La lunga involuzione del PD
Un po’ di storia dei processi politici, a Molfetta. Forse può aiutare a fare ordine. Proviamo. Nel 2013 il Partito Democratico ha eletto otto consiglieri comunali: la maggioranza della maggioranza (che è costituita da 13 consiglieri). Nel 2017, proclamandosi deluso dalla precedente esperienza di governo e attaccandola da ogni lato, il Pd ha sottoscritto un programma opposto e contrario a quello del 2013 e sostenuto convintamente l’attuale sindaco di centrodestra (finto civico e finto socialista) Tommaso Minervini. Ha eletto tre consiglieri comunali (più della metà del 2013): De Nicoló, Facchini e Piergiovanni. Da alcuni mesi De Nicoló ha lasciato il Pd e i consiglieri comunali del Pd sono due. Una sola assessora Pd ha lavorato nella giunta Minervini, Gabriella Azzollini. L’assessora ha firmato le delibere di Minervini sostenendone le politiche - comprese quelle su urbanistica sfrenata, porto e grandi opere inutili, appalti finiti sotto inchiesta e oggi oggetto di pesanti indagini penali della magistratura, che hanno portato ad arresti e elicotteri sui palazzi. L’assessora ha abitato la giunta al fianco del sindaco per tre anni e mezzo, oltre mille giorni di amministrazione. Si è dimessa solo recentemente. Torniamo ai consiglieri comunali del Pd: Facchini e Piergiovanni. Difensori strenui dell’amministrazione Minervini, la loro voce ha spesso contrastato e schernito le politiche di centrosinistra dei tre anni precedenti. Rivedere i consigli comunali per credere. Soldati del sindaco e convintissimi dell’esperienza transgenica di maggioranza Pd-liste civiche di destra, non hanno unito le loro firme a quelle già depositate dal notaio per far cadere il sindaco Minervini, né hanno rilasciato dichiarazioni chiare sull’uscita dalla maggioranza. Nonostante ciò il commissario del Pd – perché la locale sezione del Pd è da mesi commissariata – ha dichiarato alla stampa con baldanza: “Da quattro mesi siamo ormai all’opposizione”. E l’assemblea del Pd ha dichiarato il 22 ottobre, in tarda serata, che “è necessario interrompere subito l’Amministrazione Minervini”. Insomma, l’aereo precipita, bisogna scendere. Subito. Immediatamente. Amici del Pd di Molfetta, siete da anni un’anomalia nazionale. Un’esperienza politica OGM, che al posto di costituire il baricentro dell’area progressista cittadina ne è diventato ostacolo permanente. Non so se il segretario Enrico Letta sa di voi. Se il responsabile Enti Locali nazionale del Pd Francesco Boccia – che è di Bisceglie, la città accanto alla nostra – sa di voi. Sicuramente sa di voi Michele Emiliano, che vi ha incoraggiato in questi anni gloriosi, applaudito dai palchi per la vostra relazione audace con le destre, sempre protetto e difeso. Per favore, fatelo per la città: calate la maschera. Fate una conferenza stampa, con i consiglieri al vostro fianco – uno dei due è il Presidente del nostro Consiglio Comunale, l’altro ci rappresenta in Città Metropolitana – e chiariteci bene la vostra coerenza, la vostra linea politica, la vostra posizione sul sindaco. Siete dentro o siete fuori? Perché lo avete fatto? Perché avete governato con esponenti storici del centrodestra cittadino, per anni? Perché avete scelto di sostenere politiche opposte e contrarie a quelle che avevate sottoscritto nel 2013? Perché ci avete messi in questa situazione, da cui ora volete tornare indietro, immagino facendovi paladini improvvisi di coalizioni “larghe” e “di sinistra”, visto che adesso il carro del vincitore è cambiato e voi saltate di fiore in fiore? Per favore, con questo quadro e in queste condizioni, almeno stavolta, almeno un poco “restate umili” ed evitate lezioni. Soprattutto, per favore, solo stavolta, fatevi un esame di coscienza e chiedete scusa a chi si è fidato di voi. Alla vostra base, alla comunità.