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Il sindaco ai cittadini: lasciamo perdere le responsabilità, pensiamo prima a trovare una soluzione  
15 marzo 2007

Mentre la giustizia fa il suo corso, le parti in causa, per rispondere ad ogni evenienza, stanno definendo le strategie da adottare. In quest'ottica s'inserisce l'iniziativa del sindaco Antonio Azzollini, che ha incontrato più volte quei cittadini che hanno acquistato gli appartamenti e che rischiano di pagare le eventuali colpe commesse da altri. Il sindaco si trova nella scomoda posizione di dover tutelare l'interesse pubblico, l'istituzione comunale, e allo stesso tempo i cittadini acquirenti. La strategia di Azzollini è di coinvolgere tutti i soggetti (Comune, acquirenti e costruttori) per una soluzione condivisa, nel rispetto delle leggi, da sottoporre poi al Giudice. A tale scopo è stato dato mandato ad un avvocato esperto in materia di studiare la situazione ed esprimere un parere pro veritate sia sulla posizione del Comune, sia il punto di vista dei proprietari. “I quesiti che abbiamo posto – ha precisato Azzollini – muovono da due punti di vista: da un lato il nostro e, dall'altro, quello dei cittadini, in modo da capire cosa deve fare il Comune, ma anche cosa dovete fare voi per tutelarvi, fermo restando che siete assolutamente liberi di perseguire tutte le strade che riterrete opportune”. Per quanto riguarda la terza parte in causa, i costruttori, il sindaco ha annunciato: “Incontrerò i legali degli imprenditori edili coinvolti in modo da conoscere il loro punto di vista e avere il quadro completo delle posizioni delle tre parti coinvolte”. Un auspicio che sottintende che i tre soggetti potrebbero anche perseguire interessi contrastanti e quindi entrare in conflitto tra di loro. Nel corso degli incontri, qualche cittadino ha manifestato segni di insofferenza, chiedendo a gran voce come mai il Comune abbia concesso quei permessi a costruire, se si sapeva che esistevano dei problemi e ha sottolineato come la pazienza di tutti ha un limite, ma il sindaco ha cercato di smussare ogni angolo: “Ora non è il momento delle polemiche. Ora dobbiamo trovare una soluzione. Dopo saremo i primi a raccontare la storia di quello che è successo e a indicare le responsabilità che certo non sono le nostre”. Azzollini, però, in quella occasione si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, con una battuta: “Un imprenditore furbo commette un peccato veniale, un imprenditore ingenuo commette un peccato mortale”. Rivolto ai cittadini ha sottolineato il vezzo tutto molfettese d'essere molto attenti a verificare la qualità e il prezzo di ogni prodotto, mentre di fronte all'acquisto della casa non si è altrettanto oculati, “si compra sulla carta, cioè prima che il bene esista”. Sull'ipotesi che il Comune adotti una Piano Particolareggiato a posteriori per far rientrare le costruzioni interessate nell'alveo della legalità, il sindaco non ha nascosto che la soluzione potrebbe aprire altri scenari e forse altri guai. Anche se sembra che tutto sia ancora sospeso, in attesa di capire lo scenario giudiziario che si andrà a definire, è verosimile che l'amministrazione comunale stia valutando le iniziative per delle soluzioni sul piano sul piano amministrativo. Una cosa è certa: nella malaugurata ipotesi che l'inchiesta giudiziaria accerti la fondatezza dei reati, la soluzione che verrà prospettata non sarà certamente a costo zero per tutti, compresi i cittadini estranei a questa faccenda.
Autore: Francesco Del Rosso
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