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La Margherita rinvia il direttivo. Intanto il sindaco incontra Nuovo Psi e "Molfetta che Vogliamo"
12 gennaio 2006

MOLFETTA – 12.1.2006 Sempre in fibrillazione la situazione politica locale in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. Due le novità di queste ultime ore: una nel centrosinistra, l'altra nel centrodestra. Ma andiamo con ordine. E' stato rinviato a data da destinarsi il direttivo della Margherita, aperto ad iscritti e simpatizzanti, inizialmente previsto per questa sera e che avrebbe dovuto fare chiarezza sulla posizione di questo partito in merito alla vicenda del riconoscimento politico dell'esito delle primarie, tenutesi lo scorso 4 dicembre e che portarono, come noto, all'individuazione di Lillino Di Gioia quale candidato sindaco del centrosinistra. Le motivazioni di questo rinvio (comunicato in mattinata agli interessati dal coordinatore locale) sono da ricercare nel fatto che non si sono registrate novità nel quadro politico rispetto alla discussione di sabato scorso, 7 gennaio, di cui l'incontro di stasera sarebbe dovuto essere la naturale prosecuzione al fine di concludere la riflessione interna al partito. In sostanza resta tutto ancora bloccato all'interno della Margherita, sebbene lo stesso Cosimo Altomare ha fatto sapere che il direttivo sarà riconvocato “a breve”, sicuramente prima del 20 gennaio, data in cui delle primarie molfettesi si discuterà anche nell'esecutivo regionale del partito di Rutelli. Ed in quella sede, probabilmente, si confronteranno le posizioni del segretario regionale, Gero Grassi, che si è già espresso per il riconoscimento politico del risultato delle primarie, e quelle dell'assessore regionale Guglielmo Minervini che, stando a quanto si è avuto modo di apprendere, sarebbe di diverso avviso. Di sicuro tutti all'interno del centrosinistra sono consapevoli del fatto che questa situazione non si potrà trascinare in questo modo ancora a lungo e che una decisione definitiva dovrà necessariamente essere assunta in tempi ragionevoli. Ma per una riunione che salta, ve n'è un'altra di cui non si era avuto notizia sino a poco fa e che è in corso proprio in queste ore. Il Nuovo Psi di Franco Visaggio ed il movimento civico Molfetta che Vogliamo del segretario politico Sergio Azzollini avevano richiesto al sindaco, Tommaso Minervini, un incontro per questo pomeriggio al fine di fare chiarezza sulle intenzioni del primo cittadino in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. Il sindaco, infatti, pare ancora molto combattuto su quale decisione assumere se, cioè, essere il candidato sindaco della Casa delle Libertà, mettendo definitivamente in archivio il suo “progetto civico” ed accettando in tal modo l'offerta del sen. Antonio Azzollini di diventare diretta espressione del centrodestra, o mettersi a capo di un “terzo polo” che abbia il suo fulcro proprio nel Nuovo Psi e nel movimento civico Molfetta che Vogliamo, ma che potrebbe ottenere il sostegno anche di altre forze politiche o liste civiche. Nell'incontro in corso in queste ore (alla presenza anche dei consiglieri comunali dei due partiti promotori) molti nodi potrebbero essere sciolti: il sindaco ha detto che farà conoscere la sua decisione la prossima settimana, non prima del 19 gennaio, ma non è detto che tutti siano disposti ad aspettare e potrebbe anche essere chiamato a fare una scelta questa sera stessa. Giulio Calvani
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