MOLFETTA - L’amministrazione Azzollini aveva promesso con il nuovo “Piano del Commercio su aree pubbliche” il rispetto dei canoni di igiene e decoro pubblico, soprattutto per piazze e aree adibite al commercio di generi di prima necessità. Sanzioni dure e inoppugnabili delle Forze di polizia, come deterrente all’illegalità diffusa e all’inciviltà di alcuni fruttivendoli e/o pescivendoli. Videosorveglianza dispiegata nelle aree soggette al cosiddetto «mercato diffuso».
Nulla è cambiato. L’andazzo è sempre quello, a quanto pare peggiorato. Numerose le denunce di Quindici e di molti cittadini di Molfetta, stanchi di vivere in una città-pattumiera, appannaggio di carte, foglie di verdura, spazzatura, cassette delle frutta, fruttivendoli, ecc.
Denunce inascoltate. «Do ut des», dicevano i Latini, l’amministrazione Azzollini soddisfa i capricci di una sola frangia sociale, raccattando voti e incoraggiando «una situazione al di fuori delle regole, creando privilegi sociali e disparità di trattamento» (Giovanni Abbattista, consigliere di opposizione Pd, durante il consiglio comunale del 11 ottobre).
La città, a bocca asciutta, continua a denunciare. Pubblichiamo la lettera di un cittadino che denuncia la totale assenza di decoro e igiene all’interno dell’ex-Mattatoio, mercato giornaliero di pesce, frutta e verdura. Frazione organica per terra, invece di essere gettata all’interno degli appositi cassonetti, puzza, sporcizia, assenza di multe e videosorveglianza.
Segue la lettera di protesta del lettore:
«Alla redazione di Quindici.
Sono un vostro abituale lettore e consegno a Voi questa mia lettera di denuncia, consapevole di una sua pubblicazione, visto che ormai alcune testate di Molfetta, dopo i recenti rivolgimenti di alcune redazioni, hanno smesso di fare informazione per la città per guardare gli interessi di alcuni.
Credo che solo Quindici sappia dare voce ai cittadini e ai problemi della città.
Dopo l’approvazione del piano del commercio e le promesse dell’amministrazione Azzollini, a Molfetta fruttivendoli e pescivendoli continuano a sporcare i luoghi pubblici, senza il rispetto delle minime norme di decoro e igiene pubblica.
È il turno della Piazza dell’ex-Mattatoio, dove sono stati posizionati i contenitori per la raccolta della frazione umida e organica, ma i commercianti (“volti noti” alla polizia) gettano i rifiuti organici per terra, creando pericolosi “vespai” di mosche e altri insetti, mentre nei contenitori ci mettono plastica e cartone. Le foto che invio si commentano da sole. Non una buona impressione ai turisti che frequentano Molfetta, disgustati da questa situazione. E Piazza Minuto Pesce potrebbe fare la stessa fine.
Ci sono delle sanzioni pecuniarie? O le Forze di polizia chiudono entrambi gli occhi, per il timore di subire ritorsioni verbali e fisiche? C’è una videosorveglianza o l’amministrazione fa solo promesse elettorali, guardando gli interessi di pochi e cercando di raccattare voti a destra e a manca?
Molfetta e i suoi mercati sono stati trasformati in una latrina pubblica e ciò che più amareggia è la complicità delle Forze dell’ordine e della politica».
Cordialmente, Gennaro Davanzati
Lettera chiara, foto ancor più esaustive. Non una buona immagine per una città che vorrebbe essere snodo del turismo barese e pugliese: non un turismo di qualità, oggi l’amministrazione Azzollini preferisce puntare sul turismo di massa della zona industriale, abbandonando i commercianti della città stessa, soggetti a gravi perdite economiche rispetto al 2009 (ad es. il Corso Umberto e il Lungomare).
La piazza dell’ex-Mattatoio sembra una «latrina» e gli operai Asm non possono da soli arginare l’inciviltà e l’illegalità sociale di alcuni commercianti. Forse, un destino che attende anche Piazza Minuto Pesce. Molfetta aspetta una risposta dall’amministrazione comunale e dagli organi preposti, che tarda da ormai troppo tempo.