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Incontro a Molfetta con i “Caschi bianchi” della Caritas
22 marzo 2003

MOLFETTA – 22.3.2003 Questa mattina, alle ore 11,30, nella sala Verde del Seminario Vescovile di Molfetta p.zza Giovine, 4 i Caschi Bianchi della Caritas Italiana incontreranno la stampa insieme a Mons. Luigi Martella, vescovo della diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo, Terlizzi che li ospita in occasione del corso di metà servizio (20-23 marzo). I Caschi Bianchi sono giovani obiettori e volontari di entrambi i sessi che la Caritas Italiana distacca nei punti più "caldi" del mondo come Albania, Bosnia, Honduras,Kenia, Kossovo, Mozambico, Ruanda, impegnati in progetti di assistenza umanitaria in situazione di post-confilitto, per il rispetto dei diritti umani, la prevenzione dei conflitti e la riconciliazione sociale. La presenza dei Caschi Bianchi nella Diocesi guidata nel passato dal Vescovo don Tonino Bello è un atto di omaggio a un maestro di pace e di educazione alla mondialità dal quale trarre insegnamento e forza per continuare il proprio impegno nelle varie parti del mondo. A partire dal conflitto nei territori della ex-Yugoslavia numerosi volontari ed Obiettori di Coscienza si sono recati in questi territori per sviluppare azioni di pace e di sostegno umanitario. Tali azioni di pace hanno ottenuto negli ultimi due anni numerosi riconoscimenti normativi in Italia a livello nazionale (legge n.180/1992, n.426/1996, n.439/1997, art.9 della legge 230/1998), ed a livello internazionale (Agenda per la Pace delle Nazioni Unite e supplementi, Risoluzioni dell'Assemblea Generale dell'ONU: A/59/203/Ad.1/27 del 1995, Risoluzione A/RES/49/139 B, Risoluzione A/RES/50/19 del 1995, Risoluzione A/50/19 del 1995, Parlamento europeo risoluzione A3-0411/93 sull'Obiezione di Coscienza negli Stati membri della Comunità, Risoluzione del Parlamento Europeo n. A4-0047/99 in materia di Corpo Civile di Pace Europeo). Il Parlamento Italiano, collegata alla legge 230/98, ha approvato una mozione che impegna il governo a sviluppare i Caschi Bianchi come forma civile di intervento internazionale. Lo stesso articolo 1 della legge 230/1998 riconosce uno specifico degli Obiettori di Coscienza e del Servizio Civile nel quadro internazionale di protezione e promozione dei diritti umani, inquadrando la norma in un contesto quale la Convenzione Internazionale sui diritti civili e politici. I Caschi bianchi sono uno strumento di attuazione dell'articolo 11 della Costituzione italiana: “l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra e Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”. La presenza di personale civile, motivato e preparato, in aree di conflitto è sempre più ritenuto un elemento positivo per la risoluzione di situazioni di violenza e per la ricostruzione di condizioni favorevoli alla pace (si veda a tale proposito l'Agenda per la Pace ed il Supplemento all'Agenda per la Pace recepiti dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite). Francesco Dell'Olio
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