DISGUSTO! Non sappiamo se la parola sia sufficiente per descrivere a dovere la sensazione che si prova nel leggere le cronache di quel che avviene nella Pubblica Amministrazione con il denaro dei Cittadini, e non solo, ad opera di alcuni individui che usano l’incarico loro affidato solo come una fonte di reddito e utilità ad uso esclusivamente personale.
Nella storia della Repubblica, negli anni novanta abbiamo subito – noi Cittadini – lo shock di Tangentopoli. Una …banale azione di corruzione del presidente di un Ente di beneficenza del Comune di Milano (il famoso Pio Albergo Trivulzio: un’istituzione voluta da un benefattore – T. Trivulzio, nel XVIII secolo - per assistere ed aiutare gli anziani poveri della città), ‘scoperchia’ letteralmente un putrido vaso di Pandora di corruzione, mazzette, finanziamenti illeciti di tutti verso tutti, in particolare verso la politica locale e nazionale. Lo scandalo locale, per una sorta di effetto domino, si espande a livello nazionale. Cadono teste illustri di ministri, uomini politici, segretari di partito, industriali, boiardi di stato; alcuni suicidi eccellenti; spariscono, travolti dallo scandalo, Partiti politici che hanno segnato, in certi casi, la storia della Nazione. Un cataclisma inaudito. L’indignazione della Gente è al massimo e per contrappasso, la fiducia nella politica e nei politicanti scende al minimo. Dalle macerie …emerge l’”uomo della Provvidenza”, colui che scende in campo per …salvare l’Italia!
Sembrava che tutto fosse finito, sembrava che i Partiti politici, gli uomini politici (chissà, forse è meglio: i politicanti) avessero cambiato registro, annichiliti come furono dalle inchieste giudiziarie e dal …nuovo corso della politica, instaurato dopo lo shock, con …nuove formazioni politiche ed alcuni volti nuovi, fra i sopravvissuti.
Ci si accorse subito che così non era! Erano cambiati gli uomini, in alcuni casi i partiti politici (almeno le loro ‘etichette’), le metodologie corruttive o concussive. Non era cambiato l’obiettivo nascosto di alcuni personaggi che avevano, hanno preso il posto dei vecchi cannibali! (nella vignetta di Mauro Biani, la Banda Bassotti che ruba l’Italia).
A livello centrale – Parlamento nazionale – ne abbiamo lette e sentite di tutti i colori su tutti i colori politici, nessuno escluso. Sono arcinoti gli emolumenti dei Parlamentari che, non solo comprendono gli stipendi, ma anche le altre voci …a corredo: i benefit di cui godono, le agevolazioni, eccetera. Le note vicende di migrazioni di ‘eletti’ da un partito ad un altro; tutte spontanee? La nascita e l’estinzione, nel giro di un mattino, di gruppi. Il tutto poi inquadrato nella necessità, come dicono, di assicurare la Democrazia! Sono cose, avvenimenti che, in periodi di vita nazionale così detta normale, suscitano indignazione nel Cittadino. Figurarsi poi in questi frangenti così bui, socialmente ed economicamente parlando, che la Nazione, il Mondo stanno passando. E’ un’asimmetria, pur con le dovute differenze, inaccettabile.
Sfortunatamente il fenomeno non si localizza solo a livello centrale. E’ ormai, potremmo dire, istituzionalizzato anche a livello periferico. Ogni giorno una Regione, un Comune, una Provincia, un Ente funzionale pubblico sale agli …onori della cronaca grazie a scoperte (a volte ben annunciate) di malversazioni, scandali, appropriazioni indebite, ruberie, uso personale del pubblico denaro, e non solo di quello, per acquisire benefici, per pochi, a scapito della Comunità. Nella nostra Italia non esiste forse il sentimento del decoro e della vergogna; sentiamo le voci di coloro che vengono colti sul fatto che, non solo, non riconoscono le loro malefatte, ma addirittura le elevano a sistema vigente! Lasciare, per decenza, il posto occupato e che ha procurato tanti benefici illeciti al corrotto, al concusso, non esiste. Tutti si trincerano sul fatto che: non so nulla, non mi sono accorto di nulla e, se proprio le prove sono schiaccianti, si fa sì che tutto (il marcio) venga spalmato sul maggior numero di ‘beneficiari’. Le dimissioni? Ma scherziamo? …si attende sempre e serenamente l’esito delle indagini che devono fare il loro corso! E quando le indagini lo han fatto il “corso”, poco cambia, forse per timore che chi è sotto inchiesta …parli e faccia scoprire cose ancora ignote.
VERGOGNOSO! In Paesi – duole dirlo – con la P maiuscola, ci si dimette solo per aver copiato qualche passo della tesi di laurea da un sito Internet! E’ accaduto nel caso del Presidente della Repubblica di Germania!
Il Cittadino sembra quasi tramortito da tanta tracotante delinquenza istituzionale; sembra abulico, sembra rassegnato, ormai ha perso la fiducia in tutto ed in tutti. Il sentimento impotenza (a reagire), se possibile, è ancor più esaltato in questi tempi di sacrifici che sembrano ricadere solo sulle sue spalle. L’economia stagna, il lavoro non c’è o viene perso, i Giovani, forse i più sfortunati, non vedono un futuro decente; è questa la prima generazione che starà peggio di quella dei propri genitori. Le famiglie del ceto medio (quelle che costituiscono la borghesia, lo “zoccolo duro” di ogni Società) stentano a gestire il proprio bilancio che è fagocitato da imposte, tributi e quant’altro necessari per far fronte alla crisi mondiale nella nostra gracile, strana economia.
E loro? I senza vergogna, quelli che hanno rubato ma attendono serenamente il corso della giustizia e che comunque non si fanno da parte, trovano giustificazioni e solidarietà dalle Segreterie dei loro Partiti di riferimento solo perché fanno, spinti dalle circostanze e con criminale ritardo, atti dovuti, come quello di rivedere certe procedure.
Non sappiamo quanto ancora verrà tollerata questa situazione che, ben lungi da attenuarsi, ogni giorno incancrenisce sempre di più. Dopo tutte queste vicende, sommariamente descritte, si è cercato di lanciare messaggi sociali alla politichetta nostrana: l’astensionismo elettorale (ha raggiunto livelli allarmanti), la nascita di formazioni populiste e, sui generis, rivoluzionarie con a capo dei Masaniello demagogici. Niente da fare! Si continua imperterriti a delinquere, tradendo non solo la missione ricevuta, ma soprattutto la fiducia dei Cittadini.
Forse costoro aspettano che le folle inferocite, tornando indietro di due secoli di storia, erigano le ghigliottine ad esempio in Piazza del Popolo, in piazza Duomo, in Piazza Politeama ed in altre piazze italiane prima di comprendere il semplicissimo messaggio?
Basta con le ruberie!
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