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L'assessore regionale Minervini riapre la vertenza con Trenitalia
01 aprile 2012

BARI - «Tempo scaduto. Abbiamo atteso pazientemente e seguito con ripetuti contatti il lavoro del Ministero delle infrastrutture, che si era impegnato a un intervento per avviare un progressivo riequilibrio dell’offerta del servizio universale a lunga percorrenza di Trenitalia. Apprezziamo lo sforzo che il governo sta compiendo, ma con altrettanta schiettezza dobbiamo confessare il nostro stupore dopo aver scoperto la causa del ritardo. Nella nostra interlocuzione continua abbiamo appreso, infatti, che Trenitalia non ha mai fornito i dati di dettaglio sulla struttura del servizio al suo committente. E nonostante i ripetuti solleciti si ostina a negare l’accesso a informazioni che dovrebbero essere fondamentali per la funzione programmatoria del Ministero».
L’assessore alle infrastrutture e mobilità della Regione Puglia, Guglielmo Minervini (foto), riapre così la vertenza con Trenitalia per i servizi a lunga percorrenza che dopo il cambio orario, avvenuto a dicembre, hanno spaccato in due l’Italia.
«Non abbiamo dubbi – aggiunge Minervini – sulla volontà del governo di riprendere la sua funzione politica di programmazione dei servizi ferroviari con un’attenzione alle aree deboli del Paese ma a distanza di oltre un mese la Puglia attende ancora, con una pazienza sempre più residua, risposte concrete».
All’incontro con il governo la Regione - si legge nel comunicato di Minervini - aveva offerto, in un puntuale dossier, la fotografia della disparità di servizi tra nord e sud del Paese che ha visto negli ultimi due anni un taglio del 60% dei treni notte sulla linea adriatica e del 38% dei treni contribuiti da finanziamenti dello Stato, a fronte del taglio di un solo treno contribuito nel centro-nord cui si è aggiunto perfino un enorme incremento dei treni ad alta velocità.
«Abbiamo continuato parallelamente anche noi – conclude Minervini - un lavoro silenzioso di analisi dell’organizzazione del servizio universale per dimostrare come possano essere, anche senza ulteriori risorse, fatti interventi di riequilibrio dei servizi per ripristinare i collegamenti diretti con Milano, Torino, Trieste e Venezia, eliminando lo stop obbligatorio a Bologna e la riattivazione dei collegamenti notturni anche da Taranto. Lo renderemo pubblico nei prossimi giorni. La vertenza non è affatto chiusa, siamo convinti più che mai di aver toccato una nevralgica politica nazionale nella quale, come i fatti stanno dimostrando, il vuoto di indirizzo dei vari governi è stato totale. E in questo vuoto una singola azienda ha deciso per tutti gli italiani».

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