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Il prof. Michele Laudadio nuovo presidente dell’Aneb
15 marzo 2018

Continua proficuamente l’attività dell’Aneb (Associazione nazionale educatori benemeriti) dopo il passaggio del testimone tra la “storica” presidente, la prof.ssa Annetta La Candia che ha retto il sodalizio per quasi 10 anni dal 2008 al 2017 e il prof. Michele Laudadio. Precedentemente erano stati presidenti dell’associazione il prof. Angelantonio Altamura dal 1997 al 2004 e il prof. Vito Nicola Gadaleta dal 2004 al 2008. Anche il Consiglio Direttivo dell’Aneb si è rinnovato e risulta così composto: presidente Michele Laudadio; vice presidente Annetta La Candia; tesoriere Angelantonio Spagnoletti; segretaria Anna Maria Sgherza; consiglieri: Lucia Altomare, Mariano Garelli, Maria Lucia Minervini, Pantaleo Minervini, Marta Maria Valentini. Il prof. Michele Laudadio, 68 anni, laurea in Scienze Biologiche è un Dirigente Scolastico andato in pensione il 1° settembre 2017 dopo aver guidato l’Istituto Comprensivo “Manzoni – Poli” di Molfetta per ben 9 anni. Oltre a dedicarsi ampiamente e con passione al mondo della scuola, gli interessi del prof. Laudadio spaziano dal sociale, all’ambiente, alla musica, al teatro, all’arte e allo sport, ha militato fra l’altro, nell’Azione Cattolica, nel Csi con il Gruppo Giudici Gare e nel Ctg di cui è stato anche presidente. Attualmente la Sezione Aneb di Molfetta, che opera in città da ben 21 anni (fu fondata nel 1977 con una cerimonia tenutasi nella Sala Turtur del Palazzo della Cultura nel Centro Storico di Molfetta), ha una sede propria in Via Cap. De Gennaro n.23 e conta circa 100 soci e simpatizzanti. All’Associazione, che ha una struttura nazionale con sede a Roma e sezioni locali presenti in molte città italiane dal Piemonte alla Sicilia, possono aderire non solo il personale docente, direttivo e ispettivo in quiescenza e/o in servizio ma anche persone, non docenti, che apprezzano e condividono i suoi principi. L’Aneb promuove iniziative culturali, ricreative, assistenziali e di valorizzazione del patrimonio artistico, paesaggistico e turistico locale e nazionale nonché viaggi e momenti di aggregazione, utili a incrementare lo spirito di coesione e di socializzazione. Molte le iniziative realizzate su vari argomenti che spaziavano dal canto alla letteratura nonché dall’arte alla storia. La prof.ssa Marilena Gaudio, apprezzata cantante lirica, ha intrattenuto i soci su “Le donne di Puccini”, evidenziando come Giacomo Puccini abbia saputo cogliere e trasferire nei personaggi femminili presenti nelle sue opere liriche la fragilità, la fermezza, la passionalità o la delicatezza dei sentimenti della donna di quel tempo. Brillante, gioioso e interessante è stato lo spettacolo musicale dal titolo “La Bella Époque” proposto ai soci e simpatizzanti, intervenuti numerosi nella Sala Finocchiaro, dai cantanti Carlo Monopoli (tenore) e Raffaella Montini (soprano) accompagnati al pianoforte dal maestro Francesco Giancaspro. Il prof. Gianni Antonio Palumbo, apprezzato redattore di “Quindici”, ha saputo incuriosire e suscitare interesse nei presenti con la sua prolusione su “Modelli e personaggi della narrativa di appendice di Carolina Invernizio” (1851-1916), una scrittrice italiana, fra le più popolari autrici di romanzi d’appendice tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Il ricco programma di iniziative culturali programmate dall’Aneb è continuato con un incontro dal titolo “I ruggenti anni 20”, proiezione di immagine d’epoca commentate dalla prof.ssa Nanda Amato Minervini, la quale avvalendosi di documenti lasciati dal padre generale Luigi Amato, quali diari personali, lettere, fotografie, cartoline, libri, giornali, atti militari e amministrativi, si è soffermata sugli eventi più importanti della prima metà del secolo scorso, dalla guerra in Africa all’avvento del fascismo, che hanno vista protagonista l’Italia nel bene e nel male. Fra le altre iniziative interessanti proposte dall’Aneb segnaliamo “Molfetta… all’estero” attraverso le poesie del prof. Marco Ignazio de Santis, apprezzato collaboratore di “Quindici” che ha proposto le sue liriche molto apprezzate dal pubblico; “Uomo, natura e poesia” a cura del prof. Domenico Gadaleta; “La presenza benedettina ad Andria nel XVIII secolo” a cura del prof. Saverio Binetti; “Sènd vu lèss”, la religione nelle storie e nella tradizione popolare molfettese, a cura di Pietro Capurso, anch’egli apprezzato collaboratore di “Quindici”; “Suggestive melodie” musica classica, napoletana e colonne sonore eseguite dall’ensemble “Musica e… Trio” con Brigida Catanzaro (soprano), Luciana Visaggio (oboe), Agostino Turturro (arpa); “Dal pizzarello alla scarcella” il vino e i suoi abbinamenti a cura della sommelier degustatrice ufficiale e relatrice AIS, dott.ssa Betty Mezzina; “Da Calliope ad Amarcord” a cura del prof. Luigi Albanese; “Il legno: artigianato e creatività del molfettese Spadavecchia” a cura del geom. Michele Spadavecchia; “Le marce funebri molfettese” nella chiesa dei Cappuccini concerto a cura dell’Associazione musicale Santa Cecilia diretta dal Maestro Pasquale Turturro, foto a cura del dott. Francesco Stanzione; “Bioarchitettura: un nodo tra passato e presente a cura dell’arch. Valerio De Pinto. © Riproduzione riservata

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