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L'ex assessore Roselli al sindaco di Molfetta: ti insegno io come si fa a trovare i soldi per gli anziani
31 agosto 2014

MOLFETTA – Tutti pronti a dare lezioni al sindaco di Molfetta Paola Natalicchio che guida una giunta di centrosinistra. Sarà per la giovane età, sarà per l’inesperienza di chi governa, comunque tutti si dichiarano pronti a dare suggerimenti e a insegnare come si fa il sindaco.

Dopo la consigliera comunale del Pd, Annalisa Altomare che con un incontro pubblico, con molte venature polemiche, ha detto alla Natalicchio come si deve amministrare una città, ora è la volta dell’ex assessore ai servizi sociali dell’amministrazione di centrodestra, Luigi Roselli (foto), che si dichiara pronto a insegnare come si fa a trovare, nel bilancio comunale, i soldi per aumentare i contributi alle associazioni di anziani (speriamo non con i criteri adottati in passato, ndr).
Questa volta Roselli, propone un intervento che appare più concreto e meno propagandistico del precedente allarme che disegnava uno scenario apocalittico sulla presenza di topi in ogni angolo della città, di immondizia diffusa con una cattiva pubblicità per Molfetta, scoraggiando chiunque dall’avventurarsi in questo borgo selvaggio, col rischio di essere infettato. Roselli, in quell’occasione, chiamava in ballo perfino i commercianti, con un effetto boomerang per gli stessi: evidenziando la sporcizia, si scoraggiavano, in pratica, eventuali clienti dallo shopping in città, con grave danno economico per gli interessati.
Ora l’ex assessore avanza una proposta più ragionevole che consiste nell’aumento del contributo alle associazioni che si occupano di anziani. Tutto nasce dall’erogazione da parte della giunta di centrosinistra di un contributo di 5mila euro all’Associazione Auser (che si occupa di anziani), mentre restano scoperte le associazioni Don Grittani e Templari, che in passato avevano usufruito di finanziamenti comunali. Motivi di ristrettezze economiche e di bilancio e necessità di tagli imposti dal governo centrale in tempi di spending review hanno costretto l’amministrazione Natalicchio a ridurre i contributi, anche a causa di un bilancio disastrato ereditato dalle gestione Azzollini.

Ma Roselli a nome del Nuovo centrodestra di Azzollini e Alfano, si mette a disposizione. In pratica dice al sindaco, ti insegno io a trovare nel bilancio i soldi necessari agli anziani e aggiunge: sosterremo ogni iniziativa che tenda a ripristinare questi contributi che ammontavano complessivamente a 25mila euro. Sarebbe utile che l’ex assessore, al di là del comunicato e delle buone intenzioni, spiegasse anche ai cittadini, come l’amministrazione in carica dovrebbe trovare questi soldi per una finalità indubbiamente utile e meritevole di sostegno.

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Rispondiamo a Pinko Pallino che vigliaccamente si nasconde dietro l'anonimato, forse perché si vergogna di quello che scrive, mentre noi ci mettiamo il nome e la faccia. Chi è migliore? Soprattutto quando questo Pinko Pallino dice il falso, sapendo di dirlo. Ma per far capire ai lettori quanto “Quindici” sia trasparente e dica la verità, ribadiamo di non aver mai e ripetiamo MAI ricevuto comunicati da Roselli, Azzollini e compagnia varia. Se affermano questo, sono bugiardi e questo i cittadini devono saperlo ed compito della stampa divulgarlo a tutela degli elettori. Pinko Pallino non sa nemmeno cosa dice: che significa comunicati non destinati alla pubblicazione? O sono da diffondere o non sono comunicati, che comunque possono, anzi devono essere “tagliati e cuciti”, come dice lei. Perché il giornalista deve sintetizzare i comunicati (quando sono lunghi o contengono frasi inutili o ripetitive) e commentarli liberamente: è questo il suo lavoro di mediazione. Deve, inoltre esprimere le proprie opinioni, non pubblicare pedissequamente le veline dei partiti, come fa qualcuno che non conosce questo mestiere: ci sono tanti praticoni in giro. Certo, la pubblicazione senza tagli o commenti è quella che piace di più al politico soprattutto di destra (chi ricorda il Minculpop fascista?), ma anche di sinistra soprattutto quella radicale. Ma noi, orgogliosamente, non apparteniamo alla categoria del “copia e incolla”, né ci scegliamo il padrone, con la logica dei servi, alla quale forse l'anonimo appartiene perché non ha nemmeno il coraggio di firmarsi. Apparteniamo alla categoria degli uomini liberi che esprimono opinioni che sono anche politiche, ma lo facciamo liberamente, non come altri che si nascondono dietro presunta obiettività pubblicando i comunicati senza commenti, come fossero una gazzetta ufficiale. Il velinaro non ci appartiene. E lei, che si nasconde dietro l'anonimato, non può dare patenti di obiettività e affidabilità. Né ci interessa riceverne da chi si comporta come un vigliacchetto. E l'attributo non appaia offensivo, visto che ad offendere è stato lei. La sua opinione, visto che è anonima, lo riconosce lei stesso, non vale nulla, meno di zero e siamo orgogliosi non essere ritenuti affidabili da gente come lei. La prossima volta farebbe bene a tacere e a vergognarsi. P.S. Anche noi ci abbiamo messo qualche giorno a rispondere al suo commento, perché non abbiamo tempo da perdere con gente come lei e non è offensivo per chi vigliaccamente si nasconde dietro l'anonimato.





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