La parola al Forum Agenda 21
Intervista al coordinatore Delle Foglie
Già nell'agosto 2002, a tre mesi dalla delibera di giunta che definiva i progetti da candidare ai finanziamenti "Por Puglia - 2000/2006", il Forum Agenda 21 esprimeva parere negativo su alcuni degli interventi inclusi nel provvedimento. Chiarendo le ragioni del proprio dissenso, i limiti e le carenze di ogni progetto, ovvero subordinando il proprio placet a necessari correttivi da apportare agli interventi programmati, perché non risultassero in contrasto con i propositi di sviluppo sostenibile che la città si è data.
Abbiamo chiesto a Domenico Delle Foglie, coordinatore del Forum, ulteriori chiarimenti sulla vicenda, anche alla luce del recente verdetto della Regione Puglia. "Premetto che Agenda 21 ha esaminato gli elaborati progettuali senza alcuna preclusione", ha esordito Delle Foglie. "L'obiettivo che avevamo era unicamente verificare la sostenibilità ambientale di ciascun intervento: lo dimostra il fatto che per ogni progetto è stato espresso un giudizio ad hoc, talvolta negativo, talaltra positivo, in tutti i casi ampiamente motivato e spesso arricchito da indicazioni e suggerimenti di azioni correttive che ne avrebbero potuto accrescere l'efficacia, oppure che avrebbero potuto consentire di mutare un parere contrario in favorevole". Scende nei particolari Delle Foglie, e spiega: "Facciamo due esempi limite: il progetto di telecontrollo del traffico, se portato a compimento e utilizzato in modo corretto, può concorrere a migliorare la qualità della vita nelle aree urbane, e perciò abbiamo ritenuto di poter prevedere la sua inclusione nel Piano di Azione Ambientale; viceversa la costruzione di un sottopasso in corrispondenza dell'incrocio tra Via Berlinguer, Via Salvucci e Via Terlizzi a nostro giudizio introdurrebbe un forte elemento di discontinuità nel tessuto urbano che, sommandosi allo sbarramento costituito dal tracciato ferroviario, finirebbe per accentuare l''effetto periferia' che è avvertito in quella parte di città, soprattutto dai pedoni. Peraltro anche l'efficienza dello svincolo stradale progettato c'era apparsa modesta, viziata da una rigidità che impone che il sottopasso ferroviario di via Terlizzi divenga a un unico senso di percorrenza (in uscita dalla città) e che impedisce la svolta verso via Salvucci agli automobilisti provenienti da Terlizzi.
Ad ogni modo anche noi avevamo riconosciuto la criticità di quell'incrocio e per questo motivo avevamo suggerito all'amministrazione comunale di 'sciogliere quel nodo' adottando una soluzione più efficace, più flessibile e notevolmente più economica: un rondò; lì lo spazio necessario non manca, e inoltre una rotatoria ben progettata - per intenderci: imperniata attorno ad un nucleo verde, o ad un elemento monumentale - può delinearsi come un manufatto urbano di qualità".
Eppure la Regione ha "promosso" il progetto del sottopasso. "Purtroppo sì", ammette Delle Foglie. Che continua: "Anche altri interventi, a suo tempo respinti da Agenda 21, sono stati inseriti nel programma triennale delle opere pubbliche, il che è indizio della presenza di un difetto di comunicazione tra forum e amministrazione comunale, un'anomalia cui dovremo quanto prima porre rimedio".
Vi sono anche progetti già "bocciati" dal Forum e di nuovo respinti dalla Regione. "E' il caso - spiega Delle Foglie - del progetto di allargamento della carreggiata stradale del primo tratto (sino a Largo Madonna della Rosa) della provinciale per Bitonto, un progetto che non garantiva la tutela del valore paesaggistico di quell'antica via e che inoltre avrebbe avuto come effetto un aumento della velocità di percorrenza incompatibile con l'uso sportivo-ricreativo che i molfettesi hanno di fatto assegnato a quella strada".
Sulle potenzialità del Forum e sul valore di questo organo di partecipazione cittadina, il coordinatore non ha dubbi: "Il Forum Agenda 21 da una parte offre al cittadino l'opportunità di divenire parte attiva all'interno del processo decisionale, di partecipare direttamente alle scelte che incidono sul patrimonio ambientale di questa città, dall'altra dà all'amministrazione locale la possibilità di attingere ad un rilevante insieme di conoscenze, di competenze e di esperienze che, abbiamo già potuto constatare, possono risultare determinanti: l'interazione tra Agenda 21 e l'Assessorato all'Urbanistica ha consentito che nei redigendi strumenti urbanistici relativi alle aree costiere fosse inserita la tutela ed il recupero del tracciato della strada litoranea che va da Cala S. Giacomo sino a Torre Calderina, strada che, prima dell'intervento del forum, invece avrebbe finito per essere allargata e trasformata in un banale lungomare destinato ad accogliere 'passeggiatori su quattro ruote'.
Agenda 21 ha invece suggerito di correggere la rotta, evidenziando il valore storico-paesaggistico di quell'entica e del paesaggio costiero e rurale in cui essa si integra, ponendo anche l'accento sulla delicatezza di un'area che, non dimentichiamolo, è un'oasi avifaunistica e in quanto tale non sopporterebbe l'impatto negativo dato da un aumento del traffico veicolare. È per questo motivo che, all'interno dell'azione di restauro paesaggistico di quella porzione di costa, stiamo progettando la formazione di un itinerario ciclo-pedonale costiero che, includendo Strada Vicinale S. Giacomo, punta a connettere Molfetta con Bisceglie; di questa azione abbiamo già informato l'amministrazione cittadina che ci è parsa orientata a seguirci in questa direzione e abbiamo iniziato ad allacciare contatti anche con il Comune di Bisceglie. Anche il direttivo di Città Sane concorda con Agenda 21, e nelle prossime settimane abbiamo in programma di coordinare le nostre iniziative per evitare che accadano disguidi come quello che abbiamo registrato nella vicenda Por".
Tiziana Ragno