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IL PERSONALE SANITARIO RISPONDE AI BIGLIETTI DEI BAMBINI
23 aprile 2020

Ecco qui di seguito le risposte ai biglietti gentili dei bambini, inviate dai medici degli Ospedali Riuniti di Foggia, reparto Malattie Apparato Respiratorio, e da un infermiere che lavora all’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari. I messaggi dei bambini al personale sanitario si possono leggere nella photo gallery qui sotto.

 

Risposta dei medici:  

Cari bambini, a scrivervi siamo io, la dottoressa Federica e il dottor Roberto.
Innanzitutto volevamo ringraziarvi per le bellissime parole che ci avete riservato.
Quella che stiamo affrontando contro il Coronavirus è una missione: da una parte ci siamo tutti noi ed ognuno ha un compito ben preciso e dall’altra parte c’è questo mostriciattolo, che è un avversario forte e aggressivo.
Questa è una "battaglia" strana: non avremmo mai voluto farla e non sappiamo quanto durerà ancora.
Noi medici continueremo a curare le persone, gli scienziati stanno trovando una pozione per sconfiggerlo, ma anche voi bambini avete un compito speciale in questa missione, il più importante di tutti: non permettere che il coronavirus si diffonda tra di voi.
Immaginiamo come voi bambini stiate vivendo questo strano e particolare periodo, ma questa tappa della vita ci chiede pazienza. Questo virus con la corona cerca gli spazi affollati per sentirsi un re ed è un re cattivo perché è lui a decidere della nostra salute.
Se lo lasceremo solo, non potrà più farci del male.
Inoltre, tranquilli, ai bambini non fa troppo male e poi voi siete fortissimi!
Dare un calcio al virus e sbarazzarsene definitivamente è possibile.
Basta combattere uniti e seguire le regole, proprio come se facessimo parte tutti insieme di una grande squadra.
Per sconfiggerlo servono sacrifici, determinazione e coraggio e solo così riusciremo a togliergli quella corona che lo fa sentire così forte come un re!
Voi intanto continuate a giocare, perché il vostro sorriso è la forza che salverà il mondo.
Noi continuiamo a fare il nostro lavoro e a donarci, solo per dirvi quanto siete importanti.
Tutti insieme continuiamo ad amare, superando le distanze e a sperare, perché il futuro è tutto vostro.
I vostri occhi pieni di speranza per il futuro, la tenerezza dei vostri abbracci, che si tramutano in conforto e la consapevolezza che ogni separazione si annulli entro questa primavera, spalancando le porte alle carezze di un sole senza fine, ci fanno ben sperare che #andrà tutto bene! 
Sperando di potervi conoscere e abbracciare presto dal vivo, intanto vi abbracciamo con il cuore e con il pensiero.
Dott.ssa Federica Maci- Dott. Roberto Sabato ( Malattie Apparato
Respiratorio Universitario/ Policlinico Riuniti di Foggia)

 

La risposta di un infermiere:

Cari Bambini delle classi III D e III E, con grande gioia leggo le lettere che avete scritto in occasione di questa terribile pandemia.
La Maestra Angela, mi ha parlato molto di voi e del progetto che state realizzando. Le vostre parole sono davvero ricche di gentilezza.
Io mi chiamo Michele e sono un infermiere pediatrico. Lavoro, infatti, presso l’Ospedale Pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari.
Ho letto i vostri messaggi insieme ad alcuni colleghi (infermieri e medici). Sono stati per noi fonte di grande gioia e speranza.
Questi sono giorni davvero duri per noi operatori sanitari, ma lo sono sicuramente anche per voi e per le vostre famiglie. Restare chiusi in casa, non poter incontrare le persone a cui volete bene è sicuramente triste.
In ospedale, cerchiamo di aiutare i bambini che soffrono e portare loro un sorriso ed un messaggio di speranza. La stessa speranza che voi ci date, facendo il tifo per noi. Il vostro ottimismo, la vostra vicinanza, la vostra gentilezza, significano tanto!
Questa pandemia è una grande sfida, ma tutti insieme la vinceremo. Il nostro amatissimo don Tonino Bello diceva: “Vi faccio questo augurio. Che anche voi, scrutando i segni, possiate dire così: Resta poco della notte, perché il sole sta già inondando l'orizzonte.“
Dobbiamo pazientare, restare a casa e rispettare le regole. Presto tutto questo finirà e ritorneremo ad abbracciarci, a poterci incontrare come prima e di questi giorni, resteranno soltanto il ricordo e quello che ci hanno insegnato.
Grazie Bambini, grazie per il vostro appoggio e la vostra gentilezza.
Vi voglio bene.
Michele.

 

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