La Zona Artigianale cresce
In 5 anni le aziende in produzione sono passate da 11 a 34
Nel numero scorso ci siamo occupati della nuova sede dell’Ormant nella Zona Artigianale, che dopo 15 anni di “esilio” a Terlizzi è tornata ad operare a Molfetta. L’occasione ci ha permesso di vedere quello che si sta realizzando a Ponente della città. Abbiamo fatto un giro da quelle parti, percorrendo un itinerario che offriamo ai lettori, come una “visita guidata”, annotando solo le aziende in produzione, tralasciando quindi quelle che stanno realizzando i capannoni.
Sulla via di Bisceglie, imbocchiamo lo svincolo per la 16 bis, superiamo il sovrappasso ferroviario, a destra ci sono gli insediamenti che si stanno realizzando nella zona Asi, a sinistra c’è la Zona Artigianale. La prima azienda che annotiamo è la Omta (meccanica), accanto il Frantoio Caputo. Svoltiamo a sinistra e incontriamo di fila: Idromeccanica Italiana, Ormant, ConfSud, Fas, Off. Mezzina. Giriamo intorno alla rotonda e registriamo: Intrex (mobilificio), Tedone (falegnameria), Co.Vi (meccanica), La Sicurezza, Promove, Autocarrozzeria Allegretta e Del Vescovo, Otm (meccanica), Grieco (autotrasporto), Vitalboten (confezionamento calcestruzzo), Alas (meccanica). Torniamo indietro per il senso unico e dopo Di Maso (autodemolizioni), annotiamo: Omat (meccanica), Magir (calzaturificio), Immagine (tiposerigrafia), Co.Di. (prodotti in pelle), Bianchi Marè (macchine per confezioni), Frantoio Balestra, Blu Dencing Club (scuola di ballo). Svoltiamo a destra e dopo l’Asm, troviamo Arredo Spazio e Motonautica De Lillo. Invertiamo la marcia per il senso unico e la penna scorre ad annotare: Cosmoplast (rivestimenti plastici), Latte Stasi e Fabbrica del ghiaccio.
Svoltiamo a destra e tiriamo dritto fino a vedere sulla destra la struttura ormai terminata del Nuovo mercato ortofrutticolo, invertiamo la marcia e costeggiamo la “Multiservizi”. Seguendo il senso unico al primo incrocio svoltiamo prima a destra e poi a sinistra e incontriamo di fila: Off. Gigotti, Europavimenti, Off. Germinarlo. Di fronte c’è l’impianto di stoccaggio, svoltiamo a destra e annotiamo Off. San Nicola. Proseguendo la strada ritorniamo al punto di partenza. Fine della passeggiata.
In tutto abbiamo contato 34 aziende già operative, 8 in costruzione, a cui bisogna aggiungere due grosse strutture, come l’impianto di stoccaggio dei rifiuti e il Nuovo Mercato Ortofrutticolo, che saranno operative nei prossimi mesi.
I segni del cambiamento
Nel ‘96, quando QUINDICI scelse di raccontare la realtà produttiva della nostra città, la prima cosa che fece fu visitare la Zona Artigianale. Allora si presentava così: 11 capannoni che sembravano fortini nel deserto, tanti cani da far paura, un senso di desolazione soprattutto di sera, quando i lampioni illuminavano il niente, se non ombre sinistre.
A distanza di 5 anni la situazione è notevolmente cambiata. Via vai di camion e auto, rumori di sottofondo provenienti dai capannoni, insegne ben visibili, gente che entra ed esce dalle aziende. Insomma, si sente nell’aria che qui ha trovato casa la laboriosità dei molfettesi (perdonateci la retorica). Non solo, alcune cose come la scuola di ballo, la villa che un imprenditore si è costruito accanto all’azienda, i panni stesi dai balconi d’alcuni capannoni, segnalano una vitalità che va oltre l’aspetto produttivo.
Come spesso accade, una nuova situazione, fa nascere nuove istanze e bisogni. Alcuni imprenditori lamentano la saltuaria consegna della posta che ha spinto alcuni ad aprire una casella postale negli uffici cittadini, come pure sarebbe utile uno sportello bancario. Sappiamo che l’anno scorso il Comune invitò l’Ente Posta ad aprire un centro servizi, la risposta fu che non era possibile per il limitato numero delle utenze. E’ presumibile che anche le banche hanno fatto lo stesso ragionamento, anche se in queste scelte è determinante il fattore sicurezza. Bisogni legittimi, forse ancora prematuri da soddisfare.
Certamente la svolta si avrà quando il nuovo mercato ortofrutticolo entrerà in esercizio. La struttura è già terminata, ora spetta agli operatori attrezzare i locali. E sempre in funzione della nuova struttura mercatale, non è male l’idea dell’apertura già da ora di un punto di ristoro. Qualcuno ci vuole provare?
Lo sviluppo che vogliamo
Consigliamo ai lettori di fare una passeggiata da quelle parti, perché si avverte che qualcosa d’importante sta crescendo a Molfetta sul versante dello sviluppo. Certo è ancora presto per affermare che Molfetta economicamente sta cambiando pelle. Qualcuno ha detto: “Una lunga marcia inizia con un primo passo”, noi ci sentiamo di affermare che il primo passo è stato fatto.
Ma in economia, come negli altri fenomeni sociali, le cose non accadono per caso, sono frutto di sinergie tra le scelte politico-amministrative e il tessuto imprenditoriale. Negli ultimi anni tra gli amministratori e l’imprenditoria locale si è instaurata una dialettica, a volte conflittuale, ma franca e aperta. Tutto ciò noi la definiamo Politica con la “P” maiuscola, e non quella misera e spocchiosa che abbiamo visto negli ultimi tempi, che rischia di imballare il motore dello sviluppo.
Francesco del Rosso