Recupero Password
L'arresto a Molfetta dei 5 rapinatori: i dettagli Svelati nel corso della conferenza stampa dei Carabinieri i particolari sull'operazione. Si tratta della banda che ha rapinato il "Gardenia", ma non il market, il panificio e la farmacia
07 febbraio 2009

MOLFETTA - In appena un'ora hanno messo a segno due rapine in altrettanti bar, a Terlizzi e Molfetta, portando via circa 150 euro e un telefono cellulare, ma sono stati individuati e tratti in arresto. Si tratta dei terlizzesi Graziano Paparella, Paolo Zero e F.D., rispettivamente di 28, 21 e 17anni, tutti già noti alle forze dell'ordine e dei ruvesi Michele Santoro, censurato 20enne e A.R., 19enne, unico incensurato. Sono accusati di rapina aggravata in concorso. Una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Molfetta, nella primamattinata di ieri, ricevuta una segnalazione per una rapina commessa in un bar sito alla via Diaz di Terlizzi, ha eseguito un servizio preventivo, concentrando i transiti presso altri esercizi commerciali aperti a quell'ora, al fine di scongiurare altri eventi simili. Ciò nonostante, poco più tardi, la centrale operativa ha fatto convergere la stessa autoradio presso un altro bar, sito alla via Respa di Molfetta, ove era stata appena consumata un'altra rapina. Di fondamentale importanza sono state le descrizioni del malfattori fornite dalla vittima e da alcuni testimoni: uno era vestito con un indumento di colore arancione, mentre un altro indossava un giubbotto nero, munito di cappuccio con pelliccia. Le pressanti ricerche effettuate nella zona dagli operanti hanno consentito agli stessi d'intercettare, nel corso Fornari di Molfetta, una Fiat Punto, con cinque giovani a bordo, che alla vista della “gazzella” dell'Arma sono apparsi visibilmente impacciati. Uno di essi, infatti, seduto sul sedile posteriore, con un rapido gesto si è liberato di un oggetto scuro, lanciandolo per strada attraverso il finestrino. Un secondo, invece, seduto anch'egli sul sedile posteriore, ma dall'altro lato, è sceso repentinamente dal veicolo ancora in movimento ed è fuggito via. Tali gesti hanno inevitabilmente insospettito i carabinieri che hanno tempestivamente bloccato l'utilitaria, mentre un militare si è posto all'inseguimento del giovane allontanatosi a piedi. Quest'ultimo, prima di essere raggiunto, si era liberato di una pistola di grosse dimensioni, lanciandola per terra, ma poi è stata recuperata dal suo inseguitore. Condotto in quel corso Fornari, dove nel frattempo erano giunti i rinforzi, i carabinieri hanno rinvenuto anche quanto lanciato precedentemente dal finestrino posteriore del veicolo. Si trattava di un passamontagna di colore nero, contenente una pistola di piccole dimensioni. Il giovane che l'aveva lanciata, infatti, indossava una felpa di colore arancione. Condotti in caserma ed esperiti ulteriori accertamenti, i carabinieri hanno rinvenuto un telefonino cellulare, nascosto sotto il sedile posteriore del veicolo, sottratto al titolare del bar di Terlizzi e circa 150 euro in banconote di piccolo taglio, corrispondente al bottino dei due “colpi”, oltre ad un coltello a serramanico. Uniti tutti i “tasselli” dell'intera vicenda, i cinque sono stati arrestati e poi rinchiusi nel carcere di Trani, ad eccezione del minorenne, che è stato invece condotto presso il centro di prima accoglienza “Fornelli” del capoluogo barese.
Autore:
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""

A Ignazio Scardigno o a chi per esso. Gli "assalti alla diligenza", quindi dovrebbero essere terminati, con l'arresto della "Banda del Cappuccino" giusto? E' questo che vuoi sostenere? P.q.r. le denunce, sappi che, quando si fanno (sei uno sprovveduto in materia e spero che tu non ti occupi... della stessa materia...), non vanno mai esternalizzate, poiché la riservatezza e la segretezza, sono funzionali ad un'idagine seria, finalizzata al raggiungimento di un solo ed unico scopo: combattere e reprimere il crimine, specie quello organizzato. Qualche volta però è utile "buttare l'esca", per vedere "chi abbocca" ma, sopprattutto, "come abbocca". Per il resto non sento la necessità di aggiungerti altro e neanche di contestarti il termine da te vituperato ("Vigliacco"), per la semplicissima ragione che l'utilizzo di un "certo tipo di linguaggio" qualifica perfettamente la tua forma mentis e, credimi, non voglio infierire oltre, perché sei tu che ne hai piena "cognizione di causa". Mi auguro che non ti sia sperticato in una difesa d'ufficio, o del "tuo officio" (in quest'ultimo caso c'é veramente di che preoccuparsi e, seriamente). Continua a vivere nelle tue certezze dogmatiche da "Alice nel Paese delle Meraviglie", ma ricordati che c'é dell'altro... Io lo vedo, tu e "gli amici tuoi" no. Come mai? C'é dell'altro... oltre la cortina della tua "spero naturale" miopia; oltre la "banda del cappuccino" (con 150 € ed una pistola disarmata e senza proiettili). Io, non sono un superficiale che si accontenta di "quattro pivelli" sbattuti in prima pagina, per dire che tutti i problemi criminali in qs. città sono finiti. In questa città c'é una "catena di montaggio" che al momento non viene vulnerata. Non mi interessa denunciare il singolo "operaio", voglio "demolire la fabbrica" (capisci la metafora? ci arrivi?). Se non la vedi (o non la vuoi vedere), la "catena di montaggio", "la fabbrica" e, neanche "l'operaio", il problema è tuo e non mio (che, da buon "vigliacco", ho informato chi di dovere...). I problemi iniziano adesso, quando la cronaca ci darà ulteriori sorprese, e si sarà compreso che l'arresto dei "quattro ragazzetti", è solo lo specchietto delle allodole per quelli come te che si accontentano subito. Gustati il tuo "zucchero velato", nelle more io non mi accontento... e vado avanti... il tempo è galantuomo e, ho fiducia nella polizia e nella magistratura (la gamma per fortuna è ampia). A proposito, che ne è stato della storia delle "macchine esplodenti ed infiammate"? Troppi "ladri fi galline" e, "troppo poca reale repressione del crimine organizzato" o no, o vuoi sostenere il contrario? Vuoi sostenere che con l'arresto dei pivellini, tutto il resto è a posto?



Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet