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L’Aprilia sceglie Molfetta per una nuova fabbrica In programma anche un centro di ricerca nella zona industriale
15 febbraio 2001

L’Aprilia, la casa costruttrice di motociclette, avrebbe intenzione di insediarsi nella zona industriale di Molfetta, realizzando un investimento di 300 miliardi e occupando 400 persone (200 ingegneri e 200 tecnici) in un’area di 50mila metri quadrati. L’obiettivo è quello di realizzare un centro di ricerca e una fabbrica per la produzione di blocchi motore. Il progetto prevede anche un rapporto di collaborazione con il Politecnico di Bari per gli investimenti nel campo della ricerca. Qual è il motivo di questa scelta? Sicuramente la collocazione geografica e la presenza di infrastrutture che rendono l’area di Molfetta appetibile. Inoltre il basso costo dei suoli e la possibilità di usufruire delle agevolazioni previste per le aziende che si insediano nel Mezzogiorno e creano occupazione. Non dimentichiamo, infatti, che dalla zona industriale di Molfetta è possibile raggiungere, dalla superstrada 16 bis, l’autostrada in 5 minuti, l’aeroporto in 15; c’è un buon collegamento con le ferrovie e la possibilità di utilizzare il vicino porto per carico e scarico delle merci via mare. A ciò si aggiunge la presenza di una serie di aziende meccaniche che potrebbero lavorare come indotto per la stessa casa motociclistica. Anche dal punto di vista della criminalità la città e meno pericolosa di altre e quindi appetibile. L’amministratore delegato della società - che ha avuto il pilota Max Biaggi (vincitore di tre titoli mondiali nella 250 cc.) come testimonial - sarà a Molfetta martedì prossimo per fare un sopralluogo della zona di insediamento e incontrare l’ex sindaco Minervini e la commissaria prefettizia dott.ssa Bellomo. Lo stabilimento di Molfetta sarà l’unico in tutto il Mezzogiorno e si aggiungerà a quelli di Noale, di Scorzè, Santa Maria di Sala (Venezia), Marsciano (Perugia) e San Marino nei quali vengono “assemblati” complessivamente oltre 300mila veicoli l’anno. L’Aprilia, ultima casa a due ruote italiana, ha un fatturato di oltre 1.100 miliardi, 1.600 dipendenti (altri 3.500 con l’indotto). La produzione, che è raddoppiata negli ultimi 15 mesi immettendo sul mercato 13 nuovi modelli di scooter, è destinata per oltre il 50 per cento all’estero (Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Svizzera, Olanda). In Italia possiede oltre mille punti vendita. Tra i “primati” dell’azienda trevigiana ci sono il primo scooter italiano in plastica e il primo a raffreddamento liquido, realizzati oltre 10 anni fa. La casa motociclistica ha tra i suoi fiori all’occhiello proprio la ricerca: la realizzazione più recente è il motore a iniezione diretta ed elettronica che permette di abbattere del 50% i consumi di carburante e dell’80% le emissioni di idrocarburi, contribuendo a ridurre l’inquinamento dell’ambiente. L’insediamento dell’Aprilia si aggiunge a quelli dell’Imola legno e di altre aziende che rivitalizzeranno l’area produttiva della città, dando nuovo impulso economico e creando centinaia di posti di lavoro. Michele de Sanctis jr.
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