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L'Ulivo: le case subito e ai prezzi giusti
24 giugno 2002

MOLFETTA – 24.6.2002 Edilizia ancora di scena in città. Questa volta è l'opposizione di centro-sinistra a farsi sentire con il manifesto che segue, con cui chiede “case subito e a prezzi giusti”. Queste le accuse che l?ulivo muove al polo di centro destra e al sindaco Tommaso Minervini: · Bloccato per un anno l'esproprio del suoli dell'art. 51 (comparti 1-2-3-14-15-16). · Congelata da due anni la definizione delle graduatorie del cittadini richiedenti case in proprietà o locazione dell'edilizia convenzionata. Fermo da due anni l'iter di convenzione con le imprese vincitrici dell'asta per l'edilizia convenzionata. · Stravolti per i comparti di 167 i criteri validi per l'art. 51, di assegnazione dei suoli alle cooperative edilizie. Il centro destra privilegia le solite vecchie cooperative, anche se già assegnatarie di suoli (i soliti noti) e penalizza invece le cooperative dei soci con elevata anzianità di iscrizione (l'unico parametro che qualifica l'effettivo bisogno di casa)”. L'Ulivo chiede di: · Togliere il freno all'edilizia pubblica e attuare il piano ex art. 51 · Eseguire gli espropri e assegnare entro 30 giorni tutti i suoli disponibili alle cooperative ed alle imprese aventi diritto a costruire. · Porre fine alla “melina” di speculatori e faccendieri interessati a far partire l'edilizia privata prima di quella pubblica, per tenere sotto controllo il mercato della casa ai soliti prezzi da capogiro. L'Ulivo informa i cittadini che i prezzi massimi di vendita delle abitazioni in edilizia cooperativa o convenzionata sono imposti dalla legge (art. 35 L. 665/71, delibera regionale n. 1996/2000 Per una tipologia media di abitazione di 95 mq con box auto, il prezzo massimo non può superare 130 mila euro (250 milioni di vecchie lire), a voler proprio abbondare. Ogni centesimo in più va ad alimentare il mercato nero; che la giunta di centro sinistra aveva già prefissato i prezzi “chiavi in mano" delle case di edilizia convenzionata che saranno realizzate nei comparti 14-15-16 dell'art. 51”. Ecco perché “lo schema di convenzione approvato dalla maggioranza di centro destra è irregolare e va cambiato, perché non disciplina il prezzo massimo della casa e non garantisce i cittadini da speculazioni sul suo costo finale”. “Il centrosinistra – conclude il manifesto -continuerà a vigilare contro i rischi di una ripresa edilizia speculativa e iniqua”.
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