L'ex sindaco Paola Natalicchio: lo scandalo della nuova area mercato a Molfetta
I lavori di qualche settimana fa del nuovo mercato settimanale
MOLFETTA – Una delle altre grandi incompiute di Molfetta, la nuova area per il mercato settimanale in via Monsignor Bello, continua a suscitare polemiche.
Ora interviene anche l’ex sindaco Paola Natalicchio: «Continua lo scandalo della nuova area mercatale a via Monsignor Bello a Molfetta. Non solo un cantiere-lumaca, come lo definisce Gazzetta del Mezzogiorno nel suo titolo di ieri, ma anche e soprattutto, ad oggi, opera incompiuta e mangiasoldi (i nostri soldi).
Leggiamo dall’articolo e dalla recente Determina Dirigenziale 1083 del 29 settembre alcuni aspetti della vicenda che non possono passare inosservati. Primo: è stato approvato un nuovo progetto di variante, a metà settembre. La somma ammonta a 750mila euro. Oltre all’imponente intervento che preveder torri-faro, riflettori e la bitumazione al posto delle betonelle, si imputa a un “imprevista consistenza del terreno nel sottosuolo” l’aumento dei costi e “al Covid” il blocco del cantiere, abbandonato, pericoloso e divenuto una discarica a cielo aperto.
Mi chiedo: di chi è la responsabilità dell’assenza di una perizia geologica che dicesse a monte quale consistenza avesse il terreno su cui è stato fatto lo scavo? Soprattutto, si legge che il Comune sta liquidando la ditta aggiudicataria del bando (ma non si capisce perché!), a cui sono stati pagati 4 sal (stati avanzamento lavori) e che continuerà il cantiere “con affidamento diretto”. Insomma: con un quadro economico che prevedibilmente sforerà il milione di euro, lavori bloccati, opera ferma (e mercato da mesi nel caos nel rione Arbusto) la via d’uscita é: cambiare il progetto e procedere con l’affidamento diretto.
Chiedo al sindaco e all’assessore Mariano Caputo di riferire con urgenza nel prossimo consiglio comunale tutta la verità sul cantiere di via Monsignor Bello. E chiedo anche che siano accertate a nome dei cittadini eventuali responsabilità legate al danno erariale e allo spreco di denaro pubblico in corso. Spero anche che il Segretario Generale stia svolgendo un controllo sulla piena legittimità del procedimento. La vostra fame di cantieri sta regalando alla città e alla sua periferia una storia triste e anche molto pesante. Non gireremo la testa dall’altra parte finché non avrete fatto chiarezza».