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L'On. Valdo Spini ha aperto la campagna elettorale del centro sinistra a Molfetta
19 marzo 2006

MOLFETTA 19.03.2006 Sala affollata stamani per l'apertura della campagna elettorale del centro sinistra o sarebbe meglio dire delle campagne elettorali, quella per le elezioni politiche e quella per le amministrative di fine maggio, visto che nessuno degli intervenuti ha mancato di legare i due appuntamenti e di chiedere agli elettori il massimo impegno affinché il centro sinistra torni a governare l'Italia e la città. Ospite d'onore all'Odeon, l'on. Valdo Spini (nella foto), dei Democratici di sinistra, a fare da padroni di casa, l'assessore regionale alla Trasparenza, Guglielmo Minervini, e Lillino di Gioia, candidato sindaco del centro sinistra, mentre il compito di coordinare l'incontro è andato al segretario cittadino diessino, Mino Salvemini. Politici diversissimi, ma che hanno, si immagina inconsapevolmente, trovato stamani una sorta di registro comune, nell'individuare le ragioni per cui il centro sinistra deve tornare a vincere e denunciare con forza i danni fatti dal governo Berlusconi. In tema di economia, Minervini (nella foto durante il suo intervento) citando dati, quelli che dicono che il 75% della famiglie italiane non riescono più a risparmiare e che il debito pubblico ha ripreso a crescere, invitando il Sen. Azzollini: “Ad occuparsi di più del bilancio dello stato e di meno delle vicende della società del porto”. Molto si è insistito anche sulla legge elettorale che, combinata con le riforme alla Costituzione, si può rivelare un “pericolo per la democrazia”, ha affermato l'On. Spini, facendo riferimento soprattutto al fatto che i parlamentari con questo tipo di proporzionale senza preferenza sono praticamente decisi dall'alto, per il centro destra direttamente da Berlusconi, se con il referendum la riforma alla Costituzione passasse, ci troveremmo di fronte all'aberrazione di un primo ministro che “da un lato nomina i deputati, dall'altro può mandarli a casa quando vuole, tenendoli praticamente in pugno”. L'On. Spini con tono colloquiale e assai civile, cui purtroppo la politica ci ha disabituato, non si è limitato ad attaccare il centro destra, ma ha molto insistito a sottolineare i caratteri de L''Unione, variegata al suo interno, eppure capace di fare sintesi delle sue differenti anime, sul programma prima di tutto, ma soprattutto, è apparso quasi strano risentire una parola cui ci siamo disabituati, su “un'etica comune”, sul “valore della solidarietà”, oltre che su un candidato alla Presidenza del Consiglio individuato, con partecipazione massiccia dei cittadini, tramite le primarie. Differenze che non fanno paura, dunque, che convivono, per Valdo Spini la Puglia, cui L''Unione guarda con grande attenzione, ne è esempio: “Lo scorso anno alle regionali il centro sinistra è stato rappresentato da un candidato di Rifondazione comunista, che ha vinto; qui a Molfetta per le comunali avete scelto un candidato – ha affermato Spini indicando Di Gioia seduto sul palco accanto a lui – che certo non si può dire della sinistra estrema, ma che vincerà anche lui”. Un riferimento alla coalizione lo ha fatto anche l'assessore Minervini nella parte finale del suo intervento: “Ognuno è giunto qui con la propria identità e cultura, le differenze di cui siamo portatori non ci rendono facile la costruzione di una sintesi, ma queste devono trovare un terreno comune davanti alla prospettiva di portare il nostro paese e la nostra città ad avere un profilo più alto”. Per concludere con un auspicio che alle orecchie dei cittadini presenti inevitabilmente è suonato anche come un impegno: “Il 9 aprile il centro sinistra vincerà e, sulla scorta di quella vittoria, avvieremo un più radicale cambiamento anche a Molfetta, nei riguardi del quale siamo pronti ad assumerci responsabilità di governo”. In definitiva nel centro sinistra a nessuno sfugge che i due appuntamenti elettorali siano legati e che per essi il risultato non sia scontato e richieda, se si vuol vincere, un impegno di tutti coloro che si riconoscono nello schieramento, per una vittoria che sarebbe tanto più apprezzabile se fosse addirittura doppia. Lella Salvemini
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