La conquista dell'Olimpo della pallavolo
La Pallavolo Molfetta è arrivata nell’olimpo del volley. Quello raggiunto nell’anno 2013 è senza dubbi un traguardo storico che la stessa città di Molfetta in 49 anni di volley non ha mai conosciuto. I meriti di questa cavalcata vincente vanno oltre che alla società, soprattutto a Juan Manuel Cichello allenatore prelevato da un maestro del volley internazionale come Julio Velasco. Adesso come preannunciato dallo stesso presidente Antonio Antonaci dopo la vittoriosa gara 3 contro Padova «l’obiettivo è quello di onorare al meglio l’impegno in A1». Ma nonostante la gioia dopo la vittoria cominciano a saltar fuori i primi grattacapi societari. Il primo è ovviamente legato agli impegni economici legati al fatto che entro la metà di giugno la società deve presentare alla Lega volley una fidejussione unica di 400mila euro come garanzia per il prossimo campionato di A1. La seconda difficoltà è legata alla capienza del PalaPoli, troppo piccolo per poter ospitare il più importante campionato italiano di volley. Nei giorni scorsi Leonardo Scardigno, dirigente del club, ha provato a tranquillizzare l’ambiente dichiarando: «Abbiamo presentato un’istanza al Comune di Molfetta per l’ampliamento del palazzetto». Ad oggi il problema principale deriva dal regolamento che richiede una capienza minima di duemila posti, che salgono a 3500 a partire dalle semifinali per la corsa allo scudetto. Il PalaPoli allo stato attuale può contenere solo 1200 spettatori. «Siamo in attesa dello studio di fattibilità - prosegue Scardigno - ma l’idea di fondo è quella di usare delle tribune telescopiche». Queste ultime sono delle particolari strutture che possono essere aperte o chiuse a seconda della capienza richiesta dall’evento, già in uso ad Andria. Andrebbero a sostituire i due settori secondari dell’impianto molfettese, visto che toccare la gradinata principale in cemento comporterebbe problemi di staticità all’intera struttura. L’alternativa sarebbe quella di andare a giocare “fuori casa”, ad esempio nel ben più capiente Palaflorio di Bari, soluzione che ai tifosi però non piace per nulla. «La serie A1 deve rimanere a Molfetta - dicono i supporter “Fedelissimi Pallavolo Molfetta” - altrimenti è meglio non farla». Eppure la cavalcata che ha portato la compagine molfettese in A1 era cominciata con una rescissione contrattuale illustre, ovvero quella dello schiacciatore dominicano ex Cuneo Jose Miguel Caceres. L’opposto dominicano, 210 cm di altezza per 98 kg in passato è stato premiato per 4 volte “Giocatore dell’anno” della Repubblica Dominicana (2004, 2008, 2009 e 2010), nel 2009 miglior realizzatore della “Norceca Championship” e nel 2005 miglior schiacciatore. Il mercato estivo della Pallavolo Molfetta era cominciato con le conferme di Giglioli e Del Vecchio e gli acquisti di Ippolito e Rizzo. Proprio Rizzo in ordine di tempo fu nella scorsa estate il primo acquisto in casa Molfetta . Il libero ugentino arrivava a Molfetta da Genova dove aveva disputato l’ultimo campionato in A2. Fondamentali nel corso della regular season 2012-2013 sono stati anche Michele Morelli, schiacciatore di proprietà della Trentino Volley che aveva sposato la causa del sodalizio pugliese assieme al palleggiatore Gianpio Aprea. Aprea e Morelli avevano già condiviso la stagione 2011-2012 a Loreto. Per quanto riguarda il ruolo di schiacciatore la banda Bianco-Rossa aveva scelto il romano Andrea Ippolito. “Ippo”, salutava le “tigri giallonere” di Reggio Emilia per giocare la stagione della promozione in A1 con la maglia della Pallavolo Molfetta. Il martello romano prendeva in eredità il