L'opposizione di centrosinistra accusa: il bilancio comunale 2011 è falsato
Bilancio falsato, quello per il 2011. Previsioni poco realistiche, soprattutto di fronte alle passività di ASM e MTM, mai ripianate dall’amministrazione Azzollini negli ultimi anni: oculata azione politica per ottenere un avanzo di amministrazione e porre le basi per una possibile privatizzazione delle due aziende pubbliche (dopo la cessione del 49% della Multiservizi alla Società SCEAP Srl di Andria). Dura la critica del consigliere di opposizione Mino Salvemini (Pd) nel Consiglio comunale per la salvaguardia degli equilibri di bilancio e la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi. Quelle passività incideranno sullo status finanziario del Comune di Molfetta: il consiglio dovrà (ma già dovrebbe) applicare i provvedimenti dell’art.193 del TUELL. Contestato l’incasso di 7,3milioni di euro per la Tarsu (incluso l’aumento del +10%), che rappresenta il 22% dei 33milioni di entrate: dubbio l’incasso, incerto il pareggio di bilancio a consuntivo. Caustica la provocazione di Salvemini: se nel 2010 il gettito accertato era di 5,2milioni di euro su una previsione definitiva di 6,3milioni di euro (incassati solo 4,7milioni di euro), come sarà possibile incassare 7,3milioni di euro nel 2011, a fronte di 3milioni di euro di accertato per la Tarsu? Pur aggiungendo l’aumento del +10%, si arriverebbe a 5/6milioni di euro. L’incasso della Tarsu è una sommatoria di capitoli, la spiegazione del dirigente del Settore Tributi, Giuseppe Lopopolo: ai 5,8milioni di euro di Tarsu (riscossi solo 3,5milioni di euro) sono stati aggiunti 600mila euro di addizionali, 320mila euro di riaccertamento per competenza nel 2011 (incassati 250mila euro) e 360mila euro di agevolazioni e esenzioni in entrata/uscita. Eppure, la differenza rispetto agli anni passati è molto accentuata. Consuntivo 2010. 882mila euro l’avanzo di amministrazione per il 2010 (ottenuto manovrando i residui). Pochi onori, il disavanzo di gestione ammonta a 814mila euro: fuori controllo la spesa corrente (+14%, da 41milioni di euro nel 2009 a 47milioni nel 2010), nonostante gli investimenti regionali e statali di parte corrente (20milioni di euro). Entrate tributarie calate di 2milioni di euro rispetto all’accertato, le extratributarie di un milione di euro, i dati riportati da Salvemini. Aumenta la spesa corrente «perché la Regione Puglia ci ha chiesto una mano per mantenere il suo patto di stabilità », la replica del sindaco Antonio Azzollini. Equilibri di bilancio appesantiti già a giugno per una gestione ordinaria scesa da 1 1mi l i o - ni a 4milioni di euro (al netto solo 441mila euro, detraendo gli oneri finanziari). Peggioramento delle qualità dell’azione amministrativa in ambito finanziario, incapacità di comprimere le spese e di realizzare i programmi: questo svela il disavanzo. Il Comune non rispetta l’obbligo di pareggio di bilancio tra entrate e uscite, secondo Salvemini: avanzo di amministrazione virtuale, ottenuto dai proventi del 2009 e dall’avanzo di amministrazione del 2009 applicato al 2010. Quali residui esigibili? Esistono i residui attivi del 2010, o sono inattendibili come quelli del 2009? Inesigibili 1,3milioni di euro? Sarà possibile riscuotere appena un terzo dai vari residui attivi per Salvemini: Tosap, Tarsu e oneri di permessi a costruire; proventi dei campi da tennis e calcio; case-parcheggio, affitti dei fabbricati e locali a uso commerciale (con affittuari che non pagano dal 2005). Presenti anche residui in conto capitale degli anni ’90: consolidamento del Torrione Passari del 1999, parcheggi interrati, campo di calcio della 167 in via Salvo d’Acquisto del 1990 (mutuo da 104mila euro); 500mila euro del 1987 per una scuola elementare a Palazzo Dogana. Perché mantenerli in conto capitale? Forse per ottenere l’avanzo di amministrazione e celare il disavanzo di gestione? Troppe falle nel 2010, «drammatica dimostrazione dell’inazione per la spesa in conto capitale », per Salvemini, se «la spessa corrente aumenta di quasi 800mila euro e peggiorano gli equilibri economici del Comune, passando da un attivo di 1,8milioni di euro a un deficit di 800mila euro come avanzo di gestione corrente». Ancora disavanzo? Consuntivo 2011, non andrà meglio, ma per l’amministrazione Azzollini ci sarà un avanzo di amministrazione. Probabile, invece, un ennesimo disavanzo di gestione, se già l’ammanco nel bilancio è di 1,4milioni di euro, l’ipotesi realistica di Salvemini. L’aumento della Tarsu (incasso di quasi 500mila euro), ripianerà in parte il disavanzo del 2010, lasciando scoperti 382mila euro. Nessun dato sulla previsione di avanzo di gestione per il 2011. Le relazioni dei vari dirigenti non delineano gli equilibri tendenziali del bilancio: eppure, per l’amministrazione Azzollini i dati sono tutti tendenzialmente positivi(spesa corrente al 64,09%; flusso di uscite al 75,14% dell’impegnato, riscossione al 78,69%). Non si deduce un trend dal rapporto tra stanziamenti e impegni e il rapporto quasi a zero tra programmi e investimenti delinea ancora una volta «la drammatica incapacità di spesa per gli investimenti da parte dell’amministrazione Azzollini», secondo Salvemini, che contesta l’assenza di qualsiasi azione per il recupero dell’evasione e per il miglioramento della capacità di accertamento. Se poi sbucano dal cilindro prestazioni non retribuite del 2005, il disavanzo potrebbe anche aumentare. 48mila euro sono le parcelle di tre professionisti esterni al Comune di Molfetta che proprio nel 2005 hanno elaborato il progetto di una nuova caserma della Guardia di Finanza nei pressi del Catenificio Sallustio, poi non esecutivo. Perché non sono state mai incluse negli esercizi precedenti? Perché sono state segnalate solo ora? Era inesistente la delibera di conferimento dell’incarico. Saranno debiti fuori bilancio?