L'arresto a Molfetta dei 5 rapinatori: i dettagli
Svelati nel corso della conferenza stampa dei Carabinieri i particolari sull'operazione. Si tratta della banda che ha rapinato il "Gardenia", ma non il market, il panificio e la farmacia
MOLFETTA - In appena un'ora hanno messo a segno due rapine in altrettanti bar, a Terlizzi e Molfetta, portando via circa 150 euro e un telefono cellulare, ma sono stati individuati e tratti in arresto. Si tratta dei terlizzesi Graziano Paparella, Paolo
Zero e F.D., rispettivamente di 28, 21 e 17anni, tutti già noti alle forze dell'ordine e dei ruvesi Michele Santoro, censurato 20enne e A.R., 19enne, unico incensurato. Sono accusati di rapina aggravata in concorso.
Una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Molfetta, nella primamattinata di ieri, ricevuta una segnalazione per una rapina commessa in un bar sito alla via Diaz di Terlizzi, ha eseguito un servizio preventivo, concentrando i transiti presso altri esercizi commerciali aperti a quell'ora, al fine di scongiurare altri eventi simili. Ciò nonostante, poco più tardi, la centrale operativa ha fatto convergere la stessa autoradio presso un altro bar, sito alla via Respa di Molfetta, ove era stata appena consumata un'altra rapina. Di fondamentale importanza sono state le descrizioni del malfattori fornite dalla vittima e da alcuni testimoni: uno era vestito con un indumento di colore arancione, mentre un
altro indossava un giubbotto nero, munito di cappuccio con pelliccia. Le pressanti ricerche effettuate nella zona dagli operanti hanno consentito agli stessi d'intercettare, nel corso Fornari di Molfetta, una Fiat Punto, con cinque giovani a bordo, che alla vista della “gazzella” dell'Arma sono apparsi visibilmente impacciati. Uno di essi, infatti, seduto sul sedile posteriore, con un rapido gesto si è liberato di un oggetto scuro, lanciandolo per strada attraverso il finestrino.
Un secondo, invece, seduto anch'egli sul sedile posteriore, ma dall'altro lato, è sceso repentinamente dal veicolo ancora in movimento ed è fuggito via. Tali gesti hanno inevitabilmente insospettito i carabinieri che hanno tempestivamente bloccato l'utilitaria, mentre un militare si è posto all'inseguimento del giovane allontanatosi a piedi. Quest'ultimo, prima di essere raggiunto, si era liberato di una pistola di grosse dimensioni, lanciandola per terra, ma poi è stata recuperata dal suo inseguitore. Condotto in quel corso Fornari, dove nel frattempo erano giunti i rinforzi, i carabinieri hanno rinvenuto anche quanto lanciato precedentemente dal finestrino posteriore del veicolo. Si trattava di un passamontagna di colore nero, contenente una pistola di piccole dimensioni. Il giovane che l'aveva lanciata, infatti, indossava una felpa di colore arancione.
Condotti in caserma ed esperiti ulteriori accertamenti, i carabinieri hanno rinvenuto un telefonino cellulare, nascosto sotto il sedile posteriore del veicolo, sottratto al titolare del bar di Terlizzi e circa 150 euro in banconote di piccolo taglio, corrispondente al bottino dei due “colpi”, oltre ad un coltello a serramanico. Uniti tutti i “tasselli” dell'intera vicenda, i cinque sono stati arrestati e poi rinchiusi nel carcere di Trani, ad eccezione del minorenne, che è stato invece condotto presso il centro di prima accoglienza “Fornelli” del capoluogo barese.