aula. Finalmente, a fine gennaio scorso, al rientro in Italia della Signora, diventò possibile la sua comparizione in Tribunale. A quel punto, fu la stessa Difesa che, sconfessando la precedente sua richiesta, annullò la testimonianza. Perché? Non è molto chiaro!.
Il processo è ancora sospeso, date le richieste di legittimo impedimento avanzate sia dall’Imputato – nel frattempo rieletto al Senato della Repubblica, sia dei suoi Difensori, anche essi riconfermati al Parlamento. A questo, come concausa, va aggiunta la richiesta avanzata dal Collegio difensivo, di spostamento del dibattimento in altra Sede giudiziaria; richiesta per la quale si deve pronunciare la Corte.
Oggi, la signora El Marugh, fa le pubbliche dichiarazioni che abbiamo ascoltato ieri nei servizi televisivi, dichiara addirittura che quanto detto e verbalizzato nei vari passaggi giudiziari, è praticamente menzogna, detta, o meglio, estortale con minacce dagli Investigatori, al solo scopo di danneggiare l’Imputato principale del processo!
Quanto dichiara oggi la signora El Marugh è sicuramente fondato, sarà solo da dimostrare. Tuttavia, alcune domande diventano urgenti:
1) – Se quanto dichiarato oggi è la verità, allora siamo di fronte ad un gravissimo abuso di ufficio fatto dagli Investigatori/Inquirenti, per cui, se dimostrato, sarà necessario perseguirli e punirli nelle sedi opportune.
2) – Non è chiaro, e questo desta non poche perplessità in chi segue queste vicende, la ragione per la quale i Difensori dell’Imputato, prima annettono un’importanza fondamentale, dirimente alla produzione della testimonianza della Signora (abbiamo detto già che era irreperibile perché all’Estero per riposarsi); poi, quando la Signora rientra in Italia e sarebbe obbligata a rispettare la citazione a comparire in Tribunale, la stessa Difesa non reputa più necessaria la testimonianza. …Così ad occhio, un po’ strano!
3) - Se quanto dichiarato oggi, con un’enfasi che sembrerebbe un tantino vistosa, in conferenza stampa non fosse dimostrato: nelle altre occasioni in cui la signora El Marugh Karima – detta Ruby rubacuori – è comparsa nelle cronache televisive, l’abbiamo sempre vista piuttosto “confusa”, forse timorosa delle conseguenze della vicenda, più grande di lei, a volte raccontando i fatti, le vicende - e qui parlano le famigerate intercettazioni telefoniche - con una certa crudezza di termini anche riferendosi al sig. Berlusconi, forse saremmo davanti ad un caso di falsa testimonianza resa, a suo tempo, in un’Aula di giustizia, con tutte le conseguenze penali che ne conseguono.
L’accertamento della verità, in questo caso che ha anche risvolti squallidi, su fatti oscuri, nei quali si potrebbero ravvisare ipotesi di reati abbastanza gravi, è un’azione molto complessa, dovendo i Giudicanti, annettere la medesima importanza sia alle tesi della Accusa, sia a quelle della Difesa. Ci sembra tuttavia che, per fatti potenzialmente criminosi, alcune garanzie per pochi, siano eccessive e lesive della buona fede con cui i Cittadini, coinvolti in atti illeciti, confidano sulla Giustizia giusta.
Seguiamo queste vicende che, certamente non elévano la valutazione di Osservatori terzi che, in questo momento di gravissima instabilità istituzionale, la nostra Nazione sta vivendo, con un misto di timore e sconcerto, confusi da questi eventi, come si dice, ad orologeria.
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