Le monacelle ricevono a teatro al Chiostro San Domenico di Molfetta
MOLFETTA - Il Teatro Popolare è una delle forme più antiche di rappresentazione dell’Anima di un popolo.
Antico quanto il mondo, almeno dacchè c’è uomo sulla terra; il Teatro popolare scalciò un tantino quello religioso e fece sì che gli attori inscenassero le ansie, le storie, i racconti leggendari del paese geografico ma anche di quello personale.
Eccoci dunque pronti a far partire la prima rassegna di teatro popolare : “Le monacelle ricevono a teatro”. Un titolo che è già per noi Molfettesi un programma. Difatti prende spunto dal luogo che anticamente veniva presidiato e presenziato dal convento e da chi ci dimorava e non solo, tutt’oggi contempla una bellissima scalinata spesso deturpata da un improvvido parcheggio di autovetture che impedisce il naturale sguardo diretto alla bellissima prospettiva marina ivi sottostante.
In scena sei spettacoli che a loro modo ri-flettono sulla favola, la narrativa, i cunti che hanno portato una vera coesione della comunità. A cominciare dalla preziosa favola di Gianbattista Basile de “La Gatta Cenerentola” per la regia di Francesco Tammacco ai “Quadri Vezzosi” di Felice Altomare, dalle “Cantate di Eduardo” portate in scena da Cosimo Boccassini sino alle ricerche del cantastorie Pietro Capurso e per finire con L’Iliade riscritta da Alessandro Baricco e messa in scena da bravi e giovanissimi attori diretti da Pantaleo Annese de Il Carro dei comici.
Un evento da non perdere se non altro per vederci tutt’attorno ad un fuoco animato da storie e parole.
Francesco Tammacco