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L’Affido a Molfetta è una realtà fin dal ’91 L’impegno dell’Associazione di volontariato “Famiglia Dovuta”
15 gennaio 2001

Nello scorso dicembre è stato approvato dal Senato il disegno di legge che, assieme all’adozione, disciplina la pratica dell’Affido. Gli affidi, riconosciuti giuridicamente dalla legge 184 dell'83, non dovranno ora durare più di due anni, con proroga massima di un anno. L’affido famigliare nasce come alternativa all’istituto per bambini o adolescenti che non possono restare nella famiglia d’origine, quando questa non è più ritenuta idonea. Può accadere che i loro genitori siano in carcere o che siano incapaci di accudire e educare un figlio o che abbiano problemi fisici o psichici. Sono diversi i casi in cui si può giungere a ritenere che per il bambino sia meglio l’allontanamento, ma verso un’altra famiglia, quella affidataria, la cui idoneità è stabilita dai servizi sociali del Comune. L’obiettivo del progetto affido è però sempre quello del ricongiungimento del bambino con la sua famiglia d’origine. L’istituzione ha il compito, quindi, di verificare l’andamento dell’affido e di predisporre gli interventi più opportuni perché la famiglia naturale possa tornare a svolgere il suo ruolo. Inutile nascondere che non si tratta di un’esperienza facile, bisogna trovare chi è disponibile a mettersi al servizio dell’altro e vincere la diffidenza della famiglia di origine, che spesso teme la sottrazione del figlio ed entra in competizione con la famiglia affidataria, al punto da preferire l’istituto, pur di non vedere messo in dubbio il suo possesso. L’affido familiare è a Molfetta una concreta realtà già da tempo. Istituito nel marzo '91, con la predisposizione da parte dell'Assessorato ai servizi sociali di un progetto idoneo e di un regolamento, l'affido, nelle sue diverse forme, è al centro anche degli interessi dell'associazione di volontariato “Famiglia Dovuta”, attiva sempre dal ‘91 nella nostra città. L’associazione è costituita da famiglie affidatarie, adottive e naturali, ma anche da semplici volontari, tutti disponibili ad offrire cure e attenzioni, oltre che il loro tempo, forse il bene più prezioso oggi. Gli obiettivi di “Famiglia Dovuta” sono quelli di diffondere nella città la cultura della solidarietà e dell’Affido, di supportare e accompagnare le famiglie che abbiano fatto questa scelta e stimolare le istituzioni a essere sempre vigili nella tutela dei diritti dei bambini e dei ragazzi. Offre, inoltre, ai volontari e alle famiglie opportunità di formazione, organizzando corsi e incontri formativi. Per quest’anno il gruppo ha scelto di riflettere e di confrontarsi sul ruolo di genitori, partendo dalla lettura di un testo cult in questo ambito: “Genitori efficaci”, di Thomas Gordon. Le famiglie affidatarie e i volontari si incontrano attualmente ogni primo lunedì del mese, alle 19, presso la sede della “Casa per la pace”. L’affido non è l’unica forma di aiuto che si può offrire ad un bambino in difficoltà. Può bastare trascorrere con lui anche solo un pomeriggio la settimana, sostenerlo nelle attività scolastiche consentirgli di trascorrere del tempo con altri bambini o di vivere qualche giorno di vacanza. Unica pregiudiziale: che sia sempre in gioco l’interesse del bambino e l’affido non sia visto dall’affidatario come un riempitivo di propri vuoti affettivi. L’associazione Famiglia Dovuta mette a disposizione le proprie esperienze e le proprie risorse per creare una rete di relazioni e di solidarietà che supporti soprattutto i bambini, a cominciare da quelli in difficoltà, ma anche le famiglie, affidatarie e non, alle prese con il compito difficile, ma davvero difficile di educare. Chi voglia conoscere meglio l’esperienza dell’associazione Famiglia Dovuta può rivolgersi a Vittoria Silvestris, tel. 080 3346176. Michele de Sanctis jr.
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