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L’assessore alla socialità, Anna Capurso, sparita da alcuni giorni: dimissioni? I misteri della politica a Molfetta. E la maggioranza di Minervini si spacca tra "ricatti" politici e scontri di potere
L'assessore Anna Capurso
08 giugno 2023

MOLFETTA – Alcuni cittadini di Molfetta pensano di rivolgersi alla nota trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” per avere notizie dell’assessore alla socialità avv. Anna Capurso, scomparsa dalla circolazione da alcuni giorni: ha perfino rinunciato a partecipare ad alcune iniziative alle quali aveva già assicurato la presenza. E' stata assente anche all'ultima riunione del consiglio comunale.

C’è chi parla anche di sue dimissioni, ma al momento dal Palazzo, solo silenzio. Questa “scomparsa” avvalora l’ipotesi di una grave crisi all’interno della maggioranza che sostiene il sindaco Tommaso Minervini, tra l’altro ancora più evidente dopo l’intervento della consigliera comunale Annalisa Petruzzelli che nell’ultimo consiglio comunale, con fare da maestrina, ha bacchettato lo stesso sindaco definendolo “tecnocrate” e “uomo solo al comando”. Ha parlato anche di riunioni nelle “segrete stanze” e di mancato rispetto degli assessori, relegati al ruolo servile di yes man.

Se si considera che la Petruzzelli è espressione di quel Saverio Tammacco che ama sempre stare dietro le quinte e manovrare come burattini i suoi uomini e che la stessa assessora Capurso appartiene al suo gruppo, si capisce bene come la frattura in atto, come diceva Ennio Flaiano sia grave, ma non seria (come ci ha abituato questa maggioranza ciambotto) e qualche problema Minervini lo deve pur avere. Infatti la Petruzzelli non si è pronunciata solo a nome della lista civica “Insieme per Molfetta”, ma anche delle altre "Minervini Sindaco", "Avanti Molfetta", "Molfetta al Centro" e "Molfetta che Vogliamo".

Le opposizioni, come abbiamo visto dai loro comunicati (solo Rifondazione non si pronunciata), sono state molto critiche.

Che sta succedendo? E’ in atto sicuramente uno scontro di potere, ma a cosa è finalizzato? Alle candidature delle prossime elezioni regionali del 2025 come sostiene qualcuno? Ci sembra improbabile: Tempi troppo lunghi. E’ più ipotizzabile un riposizionamento sui posti di sottogoverno o di potere? “Ricatti” politici in un mare di liste civiche che non hanno nulla di politico, ma sono feudi che rispondono solo al proprio boss. E così, come “Quindici” più volte, il sindaco Minervini resta ostaggio della propria maggioranza e quando tenta di fare una fuga solitaria, tipo “uomo solo al comando”, viene subito bacchettato, perfino dall’ultima consigliera comunale con toni da maestrina severa o da minaccia politica. Ma poi tutto s’aggiusta, direbbe qualcuno, ma a quale prezzo vorremmo sapere noi e i cittadini, l’opinione pubblica che rappresentiamo.

“Quindici” ha tardato a parlarne, perché intende approfondire l’argomento nel prossimo numero della rivista mensile in edicola alla fine della prossima settimana.

Intanto se qualcuno riesce a darci notizie dell’assessore Capurso, gli saremo grati noi e i cittadini di Molfetta sempre più confusi.

"Quindici", quello che gli altri non dicono.

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