La replica di Lillino Di Gioia
Lungi da me l’intenzione di penalizzare i bambini sordociechi e le loro famiglie, non fa parte della mia cultura politica e civile. Non sono contro l’utilizzazione della struttura, ma contro le modalità con cui sono state attivate iniziative che hanno avuto destinazioni diverse, con spreco di soldi pubblici dell’entità di ben 12 miliardi di vecchie lire. La struttura dell’ex preventorio di Molfetta era stata destinata a casa di riposo per anziani. A tal proposito furono avviati e completati i lavori di ristrutturazione per un importo di 12 miliardi. Poi, da un giorno all’altro, la Regione e il suo presidente Raffaele Fitto hanno deciso che non andava più bene questa destinazione, così gettano all’aria tutto e rifanno i lavori, per altri 8 miliardi, per cambiare la destinazione della struttura a Centro per i bambini sordo ciechi della Lega del Filo d’oro. Un’istituzione benemerita, senza dubbio, ma una razionalità gestionale avrebbe consigliato di utilizzare l’Istituto Apicella, vocato e legato a tale destinazione, per ospitare la Lega del Filo d’oro, lasciando il Preventorio come casa di riposo, tenuto conto della grande domanda che c’è nel territorio, povero di tali strutture. Tra l’altro la sede della Lega del Filo d’oro di Molfetta era stata programmata per essere l’unica nel Meridione, mentre poi ne sono state programmate altre due. Stesso discorso per il numero dei bambini, non serve dire se ce ne sono 10 di più o di meno, occorre anche ammettere che sono pochi quelli a tempo pieno. Gli altri sono presenti solo nelle ore diurne, perché la sera tornano a casa. Ecco perché ritengo la struttura sovradimensionata per l’uso che se ne fa. Per cui questa polemica appare inutile e priva di fondamento.