Il sen. Azzollini: vincerò anche alle amministrative e continuerò ad essere il sindaco di Molfetta
«I miei avversari solo per raggiungermi dovrebbero spostare oltre 3.000 voti: una cosa impossibile»
MOLFETTA - «Sono sicuro di vincere anche alle amministrative, dopo il successo elettorale ottenuto ieri al Senato. Continuerò ad essere il sindaco di Molfetta, come mi chiedono i cittadini», Antonio Azzollini (esultante, nella foto, insieme al segretario di Forza Italia, Antonio Camporeale), candidato sindaco per il Popolo della Libertà a Molfetta, appare ancora più tranquillo e sicuro della vittoria anche al Comune.
«Abbiamo fatto anche una simulazione, sulla base dei risultati ottenuti alle politiche – aggiunge il senatore di Forza Italia – dal quale risulta che l'altra coalizione che si oppone al PdL dovrebbe recuperare addirittura un 8% per poter arrivare a pareggiare i nostri voti. Una cosa impossibile. Infatti, nella nostra simulazione, abbiamo trasferito i voti dell'Udc e di altri partiti e gruppi che hanno dichiarato di non votare per noi alle amministrative e risulta che malgrado questo trasferimento di consensi, siamo sempre in vantaggio di almeno 3.000 voti. L'impresa di superarci, mi sembra impossibile. Certo, se dovessi confermare i voti ottenuti alle politiche, vincerei al primo turno».
Incideranno anche i voti personali, che non erano presenti alle politiche?
«Certamente, nella simulazione abbiamo inserito solo i voti della coalizione, non quelli personali, che sicuramente ci saranno».
Quindi lei ritiene di poter essere favorito anche dal cosiddetto voto disgiunto?
«Sicuramente, e sarà un altro successo personale, anche se alle amministrative trionferà una coalizione, la nostra, che appare più compatta, coesa e motivata di quella di Salvemini».
Il suo successo personale non mancherà di un riconoscimento a livello di incarichi governativi o di prestigio?
«Il presidente Berlusconi ha dimostrato di essersi ricordato di me nei momenti più importanti. Spero che, alla luce di questo risultato, lo farà anche questa volta».
Fra qualche ora si riapre la partita e a giocarla ci saranno molti fattori imprevedibili. Se sulla carta, sulla base dei voti ottenuti nelle amministrative del 2006, Salvemini potrebbe essere eletto addirittura al primo turno, dopo il risultato delle politiche, questa certezza è venuta meno.
C'è da considerare che, anche in passato, Molfetta si è comportata in modo disgiunto dalle politiche, sia perché incide il fattore personale dei candidati sindaci e anche di quelli che corrono come semplici consiglieri, sia perché da sempre, come abbiamo più volte scritto nel corso di questi anni, ci sono dei gruppi che si spostano a destra e a sinistra e fanno la differenza.
Sarà così anche questa volta? Azzollini è ottimista: non si spostano 3.000 voti con tanta facilità, ma anche Salvemini è sicuro del fatto suo.
Del resto alle amministrative occorre contare anche i voti dell'Udc, quelli di Enzo de Cosmo e dei socialisti, oltre che di altri partiti (An compreso) e di piccoli gruppi che hanno mal digerito la scelta della doppia candidatura al Senato e al Comune di Antonio Azzollini. La vittoria al primo turno di una delle due coalizioni, anche sulla base dei risultati di ieri, ci sembra molto improbabile. Più sicura l'ipotesi di un ballottaggio, i cui esiti, però, sempre alla luce dei risultati delle politiche, appare molto incerto.
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Autore: Felice de Sanctis