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Il sindaco silura il suo vice, pretesto per una prova di forza
15 ottobre 2006

A distanza di pochi mesi dal suo insediamento, l'amministrazione comunale di centrodestra, guidata dal sindaco, Antonio Azzollini, ha dovuto affrontare la sua prima bufera politica con il ritiro delle deleghe alla vice sindaco della città ed assessore al Patrimonio, Carmela Minuto, massima rappresentante istituzionale locale dell'Udc, nonché membro del direttivo nazionale di questo partito. Le ragioni alla base di questa clamorosa scelta sono da ricercare in un rapporto burrascoso tra il primo cittadino e la sua vice, culminato in un aspro confronto a seguito della partecipazione di Carmela Minuto alla riunione della Commissione Provinciale di Pubblico Spettacolo che doveva dare il via libero definitivo all'apertura del CineStar all'interno del Fashion District. Il giorno precedente l'inaugurazione, nella nostra città, del più grande multisala della Puglia, era stata convocata la riunione di questa Commissione (composta da rappresentanti della Prefettura, della Questura, dei Vigili del Fuoco, della Asl e del Comune) per esprimere una valutazione tecnica sulla agibilità della struttura e consentirne, di fatto, l'apertura. Per ragioni di carattere formale, però, il sindaco aveva fatto sapere che nessuno dell'amministrazione comunale avrebbe partecipato a quell'incontro ed aveva anche avvisato i suoi assessori di tenersi ben lontani da quell'appuntamento. Indicazione disattesa da Carmela Minuto che, vista l'assenza di rappresentanti del Comune, era stata sollecitata a partecipare alla riunione della Commissione pare proprio dai rappresentanti della Prefettura e, recatasi sul posto, aveva fornito il parere favorevole dell'amministrazione. Apriti cielo. Venuto a sapere dell'accaduto il sindaco ha immediatamente revocato le deleghe alla Minuto, ritenendo che fosse venuto meno il rapporto di fiducia che necessariamente deve esserci tra un primo cittadino e la sua vice. Chiamato a rispondere in Consiglio Comunale dell'accaduto, però, Antonio Azzollini ha cercato di minimizzare e di ridurre il tutto ad una questione personale senza alcun risvolto politico, così come fatto, d'altro canto, anche da Pasquale Minuto, segretario politico dell'Udc nonché fratello di Carmela. Ma l'opposizione ha duramente attaccato l'amministrazione, parlando di “questione dai contorni torbidi e surreali” e sottolineando come, se davvero si fosse trattato di questioni personali, “il vice sindaco avrebbe dovuto presentare le dimissioni, non essere messa alla porta come è accaduto”. Azzollini ha infine comunicato che, per il momento, non intende sostituire la rappresentante dell'Udc con un'altra presenza in giunta e che si sta adoperando perché con l'ex vice-sindaco tutto si possa presto appianare. E, stando alle ultime notizie che trapelano da Palazzo di Città, dopo un chiarimento che ci sarebbe già stato tra il sindaco e Carmela Minuto, presto quest'ultima potrebbe essere riaccolta in Giunta. In fondo il messaggio che Azzollini intendeva mandare a tutti i componenti della sua maggioranza (“qui si fa come dico io e tutti devono rigare dritto”) è arrivato forte e chiaro.
Autore: Giulio Calvani
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