La buona scuola di Renzi: (d)istruzioni per l'uso. A Comitando Molfetta venerdì si parla della riforma
MOLFETTA - “Io speriamo che me la cavo” era la splendida chiosa del tema di uno studente napoletano eternato dalla penna del maestro Marcello d’Orta negli anni ’90, oggi potrebbe essere il motto sospirato dalla Scuola pubblica italiana alla luce dell’ennesima, propagandatissima “riforma” partorita dal Governo per cambiarla a partire dalle fondamenta. Dicono.
È davvero così? A pochi giorni dall’inizio dell’iter parlamentare del Disegno di Legge prosaicamente chiamato “La buona scuola” se ne discute presso la sede di Comitando, provando a proiettare gli effetti delle misure previste su tutti gli attori della scuola di oggi: gli studenti, le loro famiglie, il personale Ata, i docenti, i dirigenti.
Quale il futuro dei precari, profondamente condizionato dai titoli posseduti e dalla presenza – o meno – nelle Graduatorie ad esaurimento; come e se cambieranno i programmi di studio; in che cosa si concretizzerà il “potere” del dirigente scolastico e come influenzerà il corpo docente e l’offerta formativa dei vari istituti; quale qualità di scuola si prospetta per i nostri ragazzi?
Di tutto questo e di tanto altro si proverà a discutere approfonditamente venerdì 10 aprile, a partire dalle 19, presso la sede in via Enrico de Nicola, 12; interverranno le prof.sse Maria Mastropierro e Francesca Lunanova, l’assessore regionale con delega al Diritto allo studio e formazione, prof.ssa Alba Sasso, l’assessore cittadino alla Cultura, prof.ssa Betta Mongelli, modererà la prof.ssa Rossana De Gennaro.
La cittadinanza è invitata.