“La scrittura oggettuale”, una mostra di Tonia Copertino a Giovinazzo
L'estate giovinazzese ha proposto, tra l'altro, la mostra personale dell'artista molfettese Tonia Copertino “La scrittura oggettuale”, tenutasi a Palazzo S. Felice e che ha riscosso un buon successo.
“Il bianco delle carte di riso, sfrangiate e sovrapposte, carte come garze, quasi a coprire delle ferite, forse d'amore? – scrive nella presentazione la prof. Mirella Casamassima -. Sì perché Tonia Copertino nel Bianco narra dell'amore, attraverso i versi di John Donne, e le carte-garze, le pennellate rosso-ruggine, azzurro-grigie, ci parlano di letteratura “assorbita” dall'artista, di versi coniugati con l'io più profondo e con la sua vita. All'opera bianca di Tonia Copertino ci si accosta con leggerezza, quella leggerezza opposta all'opacità del mondo espressa da Italo Calvino; e le trasparenze, le sovrapposizioni lievi si profilano nel frammento. Frammenti di cuori di donne, frammenti di amori, di ferite, di ricordi, di un io che ancora si muove lieve sul mondo; il bianco-luce sostituisce la tela, perché è da quelle carte di riso filamentose, vegetali, textures, già segnate dal disegno della natura, che emergono i ricordi, i versi, il colore delle emozioni.
Tra esse la scrittura è segno, è cifra quasi orientale sintetica e oggetto di una percezione meditativa (…)
La sua storia, infatti, è scritta sui suoi Libri d'artista, dalle pagine spesse, pagine-quadri, in cui il segno forte e pulsante si incrocia con la scrittura, in corsivo, quasi automatica, densa, “pensiero parlato” pagine nude, pagine affollate, pagine silenziose, pagine estreme…”.