L'assessore Petruzzella: difenderemo pesca e agricoltura
L'Assessore all'Agricoltura e Pesca di Molfetta parla a Quindici. Leo Petruzzella ha il non facile compito di portare un po' di ordine, e, per quanto possibile, un po' di aiuto, in due sistemi alquanto in crisi. Del resto la flotta peschereccia molfettese, come l'intera marineria europea, sono da poco uscite dall'occhio del ciclone, con un'iniezione di denaro che, certo, non risolve definitivamente la crisi. Problematiche, quelle che affliggono i due settori produttivi, che non sono identificabili ed imputabili a cause locali e che, conseguentemente a questo, hanno bisogno di soluzioni ad ampio raggio, su larga scala. E' principalmente questo il messaggio di un Petruzzella che, a dire il vero, poco si sbilancia: “Conosce il nostro sindaco, è molto suscettibile, e finché non l'avrò informato delle mie idee è bene non parlarne”. D'altra parte se esiste un assessorato all'Agricoltura e Pesca questo deve trovare la sua ragion d'essere in azioni a favore dell'agricoltura e della pesca dato che, se a Molfetta non si risolveranno i problemi di mezza Europa è pur vero che qualcosa la si può sempre fare. Petruzzella, riguardo i pescatori, ha detto che: “Fanno parte della vita sociale della città. Vanno tutelati nel proprio lavoro. Dovremmo cercare di coinvolgere maggiormente i soggetti economici nei mercati locali e regionali”. Riguardo i fondi FEP, quelli europei per l'attività ittica, nel tentativo di comprendere il ruolo che svolgerà l'autorità locale nell'uso di liquidi, per correggere le storture del settore. “A Molfetta la pesca consiste nel 'pescare' ma ci può e ci dovrebbe essere una certa diversificazione. Noi crediamo moltissimo nella pesca turismo e nell'allevamento”. E' stato indicato un importante traguardo, raggiunto, la concessione del mercato ittico ad operatori esterni per migliorarne la produttività. E se sulla pesca l'attenzione mediatica è elevatissima, in quest'ultimo periodo, “L'agricoltura è la Cenerentola”, sono parole di Petruzzella. L'Assessore ha le idee relativamente chiare e legge da un foglio scritto di suo pungo e sul quale sono segnati alcuni punti chiave. “La politica Provinciale e Regionale minano la volontà e lo spirito di sacrificio degli ultimi contadini che continueranno a coltivare i nostri campi per un prodotto che può non essere concorrenziale. Ed ancora, i controlli a tappeto da parte degli ispettori nei campi con multe salatissime, fotografie aree ai piccoli ruderi, il progetto del 'Parco degli Ulivi Secolari' che forse voleva essere un'iniziativa a favore del turismo nell'agro e a salvaguardare il simbolo della nostra terra ma di fatto ha posto ulteriori vincoli. Poi c'è una legge urgente pubblicata sul Bollettino Ufficiale n° 82 del 23 maggio 2008 che riduce la quantità di acqua prelevabile dai pozzi artesiani in un territorio che è senza pioggia. Infine, riguardo i fondi di finanziamento, la Regione Puglia ha presentato in ritardo il PSR (Piani di sviluppo rurale) e quindi ora siamo in coda alle altre Regioni”. L'impressione è che le critiche siano tante e le idee poche. Petruzzella vuole organizzare un incontro nel quale l'autorità locale sia mediatrice tra produttori di olio e responsabili regionali dei fondi. “Ne parlerò con il sindaco”. Petruzzella rimanda a due mesi la prossima intervista nella quale si parlerà di azioni definite per il settore pesca e molto probabilmente per la progettualità nell'agro. Si spera che, a fine estate, non pretendendo buone nuove dall'assessorato, ci siano, quantomeno, delle notizie interessanti.
Autore: Sergio Spezzacatena