L'assessorato alla cultura dimentica il laboratorio della pietra
Antonio de Cesare, scalpellino fin da ragazzo, continua la sua attività nel laboratorio di Via Piazza 37 (Quindici ne ha già parlato nel febbraio del 2013). La sua “missione” è diventata quella di insegnare ai ragazzi come la pietra, da molti oggi considerata inattuale, possa ancor rivivere nella nostra città. Da quindici anni tiene gratuitamente corsi per ragazzi volenterosi, insegnando loro quest’arte, meravigliandosi quotidianamente dei progressi raggiunti. Oggi Antonio e i suoi ragazzi trovano difficoltà nel portare avanti il laboratorio. Mentre la vecchia amministrazione forniva il denaro necessario per acquistare la pietra, la nuova sembra del tutto disinteressata. “Probabilmente l’assessorato alla cultura non crede che anche la pietra sia cultura, crede soltanto nelle immagini cartacee, nella fotografia”. È questa la provocazione che rivolge al Comune. Per Antonio la richiesta di un finanziamento per questa attività appare legittima. O perlomeno, appare legittimo chiedere che le targhe, richieste con una certa urgenza e subito realizzate, vengano installate dopo lunghi tempi di attesa. Come era stato promesso, diamo attenzione a queste piccole realtà. Intanto, Antonio e il suo laboratorio si stanno mobilitando per la realizzazione di una mostra nel mese di dicembre.
Autore: Maria Nicola Stragapede