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La società Cantiere Navale Basso Adriatico
15 dicembre 2011

Alla fine della II Guerra Mondiale notevole fu lo sforzo impreditoriale di alcuni molfettesi in diversi campi per la rinascita dell’economia locale, consci anche delle non poche diffi coltà del momento per la buona realizzazione delle attività intraprese per le quali erano necessari un impegno fi nanziario e tanto coraggio. Una delle attività di cui si prospettava un roseo futuro era quella delle costruzioni navali, dato che molti natanti adibiti alla pesca erano stati requisiti dalla Regia Marina durante la guerra, utilizzati come naviglio ausiliario e successivamente perduti per varie cause belliche. La Gazzetta del Mezzogiorno usualmente era attenta a riportare le cronache e le notizie riguardanti le attività intraprese a vantaggio della popolazione, specialmente se queste prospettavano occupazione e off erta di lavoro. Nell’edizione del 12 settembre 1946 riportò la notizia dell’inaugurazione di un cantiere navale a Molfetta. Molfetta 11 settembre - Sulla spiaggia Antica aperta è sorta ad opera dei sig. Mauro Mongelli, dott. Giuseppe Jatta e Saverio Mongelli, un nuovo cantiere per costruzioni di navi di piccolo tonnellaggio. La cerimonia di inaugurazione si è svolta alla presenza di numerosi invitati con l’intervento del vescovo Mons. Salvucci, e delle autorità. Madrina la signora Anna Jatta. Questo fervore di attività industriale riscuote grande simpatia da parte della cittadinanza e particolarmente dalla gran massa dei lavoratori. I tre coraggiosi imprenditori erano il capitano di lungo corso Saverio Mongelli (1899- 1970) con funzioni di direttore del cantiere, Mauro Mongelli fu Cosmo rappresentante e delegato amministrativo, entrambi molfettesi, e il dott. Giuseppe Jatta di Ruvo. Essi utilizzarono un’area su cui insistevano alcuni capannoni in lamiera ondulata, lasciata libera dagli Alleati sulla via per Giovinazzo, all’incirca tra via don Cosmo Azzollini e via Francesco Peruzzi e prospiciente al mare. Nel successivo mese di ottobre i tre soci iscrissero la stessa società all’Associazione degli Industriali di Bari. Con maestranze locali fu intrapresa subito la costruzione di un motopesca, al coperto dentro un capannone. Il 7 dicembre 1946, per atto del notaio Nicolò Fontana, Mauro Mongelli delegato amministrativo vendette a Cipriani Vincenzo, Gadaleta Maria Corrado, de Gennaro Giuseppe e Tatulli Filomena, il motopesca in corso di costruzione denominato Matilde per £.1.500.000. Gli acquirenti si assegnarono 6 carati ciascuno sull’intera imbarcazione. Spianata alla meglio la spiaggia e ultimato il motopesca fuori il capannone, esso fu varato il 31 maggio 1947. Il mp. Matilde di stl. 34,93, era fornito di un motore Ansaldo di 110 hp. elevato a 165 con la sovralimentazione. Fu iscritto il 22 settembre 1947 tra il naviglio appartenente all’Uffi - cio Circondariale di Porto di Molfetta con la matricola n.1032. Nel corso della sua attività peschereccia il mp. fu spesso oggetto di vendita e assunse varie denominazioni: nel 1950 S. Corrado; nel 1954 Alamanni; nel 1957 Antonio Mezzina; nel 1964 Cassiana e infi ne nel 1971 Felice Primo. Fu venduto a marittimi di S. Remo e cancellato il 6 novembre 1976 dalle matricole di Molfetta1. Al secondo motopesca fu dato il nominativo di Immacolata Concezione. Fu varato il 22 maggio 1948, di stl. 38,22, era munito di un motore Deutz di 100 hp. e sviluppava una velocità di 7 miglia. Fu iscritto nelle matricole di Molfetta al n.1053. Proprietario fu Di Ciommo Giovanni di Trani. Fu oggetto di diverse vendite e assunse altri nominativi: nel 1951 Audace e nel 1952 S. Rocco. Nel 1953 fu venduto a marittimi di Mola di Bari e cancellato dalle matricole di Molfetta. Nel 1963 fu reiscritto nelle matricole di Molfetta al n.1196, perché comprato da Giovanni Binetti. Nel 1974 fu venduto a marittimi di Bisceglie2. Tra le vicende del motopesca annoveriamo la cattura da parte degli slavi avvenuta il 7 luglio del 1950 nei pressi dell’isola di Pelagosa e liberato l’11 seguente dietro il pagamento di una multa3. La società Cantiere Navale Basso Adriatico ebbe vita breve e si sciolse il 7 luglio 1948. Nel 2005 a cura dell’Archeoclub “G. M. Giovene” sede di Molfetta fu realizzata la Mostra Etnografi ca Permanente del Mare collocata nella Fabbrica di S. Domenico con lo scopo di esporre e illustrare tutto il materiale recuperabile relativamente ai cantieri navali e documentare la storia in genere della marineria locale. La visita alla mostra suscita in alcuni visitatori ricordi personali legati allo loro vita marinara e in altri ricordi familiari. Per esempio la signora Lisa Mongelli, fi glia del Capitano di lungo corso Saverio Mongelli, uno dei fondatori della società Cantiere Navale Basso Adriatico, ha messo a disposizione dell’Archeoclub una serie di foto del cantiere su Via Giovinazzo, permettemdoci di conoscere con precisione la sua localizzazione, e alcune fasi del varo del motopesca Matilde e altro. Siamo grati quindi alla signora Lisa Mongelli per la sua sensibilità nell’averci permesso di pubblicare le foto

Autore: Corrado Pappagallo
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