La Dvorak ora punta anche al Jazz
Nuovo progetto musicale
Nuova iniziativa e nuovi obiettivi per la Dvorak dopo la realizzazione del liceo musicale. Si chiama “Dvorak Jazz Project” il nuovo e ambizioso progetto. Prenderà avvio a primavera nell'ambito dei programmi sviluppati dall'Associazione Culturale Musicale “A. Dvorak” di Molfetta.
Si tratta di un gruppo di lavoro costituito da musicisti pugliesi con all'attivo un paio di decenni di professione nel settore del Jazz e della Musica Moderna.
Lo scopo del progetto è duplice: rispondere con una didattica musicale moderna ed efficiente all'attuale esigenza di approfondimento di linguaggi e percorsi musicali differenti da quelli della Musica Colta; sviluppare ed incentivare una produzione musicale di qualità che sia in grado di utilizzare con creatività le innumerevoli possibilità artistiche date dagli incroci di linguaggi differenti come origini eppure non conflittuali né subalterni.
Negli anni si è consolidata sul territorio una domanda, sempre più precisa e in espansione, riguardo l'acquisizione di tecniche e conoscenze legate ai linguaggi musicali moderni e sino a non molti anni addietro completamente ignorati dalle istituzioni, sia al livello della formulazione dei programmi di studi dei Conservatori e degli Istituti di Istruzione Musicale sia al livello legislativo della programmazione degli investimenti nel settore della produzione musicale.
Pressioni esercitate per un buon decennio da settori sempre più ampi del mondo culturale del nostro Paese (in particolar modo dall'Associazione Nazionale dei Musicisti di Jazz) hanno portato da un lato all'apertura, all'interno dei Conservatori, di regolari corsi di studio sul Jazz, dall'altro all'inserimento del Jazz tra le tipologie di produzioni musicali che lo Stato, attraverso il F.U.S. (Fondo Unico per lo Spettacolo) e gli apparati legislativi ad esso collaterali, tutela e finanzia.
Questo importante cambiamento di scenario, che sta gradualmente riportando l'Italia al livello raggiunto già da tempo dalle altre principali nazioni europee nel campo della didattica e della produzione musicale di qualità, si incrocia con la riforma del sistema scolastico che attribuisce ai Conservatori di Musica la funzione di Istituzione Universitaria.
Conseguentemente l'istruzione musicale ai livelli inferiori e medi, necessaria per l'accesso ai Conservatori, viene delegata esclusivamente alle Scuole Medie Inferiori ed ai Licei Musicali a indirizzo musicale.
Per una struttura come l'Associazione Culturale “A. Dvorak” che, in trent'anni di ininterrotta attività ha sviluppato originali e qualificate metodologie didattiche nonchè produzioni musicali di livello internazionale, stabilendo intensi legami con intere generazioni di professionisti e cultori della musica, è una sfida a cui non rinunciare.
I nuovi corsi che partono quest'anno sono inquadrati in un sistema che, oltre a rispondere all'aumentata richiesta di una formazione musicale solida e completa, è collegato ed integrato nel piano di studi del costituendo Liceo Musicale “A. Dvorak”.
Parallelamente ai corsi riguardanti le discipline e le tecniche della Musica Colta vengono attivati percorsi di studio che, per quanto riguarda il Jazz e la Musica Moderna prevedono: tecniche strumentali ed interpretative per piano, sax, ottoni, chitarra, basso acustico ed elettrico, percussioni, voce; armonia e composizione; storia del Jazz e delle musiche da esso derivate; laboratori di musica d'insieme; ear training; orchestra laboratorio; stage periodici con musicisti di fama europea (Ettore Fioravanti, Mario Raja, Stefano Battaglia, Pietro Tonolo, Beppe Caruso, ecc..).
Questi corsi, l'iscrizione ai quali è gia aperta, partiranno, gratuitamente a scopo promozionale, in tarda primavera.
Il Jazz si configura attualmente come un linguaggio estremamente eterogeneo e complesso. Nasce agli inizi del Novecento dall'incrocio e dalla sovrapposizione di culture musicali per molti versi lontane e contrastanti.
Da un lato le costruzioni musicali di origine africana degli schiavi deportati negli Stati Uniti tra il '700 e l'800, dall'altro le più diverse musiche di origine europea: dalla musica delle bande militari, agli inni cattolici e battisti, dalla musica colta a quella popolare e da ballo inglese, francese, italiana, tedesca.
E' il mescolarsi di culture talmente diverse che ha permesso l'invenzione di codici musicali inediti attraverso i quali il Jazz ben presto si è affermato come autentica forma di espressione per un numero crescente di artisti nel mondo, anche estranei alle sue origini, ed è divenuto elemento centrale nello sviluppo dell'arte del novecento.
Approfondire lo studio di questa musica può significare anche sviluppare un linguaggio musicale che, pur basato sul rispetto dei principali elementi della tradizione afroamericana (l'organizzazione ritmica, l'espressione melodica, la condotta del suono, ecc..), riesca ad inglobare ulteriori entità melodiche, armoniche, ritmiche e strutturali provenienti dalle culture musicali europee, sia colte che extracolte.
Diventa allora centrale il ruolo di una struttura, come l'Associazione Dvorak, attiva anche sul piano della produzione musicale, che intende rapportarsi ai musicisti coinvolti nel progetto didattico stimolandoli anche a livello creativo attraverso delle produzioni appositamente commissionate e che non siano quindi semplici operazioni di pura imitazione del Jazz americano.
I musicisti coinvolti nel “Dvorak Jazz Project” sono Felice Mezzina (sax); Nico Marziliano (piano); Pasquale Gadaleta (contrabbasso); Pippo D'Ambrosio (batteria). Per il livello didattico saranno affiancati da Pino Mazzarano (chitarra); Cesare Pastanella e Corrado Ferrareis (percussioni);
Gabriella Schiamone (voce); Franco Angiulo (trombone).
La presentazione della prima produzione musicale del “Dvorak Jazz Project” avverrà l'8 aprile alle 18.30 nello Spazio comunale presso la Città della Moda.