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“Il sindaco cantastorie e il tentativo di assalto alla diligenza”, stasera comizio di Lillino Di Gioia
26 giugno 2003

MOLFETTA – 26.6.2003 Gli esponenti della lista civica “Il riscatto della città”, il cui leader è Lillino Di Gioia (nella foto), tornano a fare politica ripartendo dalla sanità, denunciando con un manifesto pubblico lo sfascio del settore, determinato dal centro-destra e dai suoi parlamentari che accusa senza mezzi termini con un manifesto pubblico, assumendo una posizione fortemente critica nei confronti della gestione amministrativa. Questa sera alle 19,30 nel cinema Odeon di Molfetta lo stesso Di Gioia parlerà alla città sul tema: “Il sindaco cantastorie e il vergognoso tentativo di assalto alla diligenza” sui guasti dell'amministrazione di centro-destra di Tommaso Minervini. Tornando all'ospedale e al Preventorio, riportiamo il testo del manifesto del Riscatto della città che denuncia lo stato penoso della sanità locale. “L'operazione truffaldina che sta privando la nostra città della più importante istituzione sanitaria locale (ospedale) non può vedere la nostra comunità rasserenata – dice il manifesto -. Il progressivo e costante processo di spoliazione del nostro nosocomio, che perde pezzi continuamente, deve suscitare una vibrata reazione di protesta con tutte le forme possibili e consentite. Se si aggiunge, poi, la situazione di completo abbandono da anni del Preventorio (nonostante i miliardi spesi comunque male) emerge il quadro di una città lasciata a se stessa SENZA RETE, senza difese da parte di chicchessia (siano essi deputati, senatori, sindaci, consiglio comunale) con ridicoli e offensivi manifesti per salvarsi l'anima. Il centro destra non vede e non sente, il centro sinistra latita e balbetta, LA CITTA' NE PAGA LE CONSEGUENZE. Va ripresa l'iniziativa politica, riaperti i canali di confronto e di scontro con la Regione, l'opinione pubblica va sensibilizzata. Noi ci proveremo, sperando che altri facciano altrettanto”.
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Ci sono andato per curiosità, a parte il caldo bestiale nel teatro; è stato uno spettacolo a dir poco allucinante. Una sfilata da "prima repubblica", in prima battuta prende la parola una persona di cui non conosco il nome ma sicuramente un ex- PSDI (per i giovani la sigla vuol dire Partito Social Democratico Italiani) delfino di Ancona padre, subito dopo prende la parola la signora Altomare (ex DC, ex Sindaco di Molfetta), dopo non so a quale titolo prende la parola il sig. Ventrella che si dichiara Ambientalista (di che!!!!) ma che io ricordo ex PSI (sempre per i più giovani la sigla vuol dire Partita Socialista Italiano) il quale dice di essersi sbagliato a dare l'appoggio a Tommaso Minervini e che ora per interessi della città (ma sarà proprio così) toglie l'appoggio allo stesso. Subito dopo la parola viene presa, sempre senza alcun titolo, da un signore con barba di cui non conosco il nome ma sicuramente ricordo anche lui ex-PSDI e segretario di una associazione di inquilini, nonchè Consigliere Comunale il quale dichiara anche lui di essersi sbagliato e di togliere la fiducia a Tommaso Minervini. Alla fine, quando ormai quei pochi intimi presenti eravamo stremati dal caldo e dal sudore, prende la parola il protagonista della serata sig. Di Gioia per farci ascoltare una serie di barzellette, e cioè che i due Minervini sono stato un disastro per la città di Molfetta, che gli unici veri politici a Molfetta sono stati lui, De Cosmo e Finocchiaro, che Molfetta deve diventare la settima provincia pugliese (la sesta dovrebbe essere Barletta/Andria) e giù di li. Ad un certo punto non ce l'ho fatta più a resistere e sono tornato a casa, mi sono ritrovato a ridere da solo in macchina durante il ritorno, ed ho pensato di proporre questi signori come futuri attori del "Bagaglino" probabilmente come cabarettisti farebbero impallidire i vari Pippo Franco, Oreste Lionello e Compagnia.
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