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In attesa della piscina comunale, ecco il progetto
15 ottobre 2019
In attesa che i lavori della nuova piscina comunale possano avere inizio, facciamo il punto sul progetto di ristrutturazione, del quale abbiamo già parlato in breve sul nostro quotidiano Quindici on line, ma come per altri argomenti, sulla rivista proponiamo approfondimenti con nuovi contenuti. Il progetto della ristrutturazione della piscina comunale coperta, che avrà anche una piscina scoperta e spazi esterni per servizi, è stato presentato dal sindaco Tommaso Minervini col presidente di Sport Management, Sergio Tosi, l’azienda che si è aggiudicata l’appalto. Sport Management è una società per azioni fondata a Verona nel 1987. E’ leader in Italia nella gestione di strutture sportive pubbliche: attualmente gestisce 40 centri in tutta Italia che contano circa 10 milioni di passaggi annui registrati. La maggior parte degli impianti gestiti da Sport Management è polivalente: oltre a piscine coperte e scoperte, la società si occupa di gestire parchi acquatici, palestre fitness, palazzetti, campi da tennis e di calcio, centri benessere. Il raggio d’azione della società spazia tra le regioni Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Liguria, Toscana ed Emilia- Romagna. La società vanta 120.000 tesserati per le attività didattiche e 3.200 atleti tesserati ed è anche attivamente impegnata, con proprie squadre di atleti, in quattro discipline sportive: pallanuoto, nuoto, nuoto sincronizzato e triathlon. Alcuni campioni di pallanuoto, vincitori di premi e medaglie, hanno partecipato alla conferenza stampa e hanno omaggiato il sindaco con un pallone usato in una delle loro gare. La nuova struttura si chiamerà Sporting Beach Club Molfetta, ha precisato Tosi: “Si tratterà dell’unica piscina, tra le tante che la società ha in gestione, a trovarsi direttamente sul mare in una bellissima location. Noi ci impegneremo a rivitalizzare la struttura non ne abbiamo una del genere nel resto dell’Italia”. L’appalto viene dato in concessione per 25 anni alla società che ristrutturerà completamente e a proprie spese ambienti esterni ed interni. La società Sport Management, nel lasso di tempo indicato, si occuperà della gestione degli impianti, la cui proprietà rimarrà comunale. Verrà pagato al Comune di Molfetta un affitto simbolico di 30 euro all’anno. Secondo il presidente, Sergio Tosi, la parte scoperta sarà agibile per la prossima estate mentre i lavori della parte coperta continueranno nel periodo estivo e si concluderanno presumibilmente a settembre del 2020. L’idea del presidente è di non limitare l’uso della piscina alle ordinarie attività didattiche ma di estenderle ad un ventaglio di attività agonistiche e di sport acquatici di cui la società si occupa attraverso le sue squadre di atleti. Nella struttura si svolgeranno anche attività legate alla riabilitazione anche per disabili. E’ previsto, inoltre, l’inserimento lavorativo di persone disabili, le quali lavoreranno negli uffici o come assistenti agli impianti sportivi. L’ingegnere Maria Elena Di Gioia ha presentato il progetto di ristrutturazione della piscina comunale utilizzando alcune slides: la trattazione parte dallo “stato di fatto” ovvero da un’analisi dello stato dei luoghi. La struttura presenta, attualmente, spazi esterni ed interni degradati e vandalizzati per cui è necessario provvedere ad un ripristino dello stato dei luoghi. L’ing. Di Gioia ha precisato che occorrerà realizzare anche interventi di tipo strutturale: il rivestimento esterno dei mattoncini rossi, le fasce di rivestimento esterne a protezione delle travature principali, la registrazione e sostituzione degli infissi interni ed esterni, la manutenzione della copertura interna in legno, la revisione delle pavimentazioni interne ed esterne (con sostituzione delle piastrelle ammalorate), la sostituzione di tutte le porte interne, la fornitura di sedili per la tribuna e la sostituzione della esistente ringhiera a protezione degli affacci della gradinata. Si realizzerà anche un impianto fotovoltaico sulla copertura in sostituzione dell’impianto solare termico. L’ingresso alla struttura e tutti i suoi ambienti interni ed esterni saranno completamente accessibili alle persone disabili. Sono questi i principali interventi di ristrutturazione previsti dal progetto presentato dalla società che si occuperà anche della sistemazione dell’area esterna, della quale vengono mostrati dei rendering fotorealistici ovvero delle restituzioni grafiche idonee a fornire un’idea di come appariranno gli spazi del sito alla termine degli interventi. L’area esterna sarà molto confortevole per i visitatori, vi saranno ampie zone di verde, vi sarà un solarium con ombrelloni e gazebi, un’area servizi con bagni e spogliatoi ed una piscina scoperta, completamente amovibile. La piscina verrà montata e smontata ad ogni inizio e fine stagione. A causa della vicinanza all’area demaniale purtroppo non è stato possibile effettuare uno scavo e costruire una piscina in muratura, più grande e adatta anche ad attività agonistiche. “L’appalto di concessione della piscina, non è stato né semplice, né ordinario da predisporre – ha messo in evidenza il sindaco Minervini – e ha impegnato lungamente l’ufficio tecnico che, si è dovuto avvalere anche dell’aiuto di tecnici del C.O.N.I.” L’apertura del cantiere dovrebbe essere prossima, secondo il sindaco, ma i lavori di ristrutturazione che dovevano partire a metà settembre, non sono ancora iniziati, questo renderà difficile la previsione dell’amministrazione comunale dell’apertura della parte scoperta per maggio del 2020, mentre le previsioni per quella coperta datano a settembre dello stesso anno (se sarà possibile continuare a svolgere i lavori all’interno, nel periodo estivo, con la presenza dei visitatori nell’area esterna). La piscina sarà un luogo di aggregazione importante, ha aggiunto il sindaco e si troverà in un’area della città che sarà recuperata e che si configurerà, come una sorta di Cittadella dello Sport grazie alla presenza dei vicini campi sportivi (Paolo Poli e Giulio Petroni), di una palestra, di un palazzetto e infine di quello che sarà il recupero del Park Club, non appena il luogo rientrerà nella proprietà e gestione del Comune. La struttura, inoltre, fornirà lavoro a tante persone serie e qualificate in questo campo, quindi l’operazione avrà un risvolto positivo anche da un punto di vista occupazionale. © Riproduzione riservata
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