La “porcheria” di Piazza Principe di Napoli
Nessuno dei cittadini molfettesi si è accorto della porcheria che sta venendo su alla Piazza della Posta, e nemmeno i giornalisti di “Quindici”. Inviterei la redazione a farne un servizio (non incentrandosi sul discorso "palme si, palme no, Molfetta come Miami Beach" e così dicendo), ma sul progetto generale della Piazza. Vanno bene le palme al mare, ma nel centro città.... Si vede che è opera di un ingegnere e non di un architetto... So che ve ne siete occupati in un servizio, ma quando il tutto era in fase di progettazione. Ora il tutto è evidente. Poteva ben farsi qualcosa di minimale, una fontana con panchine e del verde intorno? Forse si sarebbero risparmiati un po' di soldi. Una ristrutturazione che ben poco ha a che fare con l'ambiente che la circonda, una nota stonata nel centro città. Si poteva pensare ad una "progettazione partecipata", non solo con i cittadini del Quartiere (la Piazza è un bene di tutti i Molfettesi), ma un concorso di idee con paletti ben definiti dalla Sovrintendenza... ad evitare che venissero fuori parco giochi o altre fantasie. Insomma si poteva fare di più.
Roberto Poli
Non è vero che non ci siamo accorti della “porcheria”, come la chiama lei. Anche a noi non piace proprio quel “capolavoro” di Piazza Principe di Napoli, soprattutto non piacciono quelle palme piazzate davanti al nuovo ufficio di Poste Italiane (non sarà per invidia?). Ma crediamo che quest'amministrazione di centrodestra avrà anche qualche merito, ma sicuramente manca di senso estetico, basti guardare come ha “ornato” la città fin dai suoi ingressi tra ulivi “castigati” sotto il ponte di via Terlizzi, come bonsai alle palmette spelacchiate diffuse un po' dovunque. Le prometto che torneremo sull'argomento, soprattutto quando il capolavoro sarà completo, anche se in verità, non meriterebbe nemmeno una citazione, proprio per la sua bruttezza.