L'assessore regionale Minervini (Pd): "La Puglia capofila nella battaglia per i treni dal sud"
Domani incontro delle regioni del Mezzogiorno con il presidente Monti per fissare l'agenda delle priorità di sviluppo. Le infrastrutture e il ripristino dei collegamenti ferroviari al primo posto
MOLFETTA - "Il governo Monti deve farsi carico della questione legata ai trasporti di Trenitalia in Puglia e della dotazione infrastrutturale ferroviaria. Ci attendiamo in tempi brevi il ripristino di un decoroso servizio notturno a prezzi comparabili con quelli antecedenti il cambio orario, il ripristino dei collegamenti giornalieri su Roma da Bari e Taranto e il ripristino, senza "rottura di carico" a Bologna, dei collegamenti notturni sull'adriatica. Per l'offerta diurna dei treni ci attendiamo invece il ripristino del livello di offerta dei treni Eurostar sulla direttrice Lecce/Bari/Roma esistente meno di due anni fa e cioè cinque coppie di treni ES".
Lo ha chiesto il presidente della regione Puglia Nichi Vendola in una lettera inviata al presidente del Consiglio Mario Monti (e per conoscenza ai Ministri dello Sviluppo economico Corrado Passera e della Coesione territoriale Fabrizio Barca) in vista dell'incontro previsto domani a Roma in cui si fisseranno i temi dell'agenda politica sulle priorità di sviluppo del Mezzogiorno.
Una lunga e dettagliata lettera corredata di informazioni anche specifiche sullo stato dell'arte dei trasporti e delle infrastrutture trasportistiche in Puglia.
"Siamo arrivati a questa soluzione - spiega l'assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini (foto) -dopo un confronto con tutte le associazioni dei consumatori, i sindacati, Confindustria, l'Anci e le forze politiche pugliesi".
"Lo smantellamento progressivo del servizio notturno - aggiunge Minervini - e il disagio insostenibile cui sono chiamati i pugliesi, costretti a scendere a Bologna, anzicchè alimentare la domanda, deprime e dequalifica l'offerta di Trenitalia. E sta producendo una prima conseguenza, dirottare sui collegamenti su gomma il traffico di quella fascia di viaggiatori, anziani o famiglie, che non possono accedere ai collegamenti aerei e che hanno bisogno di arrivare direttamente a destinazione".
Dunque, sottolinea l'assessore: "Non è più solo una questione tecnica. C'è un carattere squisitamente politico nel problema dei collegamenti a lunga percorrenza che stiamo sollevando. La politica deve riconquistare il suo ruolo rispetto alle scelte di programmazione di Trenitalia che negli ultimi anni ha concentrato i suoi investimenti solo sulla linea tirrenica e sull'alta velocità, estremamente ramificata nel nord del Paese. Per riqualificare e rendere più competitiva l'offerta dalla Puglia serve subito eliminare le due strozzature che ne rallentano lo sviluppo. Per questo da un lato abbiamo bisogno di certezze sulla copertura finanziaria dei 3 miliardi necessari al completamento del collegamento di alta capacità sulla Bari-Napoli e dall'altro chiediamo il rilancio e la velocizzazione della dorsale adriatica, per cui sarebbe necessario un investimento di poco più di 1 miliardo di euro, per far correre i treni a 200km/h sulla linea di 800km che va da Lecce a Bologna. Su questi investimenti stiamo chiedendo al governo la responsabilità di fornirci una risposta concreta".