posto lasciato da Nikolay Uchikov ora a Trento. Importantissimo è stato anche l’apporto del numero 14 Alessandro Giosa. Centrale, capitano e, soprattutto grande “Certezza” tecnica e non solo. Certezza è stato anche Matthijs Verhanneman, giovane e promettente talento belga classe ’88 che ha dimostrato tutto il suo valore nel corso di questo entusiasmante campionato di A2. Il mercato estivo si era concluso con l’acquisto di colui che sarebbe diventato l’eroe di giornata nel giorno della promozione: ovvero l’opposto Kay Van Dijk, pallavolista olandese. Nato a Oosterbeek, nei Paesi Bassi, il 25 giugno del 1984, Kay Van Dijk è un opposto di spessore dotato di 215 cm d’altezza che gli permette di raggiungere uno spike-reach di 365 cm e un blockreach di 355 cm. Kay è un attaccante di valore assoluto, padrone di numerosi colpi tra i quali spiccano la potente diagonale lunga sia da zona 2 che dalla seconda linea e la parallela in extra-rotazione con cui riesce a eludere anche i muri meglio piazzati. Si esprime al meglio sulla palla veloce, ma anche sulla palla alta facendo valere le sue doti tecniche e atletiche. Inoltre Kay è un battitore salto-spin di ottima caratura, fondamentale in cui fa prevalere la forza rispetto alla precisione. Non da meno è stato il suo contributo a muro. Il colpo di scena in chiave mercato è arrivato prima dello start ai play off con l’arrivo di Ludovic Castard, trentenne, francese, arrivato dalla Serie A francese, dopo aver indossato la maglia del Montpellier. Ma un plauso per la promozione in A1 va soprattutto all’ “illusionista”, Davide Saitta (25). Il regista della Pallavolo Molfetta 2012/2013 arrivava alla Città della Pace vantando un curriculum di assoluto valore viste le militanze in squadre blasonate come Latina, Treviso e Forlì. Tante soddisfazioni, inoltre, per Davide, con le nazionali giovanili, dove ha ottenuto molti riconoscimenti, fra i quali quello di Miglior Palleggiatore agli Europei Cadetti 2004 e ai Mondiali Juniores 2007. Il salto di qualità è arrivato nel 2008 quando il catanese viene aggregato alla Nazionale “B”. Ad intervallare le annate in serie A, dal 2003, arriva l’anno scorso l’esperienza indimenticabile del Mondiale Per Club, nell’ Al Araby (Qatar). Sarà curioso vedere nella prossima stagione la “cenerentola” Molfetta confrontarsi con le potenze dell’A1, dai campioni d’Italia 2012 uscenti della Lube Macerata di Zaytsev, Henno, Savani e Parodi, questi ultimi vere e proprie garanzie in attacco, come Travica in cabina di regia. Praticamente mezza nazionale azzurra. Il tutto senza dimenticare la Diatec Trentino Trento dei fenomeni Juantorena, Kaziyski e Raphael uno dei migliori palleggiatori dell’intero panorama. Curioso sarà anche lo scontro con la sorpresa del campionato di A1 della stagione 2012/2013: la Copra Elior Piacenza, che nel mercato estivo oltre ad aver trattenuto il regista argentino De Ceccho, si era rinforzata con il doppio colpo bellunese di Fei ed Ogurcak, e con l’ingaggio di Maruotti da Roma. Non vanno dimenticati due mostri sacri come Papi e Zlatanov ad offendere. Per ora è molto difficile anche solo ipotizzare cosa nella prossima stagione la Pallavolo Molfetta riuscirà a fare. Senza dubbio molto dipenderà dal mercato estivo. Ma nello sport chi a inizio può apparire un agnello indifeso può tramutarsi, in corso di stagione, in un lupo aggressivo che non può essere scalfito e bloccato. Un esempio di questa evoluzione è stata proprio la l’Exprivia Molfetta che nel corso di due sole annate (dal suo arrivo in A2) ha compiuto un vero è proprio miracolo sportivo. Ci sarà da divertirsi.
Autore: Andrea Saverio Teofrasto