Lavoro al Sud, perché non c'è trasparenza?
Caro Direttore,
ma com'è possibile che ogni qual volta si apra un nuovo "spiraglio di luce" lavorativo nella nostra città, si debba sempre faticare per trovare la strada più semplice per arrivare ad esso? Mi spiego meglio. Sono un molfettese di 27 anni e vivo ormai da 5 a Reggio Emilia, lavoro nel SSN. Ho saputo che nella nostra città sorgerà un centro dove prima c'era il Preventorio. Quale boccone più appetibile di questo per me e tanta altra gente che è lontana, per tornare "a casa"? Ma il problema è che non si sa mai a chi rivolgersi per compilare l'apposita domanda d'assunzione...
Gioacchino Centrone
Reggio Emilia
Purtroppo questo è un male soprattutto del Sud e Molfetta non sfugge a questa logica che punta a rendere clientelare ogni posto di lavoro. E' un malcostume al quale si sottraggono in molti e lei fra questi, scegliendo la strada dell'emigrazione al Nord. E' il prezzo che dobbiamo pagare per essere liberi, ma anche per non essere riusciti a cambiare un sistema che nella cosiddetta seconda Repubblica è ritornato in auge più e peggio di prima. La trasparenza viene invocata solo verbalmente, mentre per ottenere posti di lavoro occorre andare a trattare con quei personaggi che hanno scelto la strada della politica solo per arricchirsi, soprattutto non possedendo titoli e mestiere per farlo con una professione dignitosa (che tra l'altro richiede tempo per dare frutti). Cambierà questa situazione? Noi speriamo di sì e ci battiamo per questo, perché i nostri figli migliori non debbano lasciare la nostra terra e perché l'assegnazione di un posto di lavoro (ma anche le cariche istituzionali) siano assegnate a chi merita e non a chi è amico degli amici.